
Continuano i guai per il povero (si fa per dire) Shepard Fairey che dopo essere stato citato in giudizio per aver infranto la legge sul copyright riguardo alla foto raffigurante Obama usata per il suo celebre poster Hope e dopo aver pagato diverse ammende per aver imbrattato proprietà pubbliche, torna ora a far parlare di sé e delle sue peripezie. Va detto che ogni street artist che si rispetti sa che un’opera (essendo creata in strada e da essa ospitata ) può essere scarabocchiata da un momento all’altro da qualsiasi writer burlone. Ovviamente esistono leggi non scritte e solitamente i writers non rovinano i murales di altri artisti.
Ci viene da pensare però che Fairey non sia molto amato dalla comunità di street artists newyorchese, visto che alcuni writers hanno imbrattato un installazione (una serie di posters) che l’artista aveva appena creato sulla Houston Street di New York. L’opera doveva essere una sorta di preludio alla prossima (ed ultima) mostra della Deitch Projects che ospiterà appunto la personale di Fairey. Un graffiti artist chiamato NAW ha aggiunto il suo tag sopra l’opera di Fairey, una guardia della sorveglianza ha tentato di bloccarlo ma NAW si è divincolato ed alla fine la guardia è riuscita solamente a strappargli la maglietta.

Werner Herzog è uno dei più grandi registi del contemporaneo, fin dagli inizi è stato un importante esponente del cosiddetto “nuovo cinema tedesco” e nel corso della sua lunga ed avventurosa carriera ha prodotto, scritto e diretto più di 50 pellicole. Alcune di esse, come ad esempio Fitzcarraldo e Cobra Verde (ambedue con l’indimenticabile despota Klaus Kinski) oltre ad essere pellicole memorabili, sono storie al limite tra finzione e documentario, vere e proprie avventure che confermano il coraggio e la determinazione di un regista che ha girovagato per tutto il mondo, molto spesso a piedi.


Si è chiuso ieri il Salone Internazionale del Mobile di Milano edizione 2010, uno dei più importanti eventi nel calendario del design che ha fatto registrare centinaia di migliaia di visiti da ogni parte del mondo, sfidando persino gli eventi naturali ossia la nube di ceneri che in questi giorni ha bloccato i cieli d’Europa. Tra le tante proposte vorremmo soffermarci su una sedia, certo molti di voi penseranno abbiamo ancora bisogno di una nuovo sedia di design dopo la Superleggera di Gio Ponti del 1955, la Air Chair di Jasper Morrison del 1999, la Rover Chair di Ron Arad del 1981 o le tante sedute disegnate da Le Courbusier?
Tempo di elezioni anche in Inghilterra ma c’è da dire che nel Regno Unito, come del resto in Italia, le elezioni sono una questione molto lontana dal glamour. In Italia ad esempio tutti noi associamo il periodo elettorale ad una massa informe di volantini e cartelloni pubblicitari dove campeggiano facce ben poco attraenti, personaggi che giocano a mascherarsi da leader a volte bonari altre pragmatici o rassicuranti, fino ad arrivare a volti che rasentano il ridicolo ed il farsesco, tutto per accaparrarsi qualche centinaio di voti in più.



