Luca Pancrazzi – Stilllife


ART for The World Europa dispone presso Open Care di una sala di circa 120mq dove sono presentati progetti di artisti e proiezioni di film e video. Il giorno dell’inaugurazione e’ caratterizzato da una tavola rotonda, in cui i relatori interagiscono con il pubblico.

Dopo Marta Dell’Angelo in maggio e i Masbedo in settembre, lunedi’ 16 novembre si inaugura Stilllife di Luca Pancrazzi. In questa occasione, l’artista invita Elio Grazioli, critico d’arte contemporanea, Milano; Gigi Giannuzzi, editore Trolley Books, Londra; Orazio Fernandez, critico e curatore d’arte, Madrid; Mario Cristiani, gallerista, Galleria Continua, San Gimignano/Beijing/Le Moulin; Flavio De Marco, artista, Berlino/Bologna.

Essential Experiences

Riso – Museo d’arte contemporanea di Palermo inaugura il 14 novembre  la mostra d’arte contemporanea Essential Experiences, a cura di Lóránd Hegyi, in programma fino al 28 febbraio 2010 al .

La mostra, che apre la stagione delle nuove attività del Museo Riso, sarà presentata in due sedi espositive: la storica dimora di Palazzo Riso, sede del Museo d’Arte Contemporanea della Sicilia, dove saranno esposti alcuni capolavori dell’arte contemporanea internazionale e la prestigiosa Galleria Regionale della Sicilia Palazzo Abatellis, che ospita l’affresco del Trionfo della Morte, al quale verranno affiancate opere d’arte contemporanea, in un esplicito dialogo con l’affresco quattrocentesco attraverso i concetti del Tempo e della Morte quali “esperienze essenziali” della vita.

Con Essential Experiences Riso conferma la sua identità di museo diffuso regionale, collegandosi ad altre istituzioni culturali cittadine e del territorio e si fa promotore di una “continuità storica culturale” che coniuga l’antico al contemporaneo per una differente chiave di lettura dello straordinario patrimonio artistico della Regione Sicilia.

A Roma si respirano Venti di Libertà

Venerdì 20 Novembre 2009 si inaugurerà la mostra Across, progetto espositivo ideato dalla galleria Ingresso Pericoloso di Roma con il patrocinio dell’ Assessorato alle Politiche Culturali e della Comunicazione del Comune di Roma, invitando gli artisti Gavino Ganau, Silvia Giambrone, Ernesto Morales, Roberto Pinetti, Pablo Rubio, Chiara Scarfò, Alessandro Vicario ed Emiliano Zelada a riflettere sull’insieme dei significati storici, culturali e concettuali del Muro di Berlino a distanza di 20 anni dalla sua caduta.

La definizione di una semplice linea, tracciata fisicamente o simbolicamente, retta o curva, nitida o nebulosa, frammentata o infinita, caratterizza gran parte della nostra storia recente. Delimitando un confine non solo si può stabilire una differenza, una separazione o un contrasto di qualunque natura, ma diventa anche facile inserire una polarità che diviene gradualmente insita nell’immaginario collettivo, istigando a cadere in un dualismo che vieta, cela o nasconde una comprensione più articolata della realtà.

La Materia e il Tempo di Antoni Tàpies

Dopo il successo ottenuto dalla personale di Alex Katz, il MARCA, Museo delle Arti Catanzaro, apre la stagione invernale con un nuovo importante appuntamento espositivo che ha l’obiettivo d’indagare l’opera di uno dei maggiori protagonisti dell’arte europea. Sabato12 dicembre s’inaugura la personale di Antoni Tàpies Materia e Tempo che si articola come un vero e proprio omaggio all’ottantaseienne maestro spagnolo.

La mostra presenta un gruppo di lavori monumentali, in gran parte mai visti in Italia, focalizzati sull’indagine degli ultimi tre decenni. Sono opere che dimostrano l’attualità di una ricerca che, rinnovandosi, ha attraversato tutta l’arte del dopoguerra ponendosi come elemento di costante autocoscienza. In tal senso appare emblematica la straordinaria serie di “muri” degli anni ottanta nati dalla riflessione sugli antichi graffiti.

La ricerca di una delle figure centrali del dopoguerra che ha avuto un forte influsso sulle esperienze di artisti quali Joseph Beuys e Jannis Kounellis, viene indagata da una mostra che affronta la permanenza del gesto attraverso una rigorosa selezione di opere sottese da una presenza silenziosa, quanto ineludibile del tempo. “L’idea essenziale che mi viene in mente, è trovare un’arte che stimoli una visione in profondità, che ci avvicini alla realtà autentica, alla vera natura dell’uomo. Con un approccio il più intenso possibile, si può entrare nel centro dell’universo”, ha affermato Tàpies.

Damien Hirst, Saddam Hussein e David Cerny

La CO2 contemporary art di Roma inaugura il 21 novembre la prima personale in Italia dell’artista ceco David Cerny, negli ultimi anni protagonista di kermesse cui hanno fatto seguito grandi scalpori nel pubblico internazionale dovuti alle sue provocatorie, quanto geniali, installazioni ed opere.

La sua ultima apparizione al Parlamento Europeo ha fatto molto parlare di sé: a partire dalla volutamente erronea comunicazione della mostra, che pareva dover ricomprendere le opere di più artisti, rivelandosi, invece, una vera e propria partecipazione del solo artista ceco con l’esposizione della discussa installazione Entropa basata sulla ricostruzione sarcastica di una cartina dell’Europa in cui ogni paese si è trovato investito dei “caratteri folkloristici” più tipizzanti (basti pensare ad un’Italia a forma di campo da calcio). Altrettanto potente l’eco procuratagli dalla stampa internazionale per l’ironia impiegata nella sua opera e per i molti visitatori attratti al Parlamento Europeo in quei giorni.

Riot Queer is dead. Just like a rock star

Disturbante, sensuale, irriverente, orrorifica, erotica: l’arte di Riot Queer (classe 1982, romano di nascita, milanese di adozione e cosmopolita per vocazione) non conosce mezze misure e non offre altre scelte allo spettatore e alla critica che non siano i due estremi opposti dell’odio e dell’amore. Dopo i successi di San Francisco e Parigi, arriva per la prima volta in Italia una mostra personale di Riot Queer, araldo del movimento Punk Surrealism e propugnatore di una bellezza ribelle e irregolare, che sa essere allo stesso tempo conturbante e pericolosa, macabra e seducente.

Sbudellato da una groupie in preda a un attacco di gelosia dopo aver scoperto il suo idolo a letto con il suo migliore amico o fatto secco da un vecchio critico d’arte esasperato dal suo cattivo gusto e dal comportamento indecoroso che sfoggia in ogni pubblica esternazione, Riot Queer mette a frutto l’occasione di questa sua prima personale in Italia per portare in scena la sua dipartita rock che, secondo copione, non è certo la migliore delle morti possibili. Il titolo della mostra è Riot Queer is dead. Just like a rock star e, a fare da contorno al fetido feretro dell’artista, saranno proposte al pubblico due serie di lavori realizzati del 2009.

Federico Lupo, 120’’ before the last snow

La continuità temporale in cui ci illudiamo d’esistere non è meno artificiale di quella che un proiettore produce attraverso il rapido scorrere dei fotogrammi, i quali ciò nonostante permangono simultaneamente e parallelamente agli altri anche quando non sono illuminati.
120’’ before the last snow, mostra personale del giovane artista siciliano Federico Lupo che si terrà a partire dal 5 dicembre presso la galleria 41zero30 di Modena, ci consente di leggere l’azione solo da ciò su cui si ripercuote, analizzando il luogo di formazione dell’immagine come fosse il luogo di formazione della vita, rincorrendo la morte con la passione mai sopita dei desideri infantili.

Pochi secondi che odorano d’eterno. Poi, l’epilogo, le maglie del tempo si sgretolano ad ogni passo, l’atto finale è scandito dalla breve corsa di un cervo dal manto candido e abbagliante, un filmato amatoriale dalla grana grossa in cui l’animale sembra agire da assoluto protagonista, entrando in relazione dialettica con lo sguardo dello spettatore. I cervi bianchi, animali leggendari descritti come messaggeri dall’aldilà, in grado di accelerare il cammino degli spiriti dei morti, sono in molti casi, animali affetti da leucismo, condizione generata da un gene recessivo che traduce la normale pigmentazione bruna di pelliccia e cute in un bianco abbacinante dall’elevata riflessione di radiazione incidente.

Il MAXXI espone il MAXXI

Prosegue il cammino del MAXXI, il museo nazionale delle arti del XXI secolo progettato nella capitale da Zaha Hadid, verso l’apertura definitiva nella primavera 2010. Sabato 14 e domenica 15 novembre l’appuntamento più atteso: l’apertura straordinaria in anteprima del MAXXI, prima ancora che le opere vengano esposte, e la possibilità di visitare, dalle 10 alle 13, gli spazi ideati dall’architetto Zaha Hadid.

Sempre negli stessi giorni (sabato 14 alle ore 21 e domenica 15 alle 16 e alle 21) il MAXXI accoglierà un’installazione coreografica creata ad hoc da Sasha Waltz, star internazionale della danza contemporanea. Si tratta di un omaggio alle linee fluide e dinamiche di Zaha Hadid, che si animeranno nei movimenti e nei corpi di un gruppo di danzatori e musicisti.

Garden Project alla Z2o, quando la galleria si trasforma in giardino delle meraviglie

La Z2O Galleria | Sara Zanin di Roma inaugura il 10 novembre la personale dell’artista Michele Guido dal titolo Z2O Garden Project _2009, con la presentazione di opere che riconfermano il suo interesse botanico per la natura.

Nello spazio della galleria l’artista ricostruisce una griglia, con adesivi che salgono dal pavimento su tutti i muri e le pareti, che rappresenta un giardino, all’interno del quale “sbocciano” (o nascono) le sue foto. Utilizza il mezzo fotografico per studiare da un punto di vista molto ravvicinato le particolarità botaniche del giardino: il suo sguardo ravvicinato e l’immagine stampata ingrandita fanno sì che l’osservatore si immerga completamente in essa. Così le superfici di piante esotiche divengono piani irriconoscibili nella loro ondulazione e le imperfezioni diventano strane evoluzioni della forma.

Abacaba, la nuova formula creativa dei conceptinprogress

Furini Arte contemporanea, galleria neonata a Roma ma che nel giro di una sola mostra sembra già avere le idee ben chiare per entrare nel giro degli spazi espositivi che contano. In occasione della sua seconda mostra presenta dal 25 novembre al 23 gennaio 2010 la mostra ABACABA del duo argentino conceptinprogress, curata da Antonio Arèvalo.

Gli artisti sviluppano un progetto sperimentale di trasposizione visiva di una composizione musicale realizzata in collaborazione con Damián Turovezky e ottenuta attraverso la sovrapposizione e moltiplicazione di baci, secondo la struttura del cosiddetto ABACABA. Tale misteriosa costruzione verbale che richiama alla mente formule magiche, indica quel ritmo geometrico che ripetendo uno schema metrico preciso sviluppa un andamento circolare la cui venatura alchemica, unita alla scientificità della struttura, segna il processo alla base del progetto concepito per Furini Arte Contemporanea.

Paolo Piscitelli – Unpacking

Lo scorso luglio Paolo Piscitelli allestiva nei grandi spazi della ex-cisterna dell’acqua di Prenzlauerberg a Berlino, sede del Singuhr, quattro video inediti appartenenti al ciclo di Unpacking, un’opera ideata e realizzata proprio per essere installata in quel particolare contesto. Poco più di tre mesi dopo l’inaugurazione berlinese, Piscitelli presenta dal 7 novembre al 19 dicembre, per la prima volta in Italia, in un nuovo allestimento pensato per lo spazio torinese di Blank, lo stesso lavoro in una suite con quattro video (tre di quelli già visti al Singuhr, più un altro inedito).

Si tratta di un progetto che l’artista ha voluto dedicare al tema della memoria, da lui considerata nella sua dimensione più fisica, in contro-tendenza rispetto alla fruizione sempre più virtuale, sempre più soltanto mentale, che sta ormai sempre più prevalendo con l’utilizzo dilagante del supporto elettronico, e il trasferimento alla ‘rete’, a questa entità super-individuale astratta e inafferrabile, di una responsabilità che sarebbe bene mantenesse invece il suo carattere individuale, ed esperienziale.

Richard Kern, il voyeurismo e l’esibizionismo

La galleria Guidi&Schoen Arte Contemporanea di Genova inaugura il 7 novembre inaugura la mostra personale del fotografo e filmmaker americano Richard Kern.

In occasione della sua seconda esposizione presso lo spazio genovese l’artista presenterà 18 nuovi scatti, tutti realizzati nel corso dell’ultimo anno. Tra le opere esposte sono particolarmente significativi una serie di lavori che raccontano due piccole storie in cui le giovani protagoniste sono come spiate nella loro intimità dai nostri occhi di voyeur mentre si spogliano, dormono o si scambiano effusioni.
Soggetto principale delle fotografie dell’artista sono giovani donne nude.

L’obiettivo di Kern però, non cerca lo sfruttamento del corpo femminile come oggetto erotizzante per l’osservatore. Quelli realizzati dall’artista sono infatti veri e propri ritratti.

Bruce Nauman – 1 video installation and works on paper

Dopo l’importante personale nel 2007 Una rosa non ha denti – Bruce Nauman negli anni Sessanta presso il Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea e la recente partecipazione alla Biennale di Venezia – Padiglione USA che gli è valsa il Leone d’Oro e la laurea honoris causa conferitagli dall’Università IUAV di Venezia, il Maestro americano è nuovamente di scena in Italia nelle rinnovate sale di un storico spazio espositivo torinese che ha recentemente presentato un’interessante personale dedicata all’opera grafica di Damien Hirst. L’occasione è fornita da una nuova e stimolante notte dell’arte nelle gallerie torinesi durante la fiera Artissima, in specifico dalla galleria Gilberto Zabert.

La rarità delle opere di Nauman in circolazione rende preziosa ed inedita per l’Italia questa raccolta di 5 disegni per grandi installazioni (1968 -1975, progetti riconducibili alla definizione dell’epoca di “sculture mentali, schizzate su un semplice foglio di carta”, secondo l’artista Douglas Huebler) e di 11 grafiche realizzate tra il 1980 ed il 1994 che l’autore ha prodotto su diversi temi e soggetti. Queste opere scandiscono le variazioni nel tempo del pensiero e della poetica minimale ed essenziale del grande artista americano attraverso un segno sovente esile, ma estremamente lucido e di estremo rigore concettuale.

La Fondazione Roma presenta la grande antologica di Niki de Saint-Phalle

Dopo il grande successo della mostra Hiroshige. Il maestro della natura, la Fondazione Roma si distingue ancora una volta per una scelta culturale coraggiosa e innovativa. Dal 4 novembre 2009 al 17 gennaio 2010 il Museo della Fondazione Roma (già Museo del Corso) ospiterà la grande retrospettiva della celebre artista pop Niki de Saint-Phalle, pittrice, scrittrice, performer che ha legato il suo nome a un percorso artistico straordinario che va oltre le classificazioni e le mode, e si mescola con una vita tumultuosa e affascinante.

La mostra, a cura di Stefano Cecchetto, è co-prodotta e organizzata da Arthemisia Group, in collaborazione con The Niki Charitable Art Foundation (California). Il percorso individuato dal curatore segue il percorso interiore dell’artista e permette lo sviluppo parallelo di un’esposizione che allinea numerosi dipinti del primo periodo dell’artista, degli anni cinquanta e sessanta, insieme alle celebri sculture policrome (Nana) per le quali Niki de Saint-Phalle è famosa in tutto il mondo.