Doppio appuntamento per la prima personale in Italia di Florian Neufeldt

Alla sua prima personale in Italia, Florian Neufeldt presenta a Roma lavori che rivelano modalità articolate di relazione con lo spazio espositivo e contemporaneamente evidenziano l’aspetto principale del suo lavoro: la condizione dell’essere”bloccato”, indifeso, affrontando dinamiche che non possono essere controllate. Presso The Gallery Apart (Roma) il 13 dicembre, Neufeldt espone alcune sculture, anche imponenti, che rappresentano i più recenti approdi del suo percorso artistico, mentre per 26cc (il 15 dicembre) ha realizzato un’installazione visivo/sonora che cattura “le parole” del mondo e ne evidenzia l’assurda ambiguità.

Le sculture che Neufeldt presenta nello spazio di The Gallery Apart mostrano un’attenzione singolare verso ciò che costituisce il nostro quotidiano. Mobili, sedie e suppellettili di vario genere vengono scomposti, ridotti a frammenti e poi riportati allo stadio di materiale, ricomposti in nuove forme, legate da fasci di luce al neon o pezzi di guardrail. Evocato o reale, ne emerge il movimento e il suo dato esponenziale, la velocità. Le forme rinnovate non perdono l’identità originaria degli oggetti da cui derivano.

Il Pasto Nudo di Moio&Sivelli al Madre di Napoli

Sabato 11 Dicembre alle ore 19.00 si inaugura nella Project Room del Museo Madre, con la performance Naked Lunch di Moio&Sivelli, la quarta mostra della serie SPOT, curata da Adriana Rispoli ed Eugenio Viola, performance che sarà poi riproposta in video a partire dal 13 dicembre.

”Il Pasto nudo è l’attimo raggelato in cui ognuno vede quello che c’è in cima alla forchetta.” Così Jack Kerouac spiegava il motivo del titolo dato da lui stesso al delirante romanzo cut-up di William Bourroghs, trasposto poi cinematograficamente negli anni Novanta da David Cronenberg; e il cui titolo è preso in prestito in maniera irreverente da Moio&Sivelli per la loro performance al Madre, dove l’ingombrante riferimento si risolve in una rappresentazione dov’è caduta ogni barriera tra finzione e realtà, giocata sul filo di una ironia livida, che può scadere, in maniera compiaciuta, nel grottesco.

Lo stato dell’arte all’Accademia di Romania a Roma

Il 10 dicembre 2010 alle ore 19.00, presso l’Accademia di Romania in Roma, la Kunsthaus presenta The state of the Art, mostra collettiva multimediale che proporrà una selezione di opere per le diverse sezioni di video arte, fotografia, installazione, performance e pittura. L’evento, a cura di Luisa Conte, è organizzato con il sostegno dell’Accademia di Romania e con il patrocinio dell’Assessorato alle Politiche Culturali e della Comunicazione del Comune di Roma.

L’espressione “stato dell’arte” è propria del linguaggio tecnico utilizzato per indicare il livello di massima avanguardia raggiunto da una tecnologia o da un campo scientifico: in altre parole, ciò che determina una reale innovazione o evoluzione. La trasposizione di questo concetto nel campo delle arti visive vuole essere un tentativo di mostrare in che modo alcuni artisti contemporanei svolgono le loro ricerche verso un cambiamento dell’espressività culturale, lasciando al pubblico di determinare, attraverso la percezione individuale, un avvenuto “passaggio inventivo”.

Quando la musica sperimentale non ha più niente da sperimentare

Non so a voi ma a me queste mostre d’arte contemporanea corredate da mini-set di “musica sperimentale” hanno un poco stufato. Mettiamo bene le cose in chiaro, la scrivente è un’amante della vera musica sperimentale, dai rumori di Luigi Russolo, ai brusii elettronici di Edgard Varese, passando per i quartetti di elicotteri di Karlheinz Stockhausen. Inutile negare poi che proprio un compositore sperimentale come John Cage abbia influenzato schiere di artisti visivi da Robert Rauschenberg e Jasper Johns in poi.

Permettetemi inoltre di citare l’immancabile Brian Eno, oramai artista visivo di grande caratura. Insomma come devo dirvelo a me la musica sperimentale piace, il problema è che questi esempi ostentati sempre più spesso dalle gallerie d’arte a la mode, di sperimentale non hanno più nulla. Ci si imbatte sempre più spesso in pseudo musicisti finto-spettinato-cool che armeggiano da bimboscemi con i loro Mac collegati a valanghe di multieffetti e pedali.

Adrenalina 1.2 e L’Intimo Mistico dell’Opera alla Centrale Montemartini di Roma

Da giovedì 9 a domenica 26 dicembre 2010 al Museo della Centrale Montemartini (via Ostiense 106) – tra i capolavori d’arte antica provenienti dai Musei Capitolini e le macchine di archeologia industriale della ex centrale elettrica – saranno esposti i lavori selezionati nell’ambito dell’edizione 2010 di “Adrenalina 1.2. L’arte emerge in nuove direzioni”. Adrenalina è il progetto portato avanti da Ferdinando Colloca, curatore e direttore artistico, Federico Bonesi co-curatore organizzativo e, per la prima volta quest’anno, da una commissione scientifica composta da Micol di Veroli, Francesca Barbi e Pier Luigi Manieri.

Adrenalina nasce per far emergere le giovani generazioni di artisti e di linguaggi creativi, grazie ad un portale – www.adrenalina.roma.it – su cui chiunque può caricare, anche in questi giorni, i propri lavori artistici (il bando per la selezione dell’edizione 2010 resterà aperto fino a sabato 4 dicembre). Il tema di questa edizione “1.2” – importante capitolo che getta le basi per nuove ed esaltanti contaminazioni artistiche, con l’obiettivo di proporre al pubblico un vasto panorama di suggestioni visive create da giovani artisti – è “L’Intimo Mistico dell’Opera”.

The State of the Art all’Accademia di Romania in Roma

Il 10 dicembre 2010 alle ore 19.00, presso l’Accademia di Romania in Roma, la Kunsthaus presenta The state of the Art, mostra collettiva multimediale che proporrà una selezione di opere per le diverse sezioni di video arte, fotografia, installazione, performance e pittura. L’evento, a cura di Luisa Conte, è organizzato con il sostegno dell’Accademia di Romania e con il patrocinio dell’Assessorato alle Politiche Culturali e della Comunicazione del Comune di Roma.

L’espressione “stato dell’arte” è propria del linguaggio tecnico utilizzato per indicare il livello di massima avanguardia raggiunto da una tecnologia o da un campo scientifico: in altre parole, ciò che determina una reale innovazione o evoluzione. La trasposizione di questo concetto nel campo delle arti visive vuole essere un tentativo di mostrare in che modo alcuni artisti contemporanei svolgono le loro ricerche verso un cambiamento dell’espressività culturale, lasciando al pubblico di determinare, attraverso la percezione individuale, un avvenuto “passaggio inventivo”.

cameraVideo 2010 a Genova

Dal 4 dicembre prossimo inizia a Genova il cameraVideo festival. CameraVideo parte da un concorso per giovani videoartisti italiani ed internazionali, alla sua terza edizione, che quest’anno si arricchisce e diviene festival. In un’epoca in cui il video è diventato uno dei principali mezzi per l’esplorazione della realtà, cameraVideo si propone di indagare quali sono le direzioni che la giovane videoarte sta percorrendo. fondazione march intende infatti proseguire il suo percorso di ricerca nell’analisi e la scoperta di quelle che possono essere, anno dopo anno, le modalità di sperimentazione legate al video.

cameraVideo diviene dunque contenitore, ma lungi dal voler apparire un contenitore conchiuso all’interno di confini predefiniti, si offre come piattaforma di discussione. fondazione march, in collaborazione con Sala Dogana – Genova Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura, propone una mostra che mette in relazione alcuni dei lavori selezionati dal progetto. cameraVideo è una stanza di approfondimento sul video, sia sulla sua ricerca concettuale che sul rapporto col mezzo: i lavori si snoderanno lungo un percorso espositivo che diverrà esempio di una ricerca trasversale coinvolgente differenti modalità di sperimentazione legate al video.

Il paesaggio dipinto alla V.M.21 di Roma

La Galleria V.M.21 artecontemporanea di Roma presenta al pubblico il 16 dicembre 2010 la mostra Il paesaggio (dipinto): Jernej Forbici, Maddalena Mauri, Nicolas Pallavicini a cura di Antonio Arévalo. L’evento vuole essere una ricognizione sugli artisti d’oggi. Artisti che al di là della loro provenienza geografica si incontrano sulla scena, che hanno una uguale proposta energetica e che hanno maturato la loro personale ricerca: Jernej Forbici (Nato nel 1980 a Maribor, Slovenia), Maddalena Mauri (Nata a Roma; vive e lavora a Viterbo) e Nicolas Pallavicini (Nato nel 1976 a Buenos Aires,  Argentina).

La collettiva presenta paesaggi che si sono rimodellati nei tempi e con i tempi: paesaggi onirici, paesaggi contaminati, paesaggi fittizi, che attraverso l’uso della pittura, fanno esplodere le loro contraddizioni e vi si adagiano. Un paesaggio che vive attraverso l’uso e attraverso la percezione. Un paesaggio che mostra le sue qualità geometriche, compositive e materiche.

Quella simpatica moda di non pagare il curatore

In questo blog abbiamo più volte parlato di varie forme di sfruttamento ai danni della giovane arte. Tra mostre a pagamento, opere vendute all’insaputa dell’ignaro artista, altre che si perdono nei meandri dei magazzini e quanto altro, la vita del giovane artista non è davvero facile. Ebbene allacciate le cinture e preparatevi ad un’ulteriore notizia: anche la vita del curatore indipendente non è sempre rose e fiori. Spesso i giovani artisti guardano al curatore come una figura in grado di fare il bello ed il cattivo tempo e non è raro trovare in giro sul web commenti del tipo: “I curatori campano alle spalle degli artisti”.

Vero è che sussiste nel nostro paese un tipo di curatela malevola e marchettara che riesce ad arrecar danni più che benefici ma la maggior parte dei giovani curatori indipendenti lavora con coscienza, segue gli artisti, osserva i loro sviluppi e promuove la loro creatività senza lucrare alle loro spalle. Ovviamente si deve tenere a mente che il curatore non fa parte dell’esercito della salvezza ed è quindi una figura professionale che deve essere retribuita.

Gli stand di Art Basel Miami per i giovani galleristi costano “poco”

Art Basel Miami 2010 si prepara ad aprire le sue porte il prossimo 2 dicembre ma è già riuscita a catalizzare l’attenzione mondiale con un dato abbastanza importante. Lo scorso anno infatti molte gallerie, spiazzate dalla crisi, avevano saltato il prestigioso evento fieristico ma per questa edizione le applications alla grande manifestazione sono salite del 20%, segno evidente che i dealers sono tornati ad investire nei grandi eventi di mercato.

Quindi anche quest’anno la versione Miami di Art Basel si prepara ad attirare i suoi 40.000 visitatori. Buone notizie anche per quanto riguarda i prezzi per gli stand delle giovani gallerie. Quest’anno infatti i prezzi per uno spazio si aggirano attorno ai 10.000 dollari, che ragionando in termini europei farebbero circa 7.500 euro.

Breve guida per il regalo di Natale alternativo

Natale, tempo di regali. Se vi siete stufati di acquistare sempre gli stessi profumi e le stesse sciarpe per i vostri amici, parenti, lovers e quanto altro eccovi una piccola lista di regali che potrete comodamente acquistare in rete. Ovviamente noi sappiamo bene che voi siete amanti dell’arte contemporanea e del buon design quindi abbiamo stilato questa listina rimanendo sempre in tema con ciò che vi piace, vai con i consigli per gli acquisti

Un bel gioiello firmato Luisa Bruni, designer romana che da molti anni è artefice di creazioni decisamente uniche che rassomigliano magnificamente a variegate forme naturali. Prezzi per tutte le tasche e senza rimetterci un occhio della testa farete un regalo indimenticabile.

Una cover per personalizzare il vostro laptop firmata Tara McPherson. Per  circa 30 dollari ci sembra un buon affare ed un bel regalo.

Per essere giovani artisti…un commento di Alessandro Facente

Vorrei postare su questa pagina il commento del curatore Alessandro Facente alla notizia Per essere giovani artisti bisogna darsi da fare apparsa sul nostro blog alcuni giorni fa. Mi sembrava doveroso pubblicare questa risposta sotto forma di articolo (pur mantenendo la veste spontanea e diretta dello scritto) poichè essa è talmente strutturata da non poter rimaner “chiusa” in un semplice commento:

Cara Micol, all’estero gli italiani sono assolutamente considerati, e sono daccordo con te che siano decisivi gli spostamenti, però, differentemente dal nostro, il sistema straniero investe sugli artisti autoctoni. Per loro è più sensato sp…endere soldi per pubblicità e produzione piuttosto che in spedizione di opere. Il problema però è anche legato al fatto che agli artisti non bisogna chiedere di spostarsi perchè già pensano alle opere, chiediamo invece ai collezionisti di comprare, alle riviste di scrivere e alle gallerie di produrre il lavoro, partecipare alle fiere e tessere contatti per sviluppare il loro percorso.

Slaves, la nuova arte contemporanea al teatro Palladium di Roma

Si inaugura Lunedi 29 novembre 2010 ore 18 al Teatro Palladium di Roma la mostra Slaves a cura di Lori Adragna per NUfactory. Gli artisti partecipanti sono: Paolo Angelosanto, Jacopo Benassi, Arianna Carossa, Pierluigi Febbraio, Jessica Iapino, Riccardo Murelli, Matteo Sanna, Alessandro Scarabello, Fernanda Veron.

In occasione del Cinquecentesimo anniversario dall’inizio del traffico sistematico di schiavi dall’Africa all’America (a partire dal 1510) una collettiva di artisti si interroga sul tema della schiavitù oggi sia dal punto di vista sociale che psicologico. Le moderne forme di schiavismo prendono nomi diversi, ma hanno un comune denominatore: la costrizione di esseri umani diventati in qualche modo ”proprietà ” di un’altra persona o di un intero sistema.

A New York è ilegale anche la street art eseguita con i gessetti!

Come ben sapete la città di New York ha da diverso tempo attuato una linea abbastanza severa per quanto riguarda le opere di street art. Forse però non sapete che le autorità hanno vietato anche i disegni eseguiti con il gesso. Nel 2007 ad esempio la piccola Natalie Shea (di 6 anni) è stata multata dal dipartimento della sanità perchè stava disegnando la classica “campana” con il gesso. Questo perchè un vicino aveva allertato le autorità. Incredibile vero?

Ebbene la legge parla chiaro, le autorità cittadine definiscono (e condannano) come graffiti:”ogni lettera, parola, nome, numero, simbolo, slogan, messaggio, disegno o scrittura che è disegnato, dipinto, inciso, graffiato o altro su di un edificio cittadino sia esso commerciale che residenziale”.  Parliamo adesso dell’artista Ellis Gallagher, celebre street artist newyorkese che esegue tutte le sue opere con del semplice gesso.