JR in Kenya e WK interact ad Ancona con Sten&Lex

Siamo ancora qui a parlarvi di Street art, vi sembrerà strano ma pare che tutte le star internazionali di questo caleidoscopico movimento artistico siano attualmente in giro per il mondo con la missione di ripulire i muri cittadini dal grigiore del cemento e dello smog troppo spesso sinonimi di povertà e di emarginazione sociale. Il sempreverde JR ha deciso di portare il suo Women Project nientemeno che in Kenya e precisamente negli slums di Kibera, baraccopoli alienante i cui tetti sono stati letteralmente invasi dalle gigantografie del nostro beniamino.

Le enormi stampe in vinile, stando a quanto afferma JR, sono totalmente impermeabili e resistenti ai forti sbalzi di temperatura propri del clima africano. I soggetti delle stampe sono ovviamente volti e sguardi di donne, troppo spesso calpestate e private dei diritti sociali ed umani. Globartmag ha scovato in rete un reportage-documentario delle gesta del nostro eroe in Africa.

Parentesi italiana per WK Interact, street artist francese di stanza a New York. Il nostro eroe è attualmente tra i partecipanti di Pop up! 2009, festival di arte contemporanea dedicato alla Popular e Urban Art ospitato dalla città di Ancona dal 7 al 30 agosto.

La Beijing 798 Biennale censura i suoi artisti

Notizia alquanto controversa dall’estremo oriente, la dirigenza della Beijing 798 Biennale, manifestazione che sarà aperta fino al prossimo 12 settembre, ha deciso di vietare tutte le opere aventi per soggetto principale il terremoto di Sichuan. L’evento ospitato dalla ex fabbrica elettronica del distretto di Dashanzi, nel centro di Pechino che avrebbe dovuto toccare temi sociali come la morte di bambini nelle scuole è stato letteralmente privato di alcune opere ritenute troppo controverse.

Il direttore artistico della Biennale Zhu Qi ha recentemente rilasciato una dichiarazione in merito all’atto censorio affermando che “Alcune opere sono state estromesse dalla manifestazione perchè ritenute lesive della sensibilità comune.”
Tra le opere escluse figura un performance interpretata da lavoratori immigrati, un documentario sul terremoto ed un’opera video per commemorare la morte di una vittima del disastro di soli 12 anni.

In inghilterra i negozi vuoti diventano gallerie

Interessante iniziativa dell’Arts Council England che ha stanziato 500.000 sterline per aiutare gli artisti a trasformare i negozi vuoti delle strade di Londra in eccentrici e fantastici luoghi d’arte. Il progetto fa parte del programma già annunciato in aprile Art in empty spaces, tale manifestazione si avvarrà dei soldi provenienti dalla lotteria nazionale, cosa che per noi italiani potrebbe sembrare quasi surreale, come se una parte del montepremi del superenalotto potesse essere messo a disposizione a sostegno della giovane arte.

In soldoni quei furbetti dei britannici sembrano avere un fiuto per l’arte contemporanea e per gli affari, riempire i negozi vuoti del centro con vere e proprie mini gallerie e performance in vetrina oltre a far sembrare meno evidente la crisi economica rappresenta anche un grande ritorno d’immagine per il turismo internazionale sempre attento alle attività artistiche ed alle proposte culturali fantasiose. Certamente questa manifestazione non è altro che la nuova frontiera della spettacolarizzazione dell’arte ma in tempi dove agli artisti senza curriculum è preclusa ogni possibile strada, un’iniziativa atta a sottolineare il valore di nuove ed interessanti proposte non è del tutto da buttar via.

Flux-s, il nuovo festival delle arti visive

Dal 10 al 13 settembre l’architettura industriale del complesso Strijp-S di Eindhoven ospiterà Flux-s, un nuovo festival di arti visive che presenterà una vasta selezione di opere d’avanguardia nel campo della performance, del new media, della musica, dell’architettura, della poesia e del teatro sperimentale. 40 installazioni ed altri interventi artistici di celebri nomi della giovane scena dell’arte internazionale incoraggeranno il pubblico ad allargare i propri orizzonti culturali e le proprie esperienze.

La prima edizione di questo nuovo e grande evento vedrà la partecipazione di opere site specific che focalizzeranno l’attenzione sull’esplorazione e la percezione di nuovi spazi.  Tra le opere appositamente create per la manifestazione saranno presenti quelle di Katja Mater, Semâ Bekirovic, Allard van Hoorn, Erik Olofsen, Natasha Rosling, Heidi Linck e Femke Schaap. Ma il programma prevede altre sorprese, l’artista canadese Michelle Teran ha creato l’opera The City is Creative, invitando gli abitanti di Eindhoven a rielaborare i propri video presenti su Youtube all’interno di uno spazio dello Strijp-S.

Hannah Rickards, vincitrice del Max Mara Art Prize for Women

Il 5 settembre alla Whitechapel di Londra si inaugura la mostra di Hannah Rickards, vincitrice del Max Mara Art Prize for Women. Il premio riflette lo stretto rapporto che Max Mara ha sia con il mondo femminile che con quello dell’arte. Il concorso biennale e aperto ad ogni forma di espressione artistica, vuole promuovere e sostenere giovani artiste donne residenti nel Regno Unito, considerato oggi uno degli epicentri della scena internazionale, offrendo loro la possibilità di sviluppare il proprio potenziale creativo attraverso la produzione di una nuova opera d’arte.

La seconda edizione (2007-2009) del Max Mara Art Prize for Women è stata presentata l’8 giugno 2007 presso il British Pavilion, durante la 52.ma Biennale d’Arte di Venezia. La giuria del Premio, presieduta da Iwona Balzwick – direttore della Whitechapel Gallery di Londra – era composta dalla critica d’arte Rachel Withers, dalla gallerista Cornelia Grassi, dall’artista Cornelia Parker e dalla collezionista Judith Greer.

Al Marienbad Hotel si offrono stanze in cambio di opere

Un hotel a 5 stelle di Berlino ha aperto le sue porte agli artisti, chiedendo in cambio di pernottamento e pasti non soldi ma la cessione di un’opera d’arte. Questa nuova forma di baratto artistico è stata lanciata dall’Hotel Marienbad situato in Auguststrasse che ha dichiarato di essere aperto a tutti gli artisti che intendono sottoporre l’albergo a continui cambi d’immagine grazie alle loro creazioni.

Susanne Pfeffer, curatore delll’istituto d’arte contemporanea Kunst-Werke ed ideatrice del bizzarro ma interessante progetto ha dichiarato: “Tutti gli artisti che provengono da fuori Berlino in cerca di una sistemazione per la notte sono i benvenuti, il problema è che dopo il lancio di questa proposta abbiamo una lunghissima lista d’attesa ma vi garantisco che la selezione dei nostri ospiti sarà molto accurata”. Infatti il primo artista ospite dell’hotel è stato il vincitore del Turner Prize Douglas Gordon di Glasgow che ha disegnato l’insegna al neon rosso posta sulla facciata del palazzo.

Klone, lo street artist eroe di Tel Aviv

Oggi si parla di Tel Aviv e non solo per questioni legate all’annosa conflittualità tra Israele e Palestina. Con il processo di pace in via di risoluzione Tel Aviv è balzata agli onori della cronaca dei giornali di tutto il mondo per la sua movida notturna e per il suo fermento artistico in continua evoluzione. Già perchè forse molti di voi non sanno che la scena dell’arte contemporanea di Tel Aviv è fitta di nuovi ed interessantissimi nomi.

Lo sviluppo architettonico della città, il contesto sociale e le abitudini quotidiane rendono questa metropoli simile ad una piccola New York dominata da grattacieli che si ergono sopra le casette in stile Bauhaus. Come New York quindi Tel Aviv vanta un nuovo ma agguerito manipolo di street artist che da alcuni anni ha preso possesso della città, invadendo le mura di meravigliose creazioni artistiche. Lo street artist più interessante di Tel Aviv si chiama Klone, una vera icona cittadina che negli ultimi due anni ha saputo stupire il pubblico con le sue creazioni semplici ed affascinanti.

Pareti, parati, parenti e Mauro Di Silvestre


La Galleria Traghetto di Venezia inaugura il 29 agosto la mostra Pareti, Parati, Parenti, personale di Mauro Di Silvestre. La pittura di Mauro Di Silvestre racconta di incontri di famiglia, compleanni, tende e piante di plastica, trasparenze di vestiti, auto della domenica, cortili di casa, cieli limpidi e travestimenti di bambini.

Paesaggi di affezione composti, destrutturati e ricomposti, una tranche de vie legata ad un quotidiano effimero e struggente nello stesso tempo, popolato da volti immobili nella loro fissità fotografica. Le facce dei personaggi acquistano la perplessità di una condizione psicologica che denota una melanconica distanza, la patina di un tempo che sembra impedire ogni contatto e privilegiare invece la distanza della memoria.

Una mostra per svelare cos’è la scultura moderna

La galleria Marcorossi-Spiralearte di Pietrasanta inaugura il 22 agosto la mostra Cos’è la scultura moderna? a cura di Cristina Ghisolfi e Luca Beatrice. La mostra, che riprende il titolo dalla storica rassegna Qu’est-ce que la sculpture moderne? (Centre Pompidou, Parigi 1986), presenta un’accurata ricerca di opere rappresentative del lavoro di otto artisti italiani che lavorano attorno al concetto di scultura figurativa contempoanea senza scivolare nel cliche’ o nel gusto retro’: Giuseppe Bergomi (Brescia 1953), Valerio Berruti (Alba 1978), Nicola Bolla (Saluzzo 1963), Aron Demetz (Vipiteno 1972), Michelangelo Galliani (Montecchio Emilia 1975), Nicola Samori’ (Forli’ 1977), Willy Verginer (Bressanone 1957) e Fabio Viale (Cuneo 1975).

Una ricognizione tutta italiana, attenta si’ alle nuove tendenze ma anche alle perizie manuali cosi’ intrinseche nella tradizione scultorea del nostro Paese. La sede, quella della città di Pietrasanta, nota per la grande scuola di scultura e come luogo prescelto da tanti artisti per vivere e lavorare, rappresenta una sfida e al contempo una necessità per la Galleria Marcorossi-Spiralearte che fino ad ora si e’ sempre dedicata alla pittura.

Ad Ancona Acusmatiq 4

 Fino ad oggi sabato 8 Agosto, presso la Mole Vanvitelliana di Ancona si terrà quarta edizione del festival di musica ed arte elettronica Acusmatiq. Anche in questa edizione Acusmatiq si ricollega ad un discorso iniziato negli anni passati, presentando forme diverse e suggestive di rapporti tra la produzione musicale e la tecnologia, con uno sguardo sempre attento anche sul rapporto tra la pratica strumentale e l’elettronica nelle diverse forme dettate dalla sensibilità contemporanea.

Nessuna preclusione sulla base del genere di appartenenza, la fortunata formula di Acusmatiq si basa proprio su questa grande apertura a linguaggi e forme anche molto differenti, del passato, del presente e del futuro che vanno a comporre un mosaico spesso complesso e sempre affascinante.
Nell’era della contrazione temporale, dell’annullamento delle distanze operati dalla diffusione capillare delle tecnologie informatiche, Acusmatiq volge il proprio sguardo in tante differenti direzioni.

KayOne in mostra alla Triennale Bovisa


L’estate della Street art è sempre più ricca e variegata, se in tutto il mondo le stars di questo movimento compiono azzardate performance ed invadono i più famosi luoghi deputati all’arte, anche Milano non è da meno ed a sorpresa tira fuori dal cilindro Caratteri Mobili, evento espositivo dedicato al talento tutto italiano di KayOne che dal 15 settembre al 2 ottobre sarà parte integrante della Triennale Bovisa.

Caratteri Mobili come quelli dei primi graffiti sui treni della metropolitana di New York, caratteri mobili come la stampa di Gutenberg, caratteri mobili come quelle lettere che nei quadri di KayOne fluttuano in uno spazio di colore ed energia gestuale e materica. Pioniere a Milano quando i graffiti comparivano solo nelle serie riciclate dei telefilm americani, Marco Mantovani in arte KayOne classe 1972 ha cominciato nel 1988 a soli 16 anni. Oggi ha 37 anni e passa gran parte del suo tempo negli uffici dell’agenzia pubblicitaria Mantovani ADV, fondata insieme con suo fratello lavorando come art director e dipingendo quadri.

Dal fantastico al reale, la rassegna 2VIDEO al festival Euromediterraneo

Per il secondo anno consecutivo 2VIDEO la rassegna trasversale di video d’artista online su UnDo.Net e’ ospitata dal Festival Euromediterraneo di Altomonte.  Il progetto web 2VIDEO, nato come piattaforma di condivisione e divulgazione culturale esclusivamente on-line, e risponde inoltre all’esigenza di riportare ad una visione reale – “l’hic et nunc” – della dimensione umana, una delle rassegne video piu’ innovative e fresche in atto nel panorama nazionale.

2VIDEO ad Altomonte, si propone quindi come appuntamento e veicolo di diffusione dell’arte video aperto non solo al web ma a spazi fortemente caratterizzati, luoghi d’incontro-confronto di un fruitore aperto alla scoperta e pronto a confrontarsi con gli artisti e con i loro linguaggi.

Un’ora d’arte anche per te

L’arte contemporanea è sempre più grintosa, la sua voglia di far breccia nei cuori degli appassionati diventa ogni giorno più forte. Ormai se ne parla in ogni contesto, nei quotidiani, nei magazine, nei siti internet, nei palinsesti, sembra che solo l’arte contemporanea sia in questo momento l’unica grande scoperta in grado di catalizzare attenzione.

Nel corso degli ultimi anni sono in molti ad aver capito che l’arte non rappresenta solamente la libera espressione della cultura od un investimento economico ma anche un’importante opportunità di far conoscere la propria immagine oltre che un veicolo per attirare masse di pubblico da ogni parte del globo. Le aziende si sono da tempo mosse a sostegno dell’arte contemporanea con enorme ritorno pubblicitario e consensi postivi da appassionati ed addetti al settore.

Su Blackwell e le storie di carta

 Forse il nome Su Blackwell non vi dirà nulla di particolare ma il suo stile del tutto particolare sicuramente non tarderà a fare breccia sulla scena internazionale. Le visionarie opere dell’artista inglese sono ricavate da vecchi libri di seconda mano che vengono successivamente intagliati in maniera particolarmente accurata, l’intero processo richiede mesi ma alla fine il risultato è a dir poco sbalorditivo.

Su Blackwell trae diretta ispirazione da un paragrafo o un’immagine del libro che ha intenzione di trasformare in un fantastico modello di carta. Il finissimo lavoro di cesellatura e taglio della carta attuato dall’artista trentatreenne da vita a forme che nascono e crescono direttamente dal midollo delle pagine del libro come una formazione naturale e spontanea dotata di tre dimensioni. Come già detto l’ispirazione nasce dal libro stesso, ad esempio la sua opera Through the looking Glass è intagliata dall’omonimo libro di Lewis Carroll mentre Wild Flowers è una creazione direttamente tratta da un manuale di fiori selvatici del territorio britannico.