Karim Rashid ci “rivende” Mussolini

Confronto all'americana, Bertelli Vs. Rashid

Il 31 marzo è apparsa sul Corriere del Mezzogiorno una notizia che sui magazine d’arte contemporanea è sfilata un poco in sordina. Questa nuova è invece abbastanza preoccupante e va analizzata con i dovuti riguardi del caso, visto che stiamo parlando dell’ennesimo esempio di un sistema dell’arte ridotto ai minimi termini. Ci riferiamo a Karim Rashid ed alla sua ultima fatica per il progetto “Stazioni dell’Arte” in quel di Napoli.

Questa iniziativa sarebbe già di per sé criticabile visto che l’ultima “posa” di un’opera d’arte in una stazione della metropolitana della città partenopea risale al 2002 con la fermata di Piazza Dante, impreziosita da creazioni di Gae Aulenti. Oggi però vorremmo analizzare l’operato del designer Rashid.

Biennali: a Venezia si alloggia a Sharjah si sloggia

Tutto il mondo dell’arte è in trepida attesa per la prossima Biennale di Venezia. Come ben sapete però cercare una sistemazione in laguna è cosa assai ardua, vuoi per i prezzi molto alti, vuoi per la limitatezza degli alloggi. Un gruppo di artisti danesi ha perciò deciso di risolvere questa spigolosa questione, offrendo una sistemazione gratuita ad alcuni artisti che ne faranno richiesta.

Questo gruppo di intraprendenti creativi prende il nome di Wooloo Productions ed è noto per le sue performance a dir poco non convenzionali. Già nel 2002 il gruppo aveva lanciato sul proprio sito il progetto online New Life Copenaghen, garantendo alloggi per 3.000 artisti internazionali presso alcune famiglie danesi. Per la Biennale di Venezia, Wooloo Productions ha intenzione di lanciare il progetto New Life In Venice, seguendo più o meno lo stesso funzionamento di quello attuato in Danimarca. 

Nuova accusa per Ai Weiwei: Plagio!

Perdonateci l’insistenza ma non possiamo continuare a tollerare ciò che il governo cinese sta perpetrando ai danni del coraggioso artista Ai Weiwei. Pochi giorni fa avevamo scritto un articolo in cui chiedevamo ai nostri lettori di firmare una petizione per chiedere il rilascio dell’artista, praticamente tenuto in ostaggio da più di una settimana. Ebbene oggi, dopo le accuse di evasione fiscale mosse ai danni di Weiwei, la Cina ha spiccato un’altra denuncia che ci appare ancor più surreale ed ingiusta della precedente. Una notizia proveniente dall’agenzia stampa Xinhua ha infatti aggiunto un’ulteriore colpa all’artista detenuto.

Si tratta di un’accusa di plagio relativa a 1001, performance in cui l’artista ha praticamente portato in gita 1001 cittadini cinesi a Kassel in occasione di Documenta 12 nel 2007. Questo meraviglioso progetto sarebbe stato frutto di un’idea rubata a Yue Luqing, professore di arte all’Accademia di Belle Arti di Xian.

I Voina vincono 14.000 dollari con un…pene

Vi ricordate i Voina? Beh per chi si fosse perso i nostri precedenti articoli possiamo ribadire che i Voina (guerra in russo) sono un collettivo artistico estremamente provocatorio che spesso e volentieri concepisce azioni performative ai limiti della legge. Non a caso Leonid Nikolaev e Oleg Vorotnikov, due membri dello scoppiettante gruppo, sono da poco usciti di galera grazie ad una cauzione pagata dal noto street artist Banksy.

I due erano finiti in prigione proprio a causa di una performance in cui il gruppo aveva rovesciato alcune macchine della polizia. Ma di azioni contro l’establishment politico e dell’arte i Voina ne hanno compiute a bizzeffe, basti pensare a quando hanno tirato dei gatti vivi addosso a dei lavoratori del McDonald’s o quando hanno dato il via ad una vera e propria orgia all’interno di un museo statale o meglio ancora quando hanno rubato un pollo al supermercato per poi nasconderlo dentro la vagina dei un membro del gruppo.

Firma anche tu per il rilascio di Ai Weiwei

La risposta della Cina alle tante voci di protesta contro la surreale vicenda Ai Weiwei è arrivata proprio in queste ultime ore e stiamo parlando di dichiarazioni scioccanti. “Gli Stati Uniti devono smetterla di interferire con quello che succede nelle altre nazioni” queste le parole del ministro degli esteri Hong Lei apparse in un comunicato diramato lo scorso sabato.

Le dichiarazioni del ministro giungono dopo un vero e proprio polverone sollevato da numerose associazioni governative a difesa dei diritti umani e dal popolo della rete. La Cina sbatte quindi la porta in faccia al mondo intero, un mondo fatto non solo di artisti e creativi ma di persone che da sempre lottano per la difesa dei diritti umani. Weiwei è stato arrestato lo scorso 3 aprile per “reati economici” non ben specificati, la notizia è giunta dopo oltre 4 giorni di sospetto silenzio delle istituzioni cinesi.

Gallery Girls, un reality show con le assistenti di galleria

Ne avevamo sentito parlare da alcune voci di corridoio ma ora la notizia è stata confermata lo scorso 6 aprile da un comunicato stampa emesso dall’emittente televisiva Bravo Tv. Stiamo parlando di una nuova forma di reality show tristemente connesso al mondo dell’arte contemporanea. Il nuovo show di Bravo Tv prenderà il nome di Gallery Girls e sarà presto trasmesso negli Stati Uniti dalla celebre emittente via cavo.

Ma di cosa si tratta? Ebbene, Gallery Girls seguirà le vicende di 6 ragazze di circa venti anni e residenti a New York. Queste giovani lavorano come assistenti nelle gallerie più cool della grande mela. Giorno dopo giorno lo spettatore medio avrà quindi modo di osservare le difficoltà di queste ragazze, alle prese con i loro boss e con il sistema dell’arte che le vuole sempre iper-presenti e soprattutto in lotta fra di loro per scalare i vertici.

Lo street artist fa il vandalo e modifica un Sol LeWitt

Vi abbiamo già parlato del folle attacco portato a termine da una donna mentalmente disturbata ai danni del dipinto Two tahitian women (due donne tahitiane) di Paul Gauguin, attualmente esposto alla National Gallery of Art di Washington in occasione di una mostra dedicata al grande maestro.

Ebbene, secondo quanto dichiarato dagli ispettori di polizia che hanno interrogato la donna, quest’ultima avrebbe agito perché: “le due ragazze nel dipinto, con il seno scoperto, avevano degli atteggiamenti smaccatamente lesbo. Ho tentato di distruggerli. Penso che andrebbero bruciati…io sono della CIA ed ho una radio in testa ed ho intenzione di uccidervi” queste sono le esatte (e deliranti) parole che la squilibrata ha pronunciato agli agenti, secondo quanto riportato oggi nelle pagine del Los Angeles Times. Il quotidiano però, oltre a fornire questi inquietanti retroscena, ha svolto una piccola indagine sugli atti di vandalismo all’interno degli spazi della National Gallery, riportando alla luce altri misfatti che prima d’ora non erano mai stati resi noti.

Se Weiwei scompare assieme alla Cina

Nel corso di questi due anni ho scritto numerosi articoli su Ai Weiwei e sulle sue assurde vicende con il governo cinese. Ho anche parlato di questo coraggioso artista all’interno del mio libro Oltre ogni limite, ponendo l’accento sulle sue battagliere azioni con il collettivo The Stars prima e le successive lotte in solitaria, prima fra tutte quella per portare alla luce alcune scomode verità sul terremoto del Sichuan, avvenuto in Cina il 12 maggio 2008.

Ho quindi imparato ad amare il talento e lo spirito umanitario di questo grande artista ed ho cercato di trasmettere questa passione agli altri, ai miei lettori, illustrando le nefandezze di una nazione troppo spesso dipinta come il paradiso degli artisti. Ebbene, la Cina non è terra per artisti e non importa quanto fiorenti siano i suoi mercati dell’arte, nella grande nazione asiatica i diritti umani vengono sistematicamente calpestati e questo basta a fotografare l’identità di un governo, di una serie di istituzioni malevole e reazionarie.

Peter Zumthor ed il suo Pavilion per la Serpentine Gallery

Torna l’outsider, l’architetto che per anni ha lavorato in silenzio, lontano dalle luci della ribalta dell’architettura internazionale. Torna Peter Zumthor, il vincitore del prestigioso Pritzker Prize 2009, il creatore delle Terme di Vals in Svizzera ed altri fantastici edifici pensati per entrare in totale contatto con la natura e l’ambiente circostante.

Zumthor è infatti il prossimo designer chiamato a progettare il prossimo Pavilion della Serpentine Gallery, installazione temporanea che verrà svelata al pubblico londinese il prossimo luglio e rimarrà in piedi fino a settembre 2011. Fino a ieri i piani di Zumthor sono stati coperti da una sorta di segreto di stato ma ora finalmente l’architetto ha illustrato ai quotidiani inglesi i suoi piani per il futuro padiglione. Il prossimo Serpentine Pavilion nasconderà al suo interno una sorta di giardino contemplativo creato dal designer olandese Piet Oudolf.

Galan: “fuori i cartelloni pubblicitari da Venezia!” ed altre notizie…

Torniamo ancora a parlare di Biennale di Venezia edizione 2011 per documentarvi di alcune iniziative senz’altro positive che rappresenteranno alcune delle tante (molte non sempre incoraggianti) novità presenti quest’anno in laguna. Come ben saprete il Padiglione Venezia sarà presto restaurato e verrà presto restituito al pubblico con rinnovato smalto. Padri di questa rinascita sono Louis Vuitton (alta moda) e Arzanà Navi (celebre armatore), due grandi brands che si sono riuniti per finanziare l’ardua impresa.

A stretto giro di tempo il logoro padiglione verrà interamente rinnovato e saranno revisionati  parte lapidea, copertura, impianti ed opere murarie. L’edificio ospiterà in seguito Mari Verticali, mostra di Fabrizio Plessi. Nel mentre a Venezia continua la telenovela del Vittorione Nazionale©. A quanto pare Sgarbi, dopo esser stato sollevato dall’incarico di soprintendente del polo museale veneziano potrebbe essere reintegrato dal nuovo ministro dei beni culturali Giancarlo Galan.

Gauguin troppo scabroso e una donna lo aggredisce

Sin dall’alba dei tempi i capolavori dell’arte custoditi nei musei sono stati ammirati da milioni di appassionati provenienti da ogni parte del globo. Alle volte però tra il pubblico si cela qualche invasato che non ha la benché minima intenzione di ammirare l’arte, bensì arrecare danno ad essa, ed allora son dolori. Certo le istituzioni museali sono costantemente impegnate nella salvaguardia delle loro opere ma è praticamente impossibile prevedere un atto repentino quanto inaspettato.

Ecco quindi che nel corso della storia, molte opere sono state squarciate, scarabocchiate o comunque oltraggiate da vandali, mitomani o peggio ancora artisti invidiosi. L’ultima notizia in tal senso proviene dalla National Gallery di Washington D.C., prestigiosa istituzione che attualmente ospita una mostra sui capolavori di Paul Gauguin.

Biennale di Venezia 2011, tutte le participazioni

Nella speranza di farvi piacere, pubblichiamo qui di seguito la lista completa delle partecipazioni nazionali alla prossima Biennale di Venezia, edizione 2011. Ovviamente per quanto riguarda l’Italia non è stata ancora resa nota le lista ufficiale delle partecipazioni, noi però siamo fiduciosi. Vedrete che prima o poi ci sarà da ridere. Ma bando alle ciance e via con i nomi:

ALBANIA

Geopathies – Anila Rubiku, Orion Shima, Gentian Shkurti, Eltjon Valle, Driant Zeneli – Commissario: Parid Tefereçi. Curatore: Riccardo Caldura. Sede: Spazio Rolak, Giudecca 211/b

ANDORRA

Oltre la visione – Helena Guàrdia Ribó, Francisco Sánchez Sánchez – Commissario: Pedro de Sancristóval y Múrua, Joan Gil Gregório, Ermengol Puig Tàpies, Francesc Rodríguez Rossa. Curatori: Paolo de Grandis, Josep M. Ubach Bernada. Sede: Chiesa di San Samuele, Campo San Samuele

ARABIA SAUDITA

Shadia Alem e Raja Alem – Commissario: Abdulaziz Alsebail. Curatore: Mona Khazindar, Robin Start. Sede: Padiglione all’Arsenale

Un Rospo e Robocop? Monumenti pubblici made in U.S.A.

Tempo fa avevamo redatto un articolo in cui si parlava dei monumenti pubblici sparsi per le piazze italiane. All’epoca avevamo constatato una cospicua presenza di statue e statuette  di dubbio gusto e valore. Di certo il nostro territorio è anche pieno di ottimi monumenti, patrimonio dell’umanità ma certe scelte sono alquanto discutibili. Noi però non vogliamo essere troppo critici nei confronti della nostra nazione e vorremmo quindi esporvi due recenti e significativi casi di monumenti orrorifici, fortemente voluti da altre nazioni del mondo.

Ebbene ad Alexandria in Virginia, ad esempio, il Dipartimento della Difesa ha deciso di finanziare una statua per abbellire il suo nuovo Mark Center (edificio da 700 milioni di dollari, mica bruscolini). Il Dipartimento ha quindi indetto un concorso lanciato lo scorso 24 marzo. Tra le sculture favorite per la vittoria c’ è a anche un’opera assai brutta creata da Cheryl Foster.

Ai Weiwei arrestato a Pechino!

Le controversie di Ai Weiwei con il governo cinese non sembrano essere ancora terminate, anzi sembra proprio che le istituzioni abbiano l’intenzione di attuare una vera e propria strategia del terrore nei confronti del coraggioso artista.

La notizia arriva fresca fresca da Twitter, circa 24 ore fa, proprio prima di intraprendere un volo verso Hong Kong, Ai Weiwei è stato arrestato e tenuto sotto stretta sorveglianza all’aeroporto di Pechino. Nel mentre la pocinese ha effettuato un vero e proprio blitz nello studio dell’artista, situato nei dintorni della grande metropoli. Attualmente non si hanno notizie dell’artista ed il telefono del suo studio (come la corrente elettrica) è stato isolato. Un giornalista del prestigioso quotidiano inglese The Guardian si era recato allo studio di Weiwei per scattare alcune foto con il suo cellulare ma la polizia ha confiscato il telefonino cancellando tutti i file prodotti dall’uomo: “Lei non è autorizzato a sostare su questa strada, deve andarsene” avrebbe urlato un ufficiale al reporter, secondo quanto appare sul Guardian.