Stephanie Seymour chiede il divorzio e ruba la collezione d’arte del marito

 Per molti la vita è come una fiaba a lieto fine per altri invece la favola si trasforma in un vero e proprio inferno. Stephanie Seymour, la supermodel quarantunenne veterana di cataloghi, sfilate e paginoni centrali di Playboy è in rotta con suo marito, il celebre magnate Peter Brant. Come spesso capita in questo tipo di vicende familiari dell’alta società le pratiche per il divorzio non sono certo rose e fiori, anzi nella maggior parte dei casi si verificano scene tratte dal celebre film La Guerra dei Roses del simpatico Danny DeVito.

Il problema è che oltre sulla custodia dei tre figli della coppia i giudici dovranno pronunciarsi su di un’interminabile sequela di beni di grande valore attualmente contesi tra i due e qui entriamo nel settore dell’arte contemporanea. Già perchè la coppia, quando era ancora in comunione di beni, possedeva numerose opere d’arte. Stephanie Seymour in particolare vanta numerosi ritratti commissionati ad artisti del calibro di Julian Schnabel, Jeff Koons, Richard Prince ed anche il nostro beniamino Maurizio Cattelan, il quale per non perdere la sua proverbiale ironia ha creato un busto della famosa top model dal titolo Trophy Wife, in sostanza la scultura somiglia ad un trofeo di caccia con una bella donna al posto del leone o del cervo di turno.

La Fondazione Roma presenta la grande antologica di Niki de Saint-Phalle

Dopo il grande successo della mostra Hiroshige. Il maestro della natura, la Fondazione Roma si distingue ancora una volta per una scelta culturale coraggiosa e innovativa. Dal 4 novembre 2009 al 17 gennaio 2010 il Museo della Fondazione Roma (già Museo del Corso) ospiterà la grande retrospettiva della celebre artista pop Niki de Saint-Phalle, pittrice, scrittrice, performer che ha legato il suo nome a un percorso artistico straordinario che va oltre le classificazioni e le mode, e si mescola con una vita tumultuosa e affascinante.

La mostra, a cura di Stefano Cecchetto, è co-prodotta e organizzata da Arthemisia Group, in collaborazione con The Niki Charitable Art Foundation (California). Il percorso individuato dal curatore segue il percorso interiore dell’artista e permette lo sviluppo parallelo di un’esposizione che allinea numerosi dipinti del primo periodo dell’artista, degli anni cinquanta e sessanta, insieme alle celebri sculture policrome (Nana) per le quali Niki de Saint-Phalle è famosa in tutto il mondo.

…..Tra…..Giuseppe Penone e Alfonso Artiaco

La galleria Alfonso Artiaco inaugura il 28 ottobre la mostra personale di Giuseppe Penone dal titolo alquanto singolare ..…Tra…..

Giuseppe Penone presenta per la sua quarta mostra personale alla galleria napoletana (la prima nel 1988, e a seguire nel 1996 e 2003) un grande lavoro inedito pensato specificatamente per lo spazio. I temi fondanti della sua ricerca artistica riappaiono anche in quest’occasione: dal confronto con gli elementi naturali al contatto del proprio corpo su questi elementi ed il seguente processo organico di metamorfosi. Nella composizione di questa nuova opera l’artista, difatti, impiega due elementi che hanno sempre animato le sue sculture: gli alberi ed il bronzo.

Bill Viola, Richard Serra e Urs Fischer a New York

 Se avete intenzione di visitare New York in questi giorni sappiate che la grande mela, oltre alla sua enorme ed abituale offerta di arte contemporanea, sarà teatro verso la fine di ottobre alcune grandi mostre assolutamente imperdibili. Ma andiamo per gradi e analizziamo attentamente ogni proposta. La James Cohan Gallery ospiterà dal 23 ottobre sino al 19 dicembre Bodies of Light un’interessante retrospettiva dell’acclamato video artista americano Bill Viola. Da più di 35 anni Viola è celebre per aver trasformato la video arte in una delle forme vitali dell’arte contemporanea.

In tutto questo tempo l’artista ha creato video, installazioni video e sonore, performances di musica elettronica ed opere per luoghi sacri. La sua creatività indaga sull’universalità di esperienze umane quali la nascita, la morte e la spiritualità. La mostra alla James Cohan Gallery presenta opere che si allargano su due decadi di lavoro ed includono l’installazione video-sonora Pneuma ed alcuni pezzi in flat screen dalla serie Transfigurations, nuovo progetto di Viola che ha avuto origine da Ocean Without a Shore, installata nella chiesa di San Gallo durante la Biennale di Venezia del 2007.

Ritorna Ottmar Horl con un esercito di nani nazisti

Ottmar Horl ne ha fatta un’altra delle sue. Vi avevamo già parlato della sua recente mostra a Norimberga e dei suoi oramai celebri nani nazisti. Oggi Horl è andato largamente oltre le nostre aspettative riempiendo una piazza della città di Straubing con un esercito di 1250 nani da giardino recanti il consueto saluto romano, consueta cifra stilistica dell’artista.

Ovviamente anche questa volta l’installazione che prende il nome di Dance With The Devil è al centro di scottanti polemiche che hanno varcato i confini della piccola cittadina vicino Monaco raggiungendo ogni parte del globo. Ad aizzare la folla inviperita c’è anche un piccolo Hitler dorato che appare in tutto il suo splendore in mezzo all’esercito di nani grigi. Ovviamente anche questa volta Ottmar Horl avrà noie con la legge visto che il saluto nazista, il disegno di una svastica o l’esposizione di una copia del Mein Kampf di Adolf Hitler possono costare fino a tre anni di carcere.

I Gao Brothers e la testa di Mao

Non è certo il tipo di statua dedicata a Mao Tse-tung che di solito potete vedere in Cina e non è neanche l’ennesimo e rassicurante monumento commemorativo che osanna il potere del grande capo di stato. Anzi a pensarci bene di capo non c’è traccia S tiamo parlando ovviamente della scultura Mao’s Guilt ( la colpa di Mao ) degli artisti Gao Zhen e Gao Qiang meglio conosciuti come Gao Brothers, in cui il dittatore appare senza testa ed in ginocchio come a voler chiedere perdono per tutte le malefatte commesse in vita.

I due artisti cinesi sono da sempre in lotta contro il potere e la politica, per questo il loro studio è stato perquisito diverse volte, ovviamente i due fratelli tengono ben nascosta la testa di Mao mancante dalla statua rendendo quest’ultima un corpo irriconoscibile. Questo poiché le autorità non perdonerebbero affatto tale affronto al grande Mao. I Gao Brothers fanno parte di una generazione di artisti underground che hanno spinto la loro creatività oltre le barriere della conformità, i due fratelli infatti organizzano sporadiche mostre blitz ad invito e ne danno la comunicazione solamente pochi giorni prima del vernissage.

Aste in crisi? Maurizio Cattelan gode e se la ride

Il mercato dell’arte contemporanea è strano, la sua natura frammentata e controversa fugge ogni possibile previsione e questo è ancor più evidente in tempi di crisi finanziaria come questi. C’è però un artista le cui quotazioni sembrano andar a gonfie vele, crisi o non crisi. Si tratta del nostro Maurizio Cattelan ( 49 anni ), uno dei pochi artisti italiani viventi ad aver superato i confini nazionali esportando la sua creatività in tutto il mondo. La sua ironia ed il suo senso dell’assurdo ben si sposano con questo clima di incertezza ed anche il mercato sembra reagire a suo favore.

Alla fine di giugno Sotheby’s ha tenuto un’importante asta di arte contemporanea. Quasi tutte le opere in listino sono state vendute al prezzo di stima, eccetto Mini-Me, piccola opera di Cattelan che è stata al centro di una vera e propria battaglia di offerte, dal prezzo di stima di 180.000 sterline, le quotazioni sono salite a 250.000 sterline fino a che due collezionisti per telefono hanno rialzato la cifra fino a raggiungere la bellezza di 493.000 sterline.

Le idee di pietra di Giuseppe Penone


La Piazza del Duomo di Pietrasanta dal 26 settembre accoglierà l’opera Idee di Pietra di Giuseppe Penone, artista di caratura internazionale. L’evento, a cura di  Massimo Del Chiaro, offre la rara occasione di ammirare una scultura monumentale di Giuseppe Penone in un contesto urbano.

Idee di Pietra – 2004-2007, è un gigantesco albero di bronzo, alto ben tredici metri e pesante circa dieci tonnellate, realizzato quest’anno presso la Fonderia d’Arte Massimo Del Chiaro. Svetterà nel centro storico di Pietrasanta, in un affascinante gioco di rimandi con i candidi marmi del Duomo trecentesco, con il rosso laterizio del campanile di San Martino (recentemente attribuito al genio di Michelangelo Buonarroti), con gli stretti vicoli del borgo, con il colle verdeggiante, la rocca e le mura medievali che dominano la città.

Il Vaticano alla ricerca dell’arte contemporanea

Astuta mossa del Vaticano che si è reso conto di essere lontano anni luce dal mondo dell’arte contemporanea e tenta ora un provvidenziale recupero in zona Cesarini. Papa Ratzinger ha infatti intenzione di incontrare 500 artisti provenienti da ogni parte del globo, il meeting inizierà a novembre e farà parte di un nuovo programma del Vaticano mirato a ricucire lo strappo con il mondo dell’arte contemporanea.

Secondo alcuni portavoce della santa sede il raduno si terrà il 21 novembre prossimo alla cappella Sistina, l’evento è in realtà “il primo passo verso una nuova e fertile alleanza tra l’arte e la fede sperando che il gesto si tramuti in una sorta di pace dopo il grande divorzio” queste le parole del direttore dei musei vaticani, Antonio Paolucci. La lista degli invitati include artisti provenienti dai 5 continenti che spaziano dalla pittura, alla scultura e  dall’architettura al video. Gli ospiti sono stati selezionati senza tener conto del loro orientamento creativo, politico o religioso secondo quanto affermato dall’arcivescovo Gianfranco Ravasi presidente del Pontificio Consiglio della Cultura.

Alla Fondazione Arnaldo Pomodoro l’antologica di Cristina Iglesias

Dal 23 settembre 2009 al 7 febbraio 2010, gli spazi della Fondazione Arnaldo Pomodoro di Milano si apriranno alle opere di Cristina Iglesias, una delle voci più originali della scultura contemporanea internazionale, nella sua prima personale italiana.

La mostra, curata da Gloria Moure Cao, presenterà 19 opere provenienti dalla sua collezione personale e da collezioni pubbliche e private quali il Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía e il MNCARS di Madrid, la Fundacion la Caixa di Barcellona, il MoMA di New York, in grado di ripercorrere la produzione recente di Cristina Iglesias, dagli inizi degli anni ’90, cui appartengono lavori come soffitti pendenti, abitazioni e padiglioni sospesi, ai giorni nostri, con opere che saranno prodotte appositamente per questa occasione.

Il Sangue di Marc Quinn alla National Portrait di Londra

La National Portrait di Londra si è aggiudicata un’importante opera del celebre artista Marc Quinn per la sua collezione permanente. Si tratta di Self scultura che è’ costata la vertiginosa cifra di 300.000 sterline ma a dispetto dell’incredibile cifra, sintetizza l’intera sperimentazione del grande artista inglese.

L’opera raffigura infatti la testa dell’artista ed è costituita da 4,5 litri di sangue successivamente congelato che Quinn ha avuto il coraggio di farsi togliere nel corso di 5 mesi. La prima scultura della serie Self è stata prodotta nel 1991 ed esposta alla famosa mostra con il nutrito drappello degli Young British Artists dal titolo Sensation, organizzata da Charles Saatchi alla Royal Academy di Londra nel 1997. Quinn ha poi deciso di creare una statua ogni cinque anni, monitorando così i suoi cambiamenti ed il suo invecchiamento.

Marco Tirelli scopre la scultura

Con ExCelle, sabato 12 settembre, nel parco della Fattoria di Celle, Marco Tirelli realizza la sua prima scultura. Il sito scelto dall’artista è una radura in leggero declivio nel verde, in una posizione sopraelevata rispetto ad un’altra installazione di Sol Lewitt Cubo senza Cubo, dove ha disposto quattro elementi in acciaio corten, in dialogo tra di loro: due dalle forme curve e morbide, gli altri scanalati.

Non è la prima volta che un artista a Celle si confronta con nuove forme espressive, aprendo una strada nuova a successivi sviluppi: Magdalena Abakanowicz, Richard Serra, Anne e Patrick Poirier, Enrico Castellani, solo per citarne alcuni, ed oggi Marco Tirelli. L’approdo alla scultura non è casuale: “Negli ultimi anni Tirelli ha accentuato la vocazione spaziale ed installativa della sua pittura” scrive il critico Ludovico Pratesi nel saggio in catalogo “scandita da una serie di tele che vengono allineate dall’artista secondo un ordine preciso inserite all’interno di uno spazio definito”.

La guerrilla art assalta Seattle

La città di Seattle ha ricevuto un dono da un illustre sconosciuto. In realtà il fantomatico regalo è un’installazione formata da più elementi, frutto di una vera e propria azione di guerrilla art. Durante la nottata dello scorso lunedì qualcuno ha piazzato un vero e proprio gruppo scultoreo all’interno del Gas Works Park.

Gli elementi di tale opera sono stati realizzati in cartapesta e consistono in una gigantesca statua raffigurante un uomo in piedi totalmente ricoperto d’oro cui fa da cornice un piccolo gruppo di gusci da cui emergono delle teste umane. Ovviamente l’autore non si è ancora fatto vivo, l’unica traccia lasciata sul posto consiste in una placca attaccata alla scultura principale recante alcune frasi alquanto sibilline che spiegano il significato dell’installazione: “Un regalo per la cittadinanza di Seattle, nello spirito del risveglio. Ognuno di noi ha un guscio da cui uscire, barriere da abbattere e margini di miglioramento. E’ il momento di alzarsi e darsi una mossa”.

Angelina Jolie, musa dell’arte contemporanea

Il controverso scultore delle celebrità Daniel Edwards ha svelato pochi giorni fa la sua ultima opera destinata a fare scalpore come da copione. Si tratta di una grande statua della celebre attrice Angelina Jolie che appare totalmente nuda ed intenta ad allattare da entrambi i seni i sue due bambini gemelli.

L’opera dal titolo Landmark for Breastfeeding è stata ispirata da una foto apparsa sulla copertina di W magazine dell’anno scorso. Edwards avrebbe deciso di ritrarre Angelina Jolie in tal modo per (udite, udite) incoraggiare le donne ad allattare i propri pargoli e per far conoscere al mondo la pratica del public nursing, a tale scopo Edwards ha infatti creato due gemelli dissimili, ritraendone uno con tratti somatici afro-americani. L’opera sarà esposta il prossimo 11 settembre al Mainsite Contemporary Art Museum di Norman in Oklahoma e successivamente partirà per un lungo viaggio che la porterà in Regno Unito, precisamente a Londra.