Nuova sede per la seconda edizione dell’ADD Festival

Sono aperte fino al 15 giugno le iscrizioni al concorso online per partecipare ad ADD Festival 2011, quest’anno in programma per la prima volta presso gli spazi espositivi di Testaccio del MACRO – Museo d’Arte Contemporanea di Roma. Il concorso è  rivolto ad artisti emergenti e ad appassionati: il sito web del festival è il primo luogo di confronto e di visibilità per chiunque voglia esprimersi attraverso la videoarte.

Caricando la propria opera video e le proprie informazioni direttamente su www.addfestival.com si avrà la possibilità di partecipare al Festival al MACRO Testaccio grazie al sistema di votazione online, contribuendo allo stesso tempo a costituire un vero e proprio archivio online di audiovisivi d’arte. I 10 video più  votati su www.addfestival.com saranno esposti ad ADD Festival 2011 presso il MACRO Testaccio di Roma dal 23 al 26 giugno assieme alle opere di artisti affermati del panorama italiano ed internazionale, e concorreranno al Premio Finale.

Dopo Ai Weiwei anche Zhu Rikun è K.O.

Ironia della sorte in questi giorni a Pechino si è aperto un summit dove i rappresentanti del governo cinese incontreranno con quelli del governo americano per discutere della situazione delle libertà individuali nel paese (ammesso che ce ne siano). Inutile dire che in agenda ci sarà anche il caso Ai Weiwei, anche se le associazioni per i diritti umanitari hanno etichettato questo genere di incontri come “inutili ed ipocriti, discussioni diplomatiche dove non si ottiene nulla di concreto”.

Comunque sia il mondo della cultura (e non solo) si è già mobilitato per salvare il coraggioso artista e nuove manifestazioni si sono svolte ad esempio ad Hong Kong (che ha raccolto 2.000 persone). Nel mentre un’altra storiaccia proveniente sempre dalla Cina e legata al mondo della creatività è balzata nelle ultime ore agli onori della cronaca.

World Press Photo 2011 a Roma

Giovedì 28 aprile 2011 alle ore 18.00, inaugura a Roma presso il Museo di Roma in Trastevere, la mostra World Press Photo 2011 che rimarrà aperta al pubblico dal 29 aprile al 22 maggio.  La mostra è promossa dal Comune di Roma, Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico – Sovraintendenza ai Beni Culturali, in collaborazione con Contrasto e la World Press Photo Foundation di Amsterdam. I servizi museali sono di Zètema Progetto Cultura.

Il Premio World Press Photo è uno dei più importanti riconoscimenti nell’ambito del Fotogiornalismo. Ogni anno, da 54 anni, una giuria indipendente, formata da esperti internazionali, è chiamata a esprimersi su migliaia di domande di partecipazione provenienti da tutto il mondo, inviate alla World Press Photo Foundation di Amsterdam da fotogiornalisti, agenzie, quotidiani e riviste. Tutta la produzione internazionale viene esaminata e le foto premiate che costituiscono la mostra sono pubblicate nel libro che l’accompagna. Si tratta quindi di un’occasione per vedere le immagini più belle e rappresentative che, per un anno intero, hanno accompagnato, documentato e illustrato gli avvenimenti del nostro tempo sui giornali di tutto il mondo.

A Milano il Photofestival 2011

Le gallerie d’arte e i luoghi più rappresentativi di Milano si preparano ad ospitare la quinta edizione di Photofestival, il grande circuito espositivo che per circa un mese (da metà marzo a metà aprile) porterà la fotografia in tutta la città. Questo progetto è stato fortemente voluto da A.I.F. (Associazione Italiana Foto&Digital Imaging) e dagli organizzatori di Photoshow – principale rassegna annuale di fotografia e immagine digitale (Fiera Milano City, 25-28 marzo 2011) – con l’obiettivo di coniugare il momento espositivo con un momento culturale che coinvolga la Città di Milano.

In questo senso è strategica la recente collaborazione tra Photofestival e STARTMILANO, importante associazione cittadina che riunisce molte gallerie d’arte tra le più autorevoli e prestigiose sedi espositive per l’arte contemporanea. Il percorso parte idealmente dagli spazi di Photoshow per ramificarsi in città con oltre 80 mostre fotografiche d’autore in una sessantina di gallerie d’arte e in alcuni palazzi storici, con un programma espositivo qualitativamente alto e molto vario, che spazia dal reportage alla ricerca, dalla proposizione di autori affermati a quelli emergenti.

Social netart, quando Facebook diventa arte

Come ogni fenomeno globale che si rispetti, i social networks finiscono sempre per attirare l’attenzione dei più creativi che solitamente riescono in qualche modo ad oggettivare ed enfatizzare vizi e virtù di queste piattaforme amatissime e cliccatissime. Facebook ad esempio è in questi ultimi tempi un vero e proprio banco di prova per moltissimi artisti e mentre molti lo usano solamente per pubblicare portfolio ed altre immagini, altri indagano sull’essenza stessa del mezzo. Dobbiamo dire che sono proprio i talenti nazionali ad aver lanciato le più interessanti operazioni di questa Social netart ancora in fase di totale rodaggio.

Alessandro Bulgini ha più volte utilizzato Facebook per frammentare la sua immagine o documentare lo scorrere del tempo mediante una presenza assenza del suo profilo online. Le sue invenzioni estetiche e concettuali hanno letteralmente aperto nuove prospettive ai fruitori di questo diffusissimo mezzo di comunicazione. Ma Bulgini non è l’unico pioniere di queste nuove tecniche artistiche.

Transemediale: quando il medium è messaggio

E’ stupefacente vedere come quell’immagine di “villaggio globale” che Marshall McLuhan aveva ipotizzato circa quarant’anni fa assume connotazioni sempre più concrete e determinanti nell’era dei social network. Tempo fa leggevo della velocità con la quale si passa dal facebook al letto e questo non è che uno dei tanti aspetti che ci permette di capire gli effetti delle tecnologie connettive sulla nostra percezione umana.

La possibilità relazionale si è fortemente potenziata ma, per contro parte, è andata sempre più assumendo i caratteri di una smaterializzazione, costringendoci ad un ripensamento delle categorie percettive e sensoriali. Anche in questo caso di troviamo di fronte ad un’ambiguità: se da un lato tale ripensamento può risultare straniante, dall’altro può essere letto come un potenziamento, quel “corpo senza organi” tanto auspicato da Deleuze e Guattari.

Blade Runner, il replicante Roy Batty e l’arte nostrana

Io ne ho viste cose che voi umani non potreste immaginarvi. …fondazioni che mettono studi a disposizione di giovani artisti a patto che siano artisti locali e poi cambiano il regolamento in corsa, ammettendo nomi a loro piacimento. Concorsi che premiano artisti protetti da prestigiose gallerie ed anche concorsi che pilotano le scelte dei componenti della giuria. Borse di studio concesse a pochi eletti. Quotazioni che salgono a proprio piacimento. Musei pubblici che architettano mostre ad hoc per le gallerie private. Vendite al di fuori delle tasse. Professionisti non retribuiti, assistenti di galleria senza previdenza sociale e contributi.

Recensioni sui magazine rigorosamente buoniste per non tradire la fiducia degli inserzionisti. Notizie “pagate” per farsi pubblicità. Mostre a pagamento, cataloghi a pagamento. Istituzioni che chiudono la porta in faccia ai talenti locali. Curatori che rubano i progetti ad altri curatori, artisti che infangano altri artisti, storici che sbraitano in tv.

Call for entries per l’Athens Video Art Festival 2011

E’ nuovamente ai nastri di partenza una delle realtà europee che ha ormai da tempo conquistato l’attenzione di media e pubblico, creando una solida piattaforma di promozione e valorizzazione della giovane arte. Stiamo parlando dell’Athens Video Art Festival 2011, il più grande evento offerto dalla Grecia per quanto riguarda la digital art ed il new media. Come ogni anno dal 2005 l’Athens Video Art Festival invita gli artisti di tutto il mondo a partecipare a questa straordinaria kermesse.

Partecipare al festival è molto semplice, basta iscriversi direttamente dal sito della manifestazione. Ogni artista potrà partecipare con un’opera in ognuna delle categorie presenti all’evento e non vi saranno restrizioni per quanto riguarda la tematica dell’opera iscritta. L’unica regola da ricordare è quella di non superare i quindici minuti di durata per quanto riguarda le categorie Video Arte e Video Animazione.

Ancora tempo per iscriversi al Premio Reportage Napoli Monitor

Napoli Monitor è un mensile indipendente che esce con regolarità dal gennaio del 2007. È distribuito tra Napoli e provincia, e in alcune librerie delle principali città italiane. Ha una redazione nei Quartieri Spagnoli a Napoli, in via Concordia 72, e un blog www.napolimonitor.it Il giornale si finanzia con le vendite, gli abbonamenti, la pubblicità e l’appoggio dei sostenitori. Sul giornale di carta ci sono molti disegni, su quello in rete anche molte fotografie.

Il reportage è il genere che pratichiamo più assiduamente. Per chi dispone di pochi mezzi il modo migliore per raccontare una storia è quello di fidarsi dei propri sensi: andare a vedere con i propri occhi, ascoltare con le proprie orecchie, toccare con mano. Per noi il reportage è quella cosa a metà tra giornalismo e letteratura che ci consente di descrivere la realtà con sufficiente libertà e ci chiede in cambio responsabilità, precisione e profondità. Con questo bando vogliamo condividere la nostra ricerca e promuovere la conoscenza critica del mondo che ci circonda.

Netmage 11

L’undicesima edizione di Netmage festival si terrà a Bologna dal 20 al 22 gennaio 2011. Appuntamento internazionale ormai consolidato dedicato agli incroci fra arti elettroniche, visive, musicali e performative, Netmage 11, curato da Xing, presenta un ricco programma di produzioni e progetti offrendo un variegato scenario sulla ricerca audiovisuale contemporanea.

Il festival ha l’ambizione di offrire, grazie a una impostazione aperta e cangiante, un anteprima sull’evolversi di un insieme multidisciplinare che incrocia le diverse ricerche provenienti dal mondo dell’arte, del design, del cinema, della musica e della performance contemporanei. L’immagine elettronica, al di fuori dei contesti specifici di produzione, è pensata da Netmage come un terreno di confronto fra i diversi potenziali della produzione culturale contemporanea.

Adrenalina 1.2 e L’Intimo Mistico dell’Opera alla Centrale Montemartini di Roma

Da giovedì 9 a domenica 26 dicembre 2010 al Museo della Centrale Montemartini (via Ostiense 106) – tra i capolavori d’arte antica provenienti dai Musei Capitolini e le macchine di archeologia industriale della ex centrale elettrica – saranno esposti i lavori selezionati nell’ambito dell’edizione 2010 di “Adrenalina 1.2. L’arte emerge in nuove direzioni”. Adrenalina è il progetto portato avanti da Ferdinando Colloca, curatore e direttore artistico, Federico Bonesi co-curatore organizzativo e, per la prima volta quest’anno, da una commissione scientifica composta da Micol di Veroli, Francesca Barbi e Pier Luigi Manieri.

Adrenalina nasce per far emergere le giovani generazioni di artisti e di linguaggi creativi, grazie ad un portale – www.adrenalina.roma.it – su cui chiunque può caricare, anche in questi giorni, i propri lavori artistici (il bando per la selezione dell’edizione 2010 resterà aperto fino a sabato 4 dicembre). Il tema di questa edizione “1.2” – importante capitolo che getta le basi per nuove ed esaltanti contaminazioni artistiche, con l’obiettivo di proporre al pubblico un vasto panorama di suggestioni visive create da giovani artisti – è “L’Intimo Mistico dell’Opera”.

4a edizione del Festival dei linguaggi sonori a Martina Franca

Il Festival dei Linguaggi sonori, ideato nel 2004 da Flavia Gervasi e Attilio Turrisi e realizzato a scadenza biennale, è giunto alla sua quarta edizione. Dopo un esordio nel 2004 mirato ad avvicinare un pubblico eterogeneo alla pluralità delle espressioni musicali, a partire dalla seconda edizione (2006) il festival ha cominciato ad affiancare agli eventi musicali una più netta progettualità di tipo scientifico-musicologico.Il Festival dei Linguaggi Sonori è teso all’approfondimento delle culture musicali e, quindi, ai retroscena, ai segreti della creatività e del savoir faire dell’artista, dello studioso, del compositore, del ricercatore o del regista.

L’edizione 2010 si concentra sulla Voce come sorgente antropologica dell’espressività umana e della comunicazione sociale. Una voce che prima di farsi canto è ricerca di sonorità espressive non formalizzate (come l’urlo, ad esempio); è esplorazione delle potenzialità comunicative del suono emesso nel pianto, nel riso, nella costruzione di brevi sintagmi melodici; è articolazione di esperienze fonemiche complesse nella prosodia e nel canto.

Decimo anno per l’Independent Film Show

Quest’anno, la E-M ARTS celebra i dieci anni dell’Independent Film Show: un’avventura sviluppata a Napoli, unica nel suo genere, raffinata, laboriosissima. E soprattutto attenta nel saldare rigore progettuale e attitudine didattico-spettacolare. Oggi è più che mai necessario in Italia, a Napoli, un evento dedicato al Cinema Indipendente, che non lascia nulla al caso, che chiarisce malintesi e compone una mappa orientativa a riguardo.

I progetti proposti vanno al di là di una semplice lettura legata agli aneddoti sull’opera, alle vicende del suo autore, ai luoghi comuni dell’epoca in cui viene eseguita. Privilegiano, piuttosto, l’esame dell’atteggiamento estetico, che è mobile, ed inoltre quello di ricerca, di esplorazione, di creazione e ri-modellazione. L’Independent Film Show, muovendosi nel segno di questa convinzione – dando voce ai film-maker e ai curatori delle sezioni che ordinano le cinque serate – suggerisce il modo per avvicinarsi alle singole performance.