Michael Nyman fotografo a Cagliari


E’ in corso a Cagliari, al Centro Comunale d’Arte e Cultura EXMÀ, la mostra fotografica del noto compositore inglese Michael Nyman dal titolo Sublime. In esposizione 10 pannelli e 14 fotografie singole. La mostra, a cura di Domenico De Gaetano, direttore artistico dell’Associazione Culturale Volumina, rimarrà aperta al pubblico fino al 31 luglio 2009.

I pannelli sono formati da fotografie strutturate secondo ritmi visivi e musicali: la composizione della scritta Sublime in una via centrale di Londra, la serie dedicata ai passanti nelle città di Mantova e Venezia, i ritratti casuali davanti ad un McDonalds nel centro di Madrid, i riflessi di due amici seduti in un bar di Atene o lo sventolio di ombrelli gialli per le strade di Tokio. Michael Nyman è un rappresentante del minimalismo in musica, ed è stato tra i primi ad utilizzare questo termine in contesto musicale nel 1969. Diplomato alla Royal Academy of Music e al King’s College di Londra, fu prima critico musicale, ma poi iniziò a comporre musica per cortometraggi.

Berlino celebra il genio di Le Corbusier

Il Martin-Gropius-Bau di Berlino presenta dal 9 luglio al 5 ottobre una grande retrospettiva dedicata al geniale architetto svizzero Le Corbusier (1887-1965). L’obiettivo dell’evento, oltre quello di fornire un valido compendio dell’opera di Le Corbusier è di sottolineare i legami tra la Germania ed il maestro. Le Corbusier – Art and Architecture, questo il titolo della mostra, ospita una selezione cronologica di 60 anni di opere divisi tre distinte categorie: Contexts, Privacy and Publicity e Built Art, tre aree autonome che sottolineano i temi classici del pensiero di Le Corbusier.

Queste categorie includono i suoi interessi nell’architettura mediterranea, la sua sperimentazione sulle forme organiche e la suo interesse alle nuove tecnologie ed alle nuove tecniche. Il confronto tra questi aspetti illustrano i concetti fondamentali di un’abilità progettuale basata sulla sintesi delle arti che si manifesta nel dialogo tra architettura, urbanistica, pittura, design, film ed altre discipline.

Tra le new entries del Museion c’è Francesco Jodice


Oggi il Museion di Bolzano inaugura il quarto e ultimo incontro della stagione estiva nell’ambito della mostra New Entries!, una serie di incontri con alcuni dei maggiori protagonisti dell’arte contemporanea. Il progetto offre la possibilità per il pubblico di incontrare e conoscere gli artisti e il loro lavoro, permette di intensificare e concretizzare gli obiettivi che Museion, come luogo di incontro, come laboratorio di cultura e come istituzione, si è prefissato.

Gli artisti invitati incontreranno i visitatori nelle sale espositive al fine di mostrare in maniera conviviale e spontanea la relazione tra il proprio lavoro e la sede espositiva, nonché la presentazione delle tematiche affrontate nella loro pratica artistica. Dopo Elisabeth Hölzl, Olivier Menanteau e Luis jacob è il turno di Francesco Jodice che discuterà con il pubblico del suo concetto di “poetica civile”, cioe’ la capacità dell’arte di prendere parte ai sommovimenti geopolitici e sociali di cui e’ inevitabilmente parte.

Dennis Oppenheim e le intersezioni

Il museo MARCA di Catanzaro presenta dal 31 luglio la mostra Intersezioni IV, consolidato luogo di contaminazione tra la scultura contemporanea e l’archeologia, e una rassegna di importanti progetti e modelli dagli anni 60 ad oggi.

Difficile non lasciarsi straniare dalla magia del Parco di Scolacium che deriva da Minervia Scolacium, la colonia romana che s’installò nel 123 – 122 a.C. sulla città greca di Skylletion: un lembo incontaminato di Calabria, uno dei siti archeologici più importanti dell’Italia meridionale, una preziosa stratificazione di civiltà: greca, italica, romana e infine normanna.
In questo luogo tanto singolare e magico il 31 luglio prenderà il via Intersezioni IV, grande esposizione a cura di Alberto Fiz dedicata a Dennis Oppenheim uno dei più importanti artisti della scena contemporanea.

Al Mart di Rovereto si respira aria newyorkese

Il Mart di Rovereto presenta dall’11 luglio la mostra Immaginare New York, una selezione di oltre 140 fotografie originali provenienti dalle collezioni permanenti del MoMA.

Protagonista assoluta e’ la Città di New York: la mostra, a cura di Sarah Hermanson Meister, ricostruisce la nascita del mito della Grande Mela, attraverso le immagini catturate dai grandi fotografi sin dai primi anni del XX secolo.Il prezioso e raro materiale fotografico esposto per la prima volta in Italia, non solo testimonia 100 anni della storia della fotografia, ma racconta la storia di quel secolo cosi’ complesso che e’ stato il ‘900 e di come lo skyline di New York ne abbia saputo interpretare lo spirito.

Chuck Close, quando la vita diventa un film

Il Phoenix Art Museum ospiterà dal 8 luglio un importante film sul processo artistico e sulla vita dell’artista contemporaneo Chuck Close. L’opera di Marion Cajori completata nel 2007 prende il titolo di Chuck Close: a portrait in progress ed è un documentario sulla tragica ma affascinante vita di uno dei più grandi artisti del secolo e figura chiave dell’era moderna.

I particolari intriganti del documentario sono rappresentati dal modo di mostrare il processo creativo di Close e la storia dei suoi insormontabili problemi sia fisici che legati all’espressione orale. Nato nel 1940 Chuck Close ha sperimentato molteplici stili pittorici. I suoi progetti sono enormi ed il processo creativo è talmente raffinato, dettagliato e controllato da richiedere anni di tempo per il completamento di un dipinto.

L’ultimo delirio di David Lachapelle

 I festeggiamenti per i primi 15 anni di vita del MUSA museo de las arte de la universidad di Guadalajara non potevano andare meglio di così. Il 2 settembre infatti il museo inaugurerà Delirios de razón/Delirium of reason, grande mostra personale del celebre ed osannato fotografo statunitense David Lachapelle.

L’evento precedentemente è stato ospitato dal Colegio de San Ildefonso di Città del Messico raggiungendo la cifra record di 130 mila visite.  Il fotografo sarà presente all’inaugurazione accompagnato probabilmente dalla sua musa di silicone, la modella transessuale Amanda Lepore.  In suo onore il Musa ha organizzato una grande festa e numerosi eventi collaterali a cui parteciperanno anche gli studenti universitari del luogo. 

Ebraismo ed arte contemporanea a New York

Dal 13 settembre 2009 al 7 febbraio 2010 il Jewish Museum di New York presenta Reinventing Ritual: Contemporary Art and Design for Jewish Life, prima grande mostra internazionale che indaga sul fenomeno dell’arte e del design associato alla ritualità religiosa ed alla vita quotidiana del mondo ebraico.

La mostra presenta al pubblico 60 innovative opere create tra il 1999 ed il 2009 da artisti internazionalmente riconosciuti. Incredibilmente vasta è la quantità dei differenti media e  tecniche usati per comporre ogni opera, i visitatori avranno infatti l’opportunità di visionare esempi straordinari di industrial design, architettura, installazione, video, disegno, gioielleria, ceramica, fumetto, scultura e oggetti in tessuto che rivelano le connessioni tra la libertà creativa e la cultura ebraica.  Un sapiente mix di artisti emergenti ed artisti affermati formano un folto gruppo di 56 esponenti provenienti da America, Israele, Europa e Sud America, tra i nomi di spicco svettano Oreet Ashery, Jonathan Adler, Helène Aylon, Deborah Grant, Sigalit Landau, Virgil Marti, Mierle Laderman Ukeles, Karim Rashid, Galya Rosenfeld, Lella Vignelli, e Allan Wexler

Mvd–Macro Video Drink

Luglio, col bene che ti voglio vedrai non finirà… cantava Riccardo del Turco nel 1968 e ora a cantare questa bella canzone saranno i romani che ancora non sono partiti per le meritate vacanze. Si, perchè tutti i martedì di luglio il Macro, Museo d’Arte Contemporanea di Roma ospiterà le serate Mvd–Macro Video Drink, video d’arte contemporanea e aperitivi fino alle 23.

Nella hall e nelle sale del museo saranno proiettati video di artisti come Nam June Paik, Bruce Nauman, Mike Kelley, Cheryl Donegan, Paolo Canevari, Elisabetta Benassi, tutti della collezione della mediateca del museo, mentre i visitatori potranno sorseggiare un aperitivo, gentilmente offerto dal Macro, in collaborazione con Campari e Mr Nut. Il programma del primo appuntamento prevede la proiezione dei video Global Groove di Nam June Paik, Burning skull di Paolo Canevari, Tiger Lives di Nam June Paik, In a station of the metro di Shaun Gladwell.

Gay Icons? si, grazie

Importante mostra fotografica alla National Portrait Gallery di Londra, si tratta di Gay Icons, vero e proprio evento che dal 2 luglio al 18 ottobre celebrerà l’importanza e il significativo apporto della realtà gay alla storia ed alla cultura del contemporaneo.

Dieci selezionatori hanno lavorato a stretto contatto con la National Portrait per scegliere sei artisti ognuno, le loro icone personali. La mostra include quindi famose icone (gay o non gay) che al di là del loro orientamento sessuale sono diventate figure preminenti nella società. Ogni personaggio in mostra è presentato con informazioni relative alla sua importanza storica ed alla sua biografia.

I mondi visionari di Sandy Skoglund

Si inaugura sabato 11 luglio presso il Museo Pino Pascali di Polignano a Mare (Bari) la mostra personale di Sandy Skoglund VISIONARY in contemporanea con la prestigiosa antologica che si tiene a Venezia, Palazzo Giovanelli, in occasione della Biennale.

L’artista realizza personalmente tutti gli oggetti che appaiono nelle fotografie, allestisce infatti gran parte delle sue composizioni visionarie come dei veri set cinematografici, un unico scatto fotografico diviene l’opera finale. Definite sculture-fotografiche la Skoglund mette in scena ambienti urbani esasperati da una condizione di alienazione dalla realtà, la visione della middle-class americana restituisce un ritratto iper-realistico e insieme surreale dell’America oggi.

Passports, a Milano in viaggio con l’arte

Dal 14 luglio il PAC Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano ospita PASSPORTS. IN VIAGGIO CON L’ARTE. 75 anni di pittura, scultura, fotografia e installazioni dalla Collezione del British Council a cura di Michael Craig-Martin.

Si tratta di un’accurata selezione di opere d’arte britannica del XX e XXI secolo acquistate dal British Council nei suoi 75 anni di attività, spesso agli esordi della carriera degli artisti. Il titolo Passports fa riferimento al viaggio compiuto dalle opere a partire dal loro acquisto. Un vero e proprio itinerario nell’arte attraverso i confini internazionali che farà conoscere al pubblico il “passaporto” di ogni opera, costituito dall’insieme dei musei e delle gallerie che l’hanno ospitata nei decenni, nonché il valore stimato per ogni lavoro all’inizio del viaggio.

A Roma gli scatti di guerra

Si è inaugura il 3 luglio alle Scuderie del Qurinale di Roma la mostra Scatti di guerra. Dallo sbarco in Normandia a Berlino a cura di Marco Delogu e Umberto Gentiloni.

Le fasi finali della Seconda Guerra Mondiale, dallo sbarco in Normandia alla Liberazione, raccontate da due punti di vista, con due differenti approcci: da una parte Lee Miller, affermata fotografa cresciuta nella Parigi dei Surrealisti e amica dei maggiori intellettuali dell’epoca, dall’altra Tony Vaccaro, soldato dell’esercito americano e poi fotografo ufficiale del giornale della sua divisione, che in quegli anni inizia la sua carriera professionale. La mostra, di cui Miller e Vaccaro saranno i protagonisti, vedrà le loro fotografie (circa 100 immagini realizzate in un periodo che va dal 1944 al 1945) fronteggiarsi su due pareti del primo piano delle Scuderie del Quirinale.

Ketos 2.0, arte a sostegno delle balene

Continua il progetto Whaleless ideato da Giovanni Cervi con il sostegno della  Strychnin Gallery e Whale and Dolphin Conservation Society che ha l’intento di promuovere la conservazione delle balene e di tutte le creature marine.

Dal 9 luglio al 31 agosto sarà in mostra ai Musei Civici di Reggio Emilia Ketos 2.0, collettiva che raggruppa giovani artisti di livello internazionale, ognuno con il proprio segno e attraverso il proprio immaginario artistico ha interpretato il rischio di estinzione dei Cetacei. Da “ketos” deriva cetaceo, in greco antico era riferito ai grandi mammiferi e ai mostri marini, 2.0 è la numerazione progressiva classica dei software; l’unione di questi due mondi, classico e moderno vuole essere una spinta alla “convivenza” di mondi apparentemente lontani, come lo sono natura e tecnologia.

Le opere in mostra sono eterogenee per medium e per provenienza geografica: dalla Cina arriva Kokomoo con il suo tratto surreale, dall’Argentina Fernanda Veron, fotografa digitale dall’immaginario potente e onirico, così come Squp e Ansgar Noeth (Germania) si occupano di fotografia, la prima ispirandosi allo studio delle posture delle balene fatto dal coreografo Merce Cunningham, il secondo al mito biblico di Giona e la Balena;