Ai Weiwei chiude Twitter ma rispunta su Google Plus

Anche se siamo alla vigilia delle ferie estive, noi di Globartmag non vogliamo mollare la presa sulle vicende legate al coraggioso artista Ai Weiwei. L’artista (assieme ad alcuni suoi collaboratori) è stato recentemente liberato, ma come tutti sanno non è rientrato nel pieno possesso dei suoi diritti. Unica nota positiva è il permesso di poter tornare al lavoro nel suo FAKE studio, ma per quanto riguarda spostamenti fuori dal territorio cinese e attività su internet le cose sono ancora assai complicate.

Fra l’altro, il governo cinese ha praticamente bloccato il suo account di Twitter, una pagina visitata da oltre 92.000 utenti che puntualmente potevano tenersi informati sull’attivismo politico-sociale dell’artista, sulla sua produzione artistica e sui suoi proverbiali scherzi. Di fatto le autorità non hanno oscurato l’account Twitter di Weiwei, la cosa sarebbe stata troppo “sporca” agli occhi dell’opinione pubblica internazionale. L’account è stato semplicemente lasciato in stato di totale abbandono ma dato che molte delle battaglie di Weiwei sono partite proprio da Twitter è logico pensare ad un accordo per il rilascio a patto di “chiudere” ogni comunicazione sul social network.

Doug Aitken e lo specchio nero dell’alienazione

Qui in Italia abbiamo avuto modo di osservare da vicino una delle sue avvolgenti e colossali video installazioni nel corso del progetto Enel Contemporanea 2009, dove l’artista presentò Frontier, un’affascinante opera posizionata sull’isola Tiberina a Roma. Stiamo ovviamente parlando di Doug Aitken, protagonista indiscusso della videoarte internazionale che ha da poco prodotto l’ennesima, entusiasmante installazione video.

La nuova opera prende il titolo di Black Mirror ed “esplora il concetto di alienazione dell’essere umano in un contesto simile ad un vortice o ad un caleidoscopio a grandezza umana”, parafrasando le parole dell’artista. Black Mirror è stata realizzata per  la Deste Foundation For Contemporary Art, il centro per l’arte contemporanea fondato dal celebre collezionista Dakis Joannou sull’isola di Idra. L’immensa installazione che è gia visibile dal mese scorso, immerge i visitatori in un ambiente delimitato da specchi neri che riflettono all’infinito le immagini del nuovo video di Aitken.

Nuova edizione per il concorso 6ARTISTA

Forti del successo delle edizioni precedenti, Associazione Civita e Fondazione Pastificio Cerere danno il via alla terza edizione del bando di concorso per 6ARTISTA, un progetto iniziato nel 2009, realizzato con il contributo di Allianz e la collaborazione del MACRO – Museo d’Arte Contemporanea Roma. Il concorso è stato concepito per aiutare i giovani artisti nella loro fase formativa, alla quale i promotori del progetto riconoscono un elevato valore, sostenendo infatti che solo una formazione di qualità è in grado di garantire il futuro degli artisti e dell’arte. Per questo motivo, il premio per i due vincitori sarà una residenza d’artista che comprende un periodo in Italia e uno in Francia.

6ARTISTA è rivolto ad artisti italiani e stranieri residenti in Italia, di età compresa tra i 21 e i 30 anni, che abbiano svolto la loro formazione, afferente alle arti visive, presso istituti italiani. Il bando è pubblicato sul sito www.6artista.it, dove si trovano le indicazioni per la candidatura, da inviare entro il 26 settembre 2011. L’obiettivo è quello di offrire un periodo di formazione di sei mesi, caratterizzato da un’intensa attività e produzione artistica, all’interno del Pastificio Cerere di Roma, una ex fabbrica che attualmente ospita studi d’artista, scuole di fotografia, spazi espositivi, programmi di residenza per curatori e che dagli anni Ottanta è diventata la sede del celebre “Gruppo di San Lorenzo”.

Al via negli States un programma di residenza per artisti LGBT

Buone notizie provenienti dalla scena dell’arte a stelle e strisce. Sembrerebbe infatti che tutto sia pronto per un esaltante programma di residenza per artisti emergenti appartenenti alla comunità LGBT (lesbo, gay, bisex e transgender).

Il FIAR, Fire Island Artist Residency, questo il nome del programma, partirà infatti il prossimo 12 agosto e si protrarrà fino al 26 dello stesso mese nella CHerry Grove area di Fire Island, New York. L’isola è da sempre considerata una vera e propria mecca dalla comunità gay internazionale ed Evan Garza, co-fondatore e co-direttore di FIAR ha intenzione di trasformare il programma di residenze in un punto nodale di interscambio per la produzione artistica dell’intero universo LGBT: “Siamo molto, molto emozionati. Abbiamo ricevuto un grande supporto e numerosi consensi sia dalle comunità queer che dalla scena dell’arte contemporanea, non vediamo l’ora di iniziare questa nuova avventura. Fire Island non è comunemente associata alle pratiche artistiche ma le cose cambieranno” ha dichiarato Garza.

Los Angeles rilancia, maxi retata contro l’ASC crew

Dopo New York, anche Los Angeles ha deciso di attuare una vera e propria rappresaglia contro la street art. La mostra Art in the Streets, fortemente voluta da Jeffrey Deitch nel suo MOCA, è divenuta quindi la causa scatenante di una guerra che le autorità pubbliche hanno scatenato contro gli street artists locali, invogliati dalla grande mostra a compiere numerose azioni.

Dopo una serie di fermi siamo quindi arrivati agli arresti celebri. La scorsa settimana infatti la polizia di Los Angeles ha fatto scattare le manette ai polsi della ASC (Art Sex Crime), una crew ritenuta responsabile dell’esecuzione di oltre 1.600 graffiti nella contea di Los Angeles. Otto persone più un minorenne sono ora accusati di atti di vandalismo ai danni di proprietà pubbliche e private come scuole, autobus ed abitazioni, per un totale di oltre 100.000 dollari di danni. L’ASC è una delle crew più importanti della zona e vanta ben otto anni di attività assidua, si pensa che i membri di questa grande famiglia siano almeno 15, data la loro operosità in moltissime aree della città.

Zaelia Bishop – Alla Gloria del Nulla

Un cerchio magico, un omaggio alla dissoluzione del tempo, una concrezione di ossessioni: nell’ambito della seconda edizione del progetto “PERFECT NUMBER – 9 artisti, 9 curatori, 9 stanze, 9 project room, 9 personali”, ospitato dal 29 luglio al 4 settembre 2011 negli spazi di Sponge Living Space a Pergola (PU), Zaelia Bishop propone l’installazione intitolata“Alla Gloria del Nulla”, a cura di Francesco Paolo Del Re.

“Immaginiamo un giardino – scrive il curatore Francesco Paolo Del Re -, il recinto di un gioco di bambini. Lasciati liberi di muoversi, i bambini giocano al centro dello spazio e non si spingono mai fino ai bordi del giardino. La Gloria del Nulla che Zaelia Bishop vagheggia è misurata nel flusso di energia mentale e simbolica che si mette in movimento nel momento in cui si visualizza il differenziale tra lo spazio del gioco e lo spazio del giardino in cui non si osa giocare. Ha a che fare con il Tempo Perduto: è scrigno di sangue, lacrime, sudore, sospiri, urla, biglie colorate, lettere strappate… Comporta lo sperpero di un vasto apparato di parafernalia al fine di raggiungere un traguardo agognato (un luogo o una persona), ma impone sin dall’inizio al protagonista del gioco (come una Sposa che si impegna a portare con sé nell’impresa tutto, anche i beni che non fanno parte della sua dote) la precisa consapevolezza che ogni sforzo compiuto sarà insufficiente per arrivare alla fine del viaggio intrapreso”.

Nathalie Djurberg fra sacro e profano

Fede, spiritualità e superstizione. Tutto questo fa parte del dirompente universo della giovane artista svedese Nathalie Djurberg. L’artista è stata fra i protagonisti assoluti della Biennale di Venezia del 2009 dove non ha mancato di stupire il pubblico con il suo mondo pieno di strani personaggi che di fatto superano le canoniche definizioni ed i tranquilli meccanismi dell’arte contemporanea. Il leone d’argento come giovane promessa è stato dunque più che meritato.

Tra video ed installazioni, le figure create da Nathalie Djurberg sembrano buffe e naif ma nascondono una potente carica erotica ed una valenza estetica decisamente violenta. I suoi personaggi preferiti sono infatti donne o giovani ragazze, impegnate in varie pratiche assai fuori dalle righe. Anche la natura è spesso uno dei soggetti ricorrenti nelle sue installazioni, come le gigantesche e variopinte formazioni floreali presentate a Venezia.

Addio a Lucian Freud

Lucian Freud with Perienne Christian image by David Dawson

La Gran Bretagna piange uno dei suoi artisti più grandi, se non il più grande pittore ancora in vita. Si è spento lo scorso 20 luglio Lucian Freud, maestro indiscusso di un realismo pittorico caratterizzato una profonda analisi psicologica dei soggetti rappresentati. Nel corso della sua lunghissima carriera, Freud (nato l’8 dicembre del 1922) ha contribuito ad abbattere il confine tra artista e modello, rappresentando con crudezza e poeticità gli infiniti aspetti dell’animo umano. Nato a Berlino da un’agiata famiglia di origine ebraica  (nipote del celebre Sigmund Freud) si trasferì a Londra nel 1933 e divenne cittadino britannico nel 1939.

A Londra studiò nella Central School of Art e successivamente al Cedric Morris School of Painting, oltre che alla Goldsmiths University, nota fucina di grandi artisti. Dopo un primo approccio pittorico con il surrealismo, nel 1950 iniziò a comporre ritratti. I suoi dipinti (solitamente nudi) sono caratterizzati da violenti impasti di colore, il pennello viene pulito ad ogni pennellata dando vita a colori continuamente cangianti.

Al via la sesta edizione del Premio Arte Laguna

L’Associazione Culturale MoCA (Modern Contemporary Art), in collaborazione con lo Studio Arte Laguna, indice la Sesta Edizione del Premio Internazionale “Arte Laguna” finalizzato alla promozione e valorizzazione dell’Arte Contemporanea. Il Premio ha ricevuto la medaglia del Presidente della Repubblica Italiana ed e’ patrocinato tra gli altri dal Ministero degli Esteri, Regione del Veneto, Istituto Europeo di Design. Il concorso prevede l’assegnazione di premi in denaro, l’allestimento di un’importante esposizione collettiva a Venezia, mostre in Gallerie d’Arte, Residenze d’Arte e pubblicazione del catalogo.

Con la grinta e la qualità internazionale che lo contraddistingue nel panorama contemporaneo dell’arte, il Premio Arte Laguna da il via alla sua sesta edizione e lo fa nella cornice glamour della Terrazza Paradiso ai Giardini della Biennale. A poco più di due mesi dalla chiusura dell’importante collettiva all’Arsenale di Venezia si apre oggi, nel fermento dei primi giorni della 54ª Biennale d’Arte, una nuova stagione di iscrizioni per gli artisti provenienti da tutto il mondo.

Mariagrazia Pontorno e ADM vincono il III Festival del Cinema Giovanile e Indipendente

Nella serata di giovedì 21 luglio, all’interno del cortile del CIAC – Castello Colonna di Genazzano, si è svolta la premiazione dei vincitori della III edizione del Festival del Cinema Giovanile e Indipendente, sezione Video Arte. La serata è stata aperta dal regista Aureliano Amadei che ha salutato il pubblico sottolineando “ciò che vedrete è come io ho vissuto quella esperienza”: nessun intento documentaristico infatti nel suo resoconto della strage di Nassiriya, raccontata nel libro e successivamente nell’omonimo film 20 sigarette, proiettato nel corso della serata.

A seguire incontro – dibattito con l’autore, durante il quale sono emerse le dinamiche che si celano dietro un prodotto di tal natura: la difficoltà nel reperimento dei fondi dovuto alla ferma volontà di narrare una storia “come la si è vissuta”. “Molto probabilmente se non mi fossi trovato al centro di un tale evento non sarei mai diventato regista, cosa impossibile in Italia per un giovane che si affacci al mondo del cinema”.

Tuscan Sun Festival

Il Tuscan Sun Festival è un festival annuale di musica ed arte che si svolge all’interno dell’intimo scenario della città medievale di Cortona, in provincia di Arezzo, Toscana. Questo festival a tutto tondo offre un programma entusiasmante che include non solo concerti che vedono come protagonisti artisti di fama mondiale, ma che propone inoltre, una serie di eventi di stampo artistico, cinematografico, culinario, sportivo, culturale locale e storico.  Ogni sera, nella suggestiva cornice del Teatro Signorelli, appartenente all’epoca Romantica, si susseguono una serie di concerti che vedono la partecipazione di alcuni tra gli artisti più rinomati del nostro tempo.

La storia dei Sun Festivals
Negli anni ‘90, Barrett Wissman e la cellista Nina Kotova iniziarono a prendere in considerazione la possibilità di fondare un festival in cui i loro amici musicisti avrebbero potuto esibirsi circondati da un’atmosfera familiare e confortevole. Appassionati visitatori della Toscana e residenti part-time a Cortona, Barrett Wissman e Nina Kotova discussero insieme alla loro vicina Frances Mayer, autrice del rinomato romanzo “Sotto il sole della Toscana”, il desiderio di riunire musicisti e artisti di varie discipline in un unico evento culturale. La Mayes suggerì Cortona come location ideale per tale incontro di arti.

KEITH HARING: IL MURALE DI MILWAUKEE

I suggestivi spazi del Museo Archeologico Nazionale d’Abruzzo – La Civitella di Chieti ospitano dal 30 luglio 2011 al 19 febbraio 2012 una delle più significative tra le opere pubbliche di Keith Haring: il murale di Milwaukee. L’opera, che misura trenta metri di lunghezza per due metri e mezzo di altezza, fu realizzata dall’artista americano nel 1983, in occasione dell’apertura del Museo Haggerty di Milwaukee.

L’iconografia rappresentata nell’opera di Keith Haring è esemplificativa infatti del suo vocabolario d’immagini che celebrano la vita, divenendo un segno distintivo del suo approccio alla pittura. Haring riteneva che bambini e cani fossero tra le immagini più amate e riconoscibili; per questo, all’inizio della sua carriera, scelse queste figure proprio come firma (tag), per rendere la sua arte facilmente identificabile in mezzo a quella di altri che, come lui, avevano scelto la strada come luogo in cui liberare la creatività.

LUIGI ONTANI – RossinAria

Il Centro Arti Visive Pescheria di Pesaro è lieto di ospitare la mostra personale di Luigi Ontani, che si configura come un doppio omaggio alla città, sia come luogo di nascita di Gioachino Rossini che come centro di produzione dell’arte della ceramica, che ha espresso maestri del calibro di Ferruccio Mengaroni e Nanni Valentini.

Il percorso espositivo, concepito dall’artista appositamente per il Centro Arti Visive Pescheria, si sviluppa tra l’ex Chiesa del Suffragio ed il Loggiato dove sono posizionate otto ErmEstEtiche, sculture in ceramica di grandi dimensioni ispirate a personalità significative della storia, che riprendono lo stile dell’arte classica romana. Tra le erme spicca RossinAria, dedicata da Ontani a Gioachino Rossini e realizzata appositamente per Pesaro, città natale del compositore, che organizza ogni anno il Rossini Opera Festival, uno degli appuntamenti internazionali di maggior prestigio per l’opera italiana.

COSA SI PROVA AD AVERE UN SUONO IN TESTA? – 1’ traccia Spostamenti e ridefinizioni

C’era uno spazio in disuso e c’era l’interesse per il suono, i segni e l’impero del linguaggio. Li abbiamo messi insieme pensando alla transitorietà di questo luogo, ex sede della Galleria Romberg ora in destinazione d’uso, e alla sua attuale natura di passaggio. Abbiamo riflettuto sui diversi tipi di linguaggi e sulla possibilità, non solo di contaminarsi a vicenda, ma di cedersi il passo. Accade così che da vibrazioni sonore si generino incisioni (Alessandro Fornaci), che un corpo di donna sia elevato a strumento musicale (Silvia Giambrone), che la parola ridefinisca il reale (Alessandro De Francesco), che flussi esterni, anche suoni piccoli ed insignificanti, de- soggettivati e rielaborati ci calino in nuove prospettive sensoriali dell’esistente (Roberto Pugliese).

Ci introducono nel percorso le tavole incisorie di Alessandro Fornaci (Roma, 1974; dove vive e lavora), dense di simboli e di segni ancestrali, più o meno ri-visitati, ri-considerati, ri- significati nella concezione universalistica di un presente infinito, dove passato remoto e futuro si muovono lungo la linea ciclica di un’eterna replica, nel teatro della realtà. Poco oltre le rappresentazioni grafiche dei cinque sensi nobilitati nei cinque solidi platonici – perfezione e bellezza – chiusi in una simbologia prorompente che affonda nell’astrologia, nell’alchimia, nella quintessenza. Ad impreziosire la ricerca di Fornaci è una performance dimostrativa delle sperimentazioni tecniche effettuate per ottenere, tramite vibrazioni sonore da fonti differenti, nuovi processi di stampa.