Arriva alla Triennale di Milano “Copper in a Box”

L’Istituto Italiano del Rame continua la sua attività di promozione per l’utilizzo del rame all’interno del design rivolto alla casa e all’edilizia con una nuova mostra itinerante, allestita dall’architetto Riccardo Giovanetti. Copper in a Box prende la forma di grandi scatole contenenti oggetti in rame. Le scatole sono sistemate semi-aperte per dare la possibilità al visitatore di scoprire all’interno tutte le opere in rame realizzate da designer di fama internazionale.

Aperte le iscrizioni al Corso in pratiche curatoriali e arti contemporanee a Venezia

Dalla prima edizione nel 2004 il Corso in Pratiche Curatoriali e Arti Contemporane organizzato da A plus A Centro Espositivo Sloveno di Venezia ha formato centinaia di operatori nel settore dell’arte contemporanea, fornendo loro una specifica preparazione nel campo della curatela di mostre, eventi artistici e culturali. L’offerta formativa di questa 19° edizione si arricchisce di 50 ore aggiuntive allo stesso prezzo dell’ultima, tenutasi a Venezia dall’8 novembre 2011 al 25 gennaio 2012.

Il Corso in Pratiche Curatoriali e Arti Contemporanee associa ad una solida formazione nel campo della produzione delle arti visive l’esperienza e la professionalità di figure di rilievo nazionale ed internazionale, per un programma curatoriale altamente qualificato in cui si sono susseguiti nomi importanti all’interno del panorama artistico e culturale italiano tra cui Luca Massimo Barbero, Chiara Bertola, Gabi Scardi, Clarenza Catullo, Mario Gorni e Andrea Bruciati. La conclusione del Corso vedrà i giovani curatori impegnati nella realizzazione di un evento espositivo organizzato da loro in tutte le sue fasi: dall’ideazione iniziale all’allestimento concreto, occupandosi trasversalmente degli aspetti di marketing e comunicazione.

Al via la 57 edizione del Premio Termoli d’arte contemporanea

La LVII edizione del Premio Termoli d’arte contemporanea è dedicata ai confini sempre più aperti che separano le ricerche visive della pittura eseguita con mezzi tradizionali da quelle che si servono di programmi e strumenti informatici, che oggi si configurano come una vera e propria pittura digitale. Rapidamente le separazioni tra tecniche antiche e nuove tecnologie si fanno sempre più labili e nella mostra, infatti, saranno presenti artisti che perpetuano e rinnovano il gesto secolare della pittura in vari modi, dalle tecniche più antiche, agli strumenti fotografici, fino ai programmi digitali che imitano con grandissima verosimiglianza le diverse tecniche pittoriche, dall’olio al pastello, fino all’acquarello e all’aerografo con una notevole velocità esecutiva e una sempre più straordinaria interazione tra la mano e i programmi, resa possibile anche dalle tavolette grafiche e dai nuovi schermi touch-screen.

13. Mostra Internazionale di Architettura, il tema scelto da David Chipperfield è Common Ground

Manca poco più di un mese alla 13. Mostra Internazionale di Architettura, che si svolgerà dal 29 agosto al 25 novembre 2012 ai Giardini e all’Arsenale (vernice 27 e 28 agosto 2012), nonché in vari luoghi di Venezia. Il tema scelto da David Chipperfield per la 13. Mostra Internazionale di Architettura è Common Ground. David Chipperfield ha dichiarato: “Voglio che questa Biennale renda omaggio a una cultura architettonica vitale e interconnessa che si interroghi sui territori condivisi, intellettuali e fisici. Nella selezione dei partecipanti la mia Biennale favorirà la collaborazione e il dialogo, che considero il cuore dell’architettura, e il titolo fungerà anche da metafora del terreno di attività dell’architettura.

Mi interessano gli elementi che accomunano gli architetti, dalle condizioni della pratica architettonica alle influenze, collaborazioni, storie e affinità che inquadrano e contestualizzano il nostro lavoro. Vorrei cogliere l’occasione di questa Biennale per potenziare la comprensione della cultura architettonica e per valorizzare le continuità filosofiche e pratiche che la definiscono. Il titolo ‘Common Ground’ allude esplicitamente anche al terreno fra edifici, agli spazi della città. Vorrei che i progetti esposti alla Biennale indagassero in profondità il significato degli spazi creati dagli edifici: gli ambiti politici, sociali e pubblici di cui l’architettura fa parte. Non voglio smarrire il tema dell’architettura in un pantano di speculazioni sociologiche, psicologiche o artistiche, ma piuttosto cercare di ampliare la comprensione del contributo specifico che l’architettura può dare nella definizione del terreno comune della città.

Seconda edizione per SEMInARIA sogninterra

Torna i prossimi 24-25-26 agosto 2012 SEMInARIA sogninterra, il Festival d’Arte Contemporanea di Maranola (Formia, LT) a cura di Marianna Fazzi, Isabella Indolfi e Giulia Magliozzi. La seconda edizione del Festival si pone l’obiettivo di restituire ai visitatori un attraversamento magico in cui perdersi e riconoscersi, fra vicoli pubblici e giardini privati, assistendo al dischiudersi incessante di nuovi inciampi e capitomboli di senso.

Artisti e curatori costruiranno un labirinto di sogno con interventi site specific pensati durante la breve residenza offerta da Seminaria Sogninterra ad ogni artista. Circa un chilometro fra salite e discese che si snodano nel borgo, porteranno il visitatore ad entrare in luoghi privati di Maranola, che messi a disposizione dai suoi abitanti, si riempiranno di infinite nuove storie da raccontare e immaginare. Il percorso si arricchirà quest’anno di nuove deviazioni, scorci e angoli in cui troveranno maggior spazio anche le performance teatrali, sotto la regia di Ferruccio Padula, e i concerti ai piedi della Torre Caetani.

Daniel Buren – Intersezioni 7

Dopo il successo ottenuto al Grand Palais di Parigi in occasione di Monumenta 2012 (oltre 300 mila spettatori), Daniel Buren approda al Parco Archeologico di Scolacium come protagonista di Intersezioni 2012. L’attesa rassegna, giunta alla settima edizione, tra gli appuntamenti culturali più importanti della stagione estiva, si caratterizza quest’anno per l’inedito progetto del maestro francese che ha voluto intervenire all’interno del Parco di Scolacium con cinque grandiose installazioni concepite specificatamente per il luogo consentendone una rinnovata lettura. Com’è già avvenuto nelle precedenti edizioni, il progetto coinvolge anche il museo MARCA di Catanzaro. Entrambi gli appuntamenti sono curati da Alberto Fiz, Direttore Artistico del MARCA.

Costruire sulle vestigia: impermanenze. Opere in situ (Construire sur des vestiges, d’un éphémère à l’autre. Travaux in situ) è il titolo dell’evento espositivo che s’inaugura venerdì 27 luglio alle ore 19,30 per rimanere aperto sino al 14 ottobre 2012. Intersezioni 2012 è organizzato dalla Provincia di Catanzaro con la collaborazione della Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Calabria, il patrocinio della Regione Calabria – Assessorato alla Cultura e di Sensi Contemporanei – Ministero dello Sviluppo Economico.

Premio Fondazione Henraux, i vincitori sono Fabio Viale, Alex Bombardieri e mattia Bosco

Arriva in mostra il Premio Fondazione Henraux con le tre opere vincitrici: Arrivederci e grazie di Fabio Viale, Samara di Alex Bombardieri e Bue Tractor di Mattia Bosco. I vincitori, scelti dalla Giuria presieduta da Philippe Daverio, hanno realizzato le sculture utilizzando il marmo statuario Altissimo della Henraux spa.

I tre lavori sono opere di artisti che, grazie alla particolare attitudine alla lavorazione del marmo, sono stati selezionati tra i 17 artisti proposti dai membri dell’Accademia dell’Altissimo, dalla Giuria presieduta da Philippe Daverio e coordinata da Jean Blanchaert, segretario del Premio. La Giuria del Premio è composta da: Paolo Carli (Presidente Fondazione Henraux); Kan Yasuda (scultore); Vito Tongiani (scultore/pittore); Giuliano Vangi (scultore/pittore); Daniele Pescali/Imago (gallerista); Patty Nicoli (scultrice); Michele Bonuomo “Arte” (giornalista); Marco Carminati “Il Sole 24 Ore” (giornalista); Veronica Gaido (fotografa).

Il Premio Michetti diventa Pop

La 63° edizione del Premio Michetti, curata da Luca Beatrice, aprirà il 21 luglio 2012 a Francavilla al Mare (CH). In mostra le opere di alcuni interpreti della Pop Art italiana insieme a giovani artisti che per il loro linguaggio, i temi che affrontano e le loro scelte poetiche offrono una interessante visione della sua evoluzione dopo oltre cinquant’anni dalla nascita. Unica corrente artistica, insieme al Surrealismo, a essere ancora viva e in continua trasformazione, la Pop Art non ha mai smesso di essere sfruttata e apprezzata da artisti e pubblico.

In un mondo dove spesso l’arte contemporanea assume contorni intellettualistici e viene associata a un atteggiamento elitario, i colori vivaci, i temi popolari e la riconoscibilità degli oggetti rappresentati offrono a chi realizza le opere, e a chi le guarda, la possibilità di godere dell’arte come di una forma di intrattenimento. La Pop Art colora con tinte forti la realtà per raccontarla divertendo: questo fa l’arte contemporanea quando non si prende troppo sul serio.

Dopo Steve McQueen e Sam Taylor-Wood anche Rirkrit Tiravanija ha deciso di darsi al cinema

Gira che ti rigira anche Rirkrit Tiravanija ha girato un film. Dopo le incursioni Hollywoodiane di Julian Schnabel, autore di pellicole come Basquiat (1996), Lo Scafandro e la farfalla (2007) e Miral (2010) e dopo Nowhere Boy (2009), ultma fatica di Sam Taylor-Wood incentrata sui primi anni della vita di John Lennon, e ancora, dopo i successi di Steve McQueen che ha incantato le platee con Hunger (2008) e Shame (2011), ecco che persino il nostro artista tailandese ha deciso di darsi al cinema.

Il film di Rirkrit Tiravanija si intitola Lung Neaw Visits His Neighbors ed il protagonista è un ex contadino di 60 anni che vive nel villaggio rurale di Chiang Mai, una provincia del nord della Tailandia. La pellicola ha la durata di un vero e proprio kolossal, circa due ore e mezzo di girato ed il nostro caleidoscopico artista ci tiene a precisare che non si tratta di un film documentario né di un’opera strettamente narrativa: “Definirei il mio film come un ritratto del protagonista, ecco questa mi sembra la definizione corretta” ha dichiarato Tiravanija ai microfoni del New York Times.

Agosto, mostra mia non ti conosco

Avete presente quei programmi estivi che manda in onda la Rai in seconda serata? Stiamo parlando del festival della canzone di Spoltore, del raduno internazionale di poesia di Poggibonsi, del premio cinematografico Skrondo d’oro di Pescocostanzo. Non ce ne vogliano gli abitanti di queste amene località, ma d’estate il servizio pubblico paga il pedaggio alle proloco sparse per tutti i paesini del nostro italico stivale e sovente ne escon fuori dei programmi da sbadiglio automatico.

Ebbene, in questi ultimi tempi anche il mondo dell’arte contemporanea ha deciso di seguire le orme del programmaccio estivo made in Rai, sciorinando un palinsesto di eventi e kermesse da urlo, se non da arresto immediato. I Festival si sono moltiplicati a macchia d’olio tanto che sembrano aver preso il posto delle sagre di paese o della festa del santo. Solitamente ognuno di questi eventi ha la sua bella mostra di fotografia e video arte il tutto mixato con mercatini e spettacoli di qualche comico visto in Tv.

Con gli occhi, con il cuore, con la testa. La fotografia della collezione Trevisan

Cosa hanno in comune i dagherrotipi del 1846 di Ferdinando Brosy e gli scatti di Gregory Crewdson di 160 anni dopo? Hanno attirato l’attenzione di Mario Trevisan e sono così entrati nelle sua collezione. Dal 24 luglio al 9 settembre 2012 questa ricca e appassionata collezione di fotografia è visibile in una mostra al Mart di Rovereto intitolata “Con gli occhi, con il cuore, con la testa. La fotografia della collezione Trevisan”, a cura di Walter Guadagnini con Veronica Caciolli e Francesco Zanot.

La raccolta Trevisan, oggi in deposito a lungo termine presso il Mart, è tra le più significative collezioni private italiane di fotografia: è composta da circa 250 opere, 200 delle quali sono state selezionate per questa mostra. La passione di Trevisan per la fotografia nasce oltre venti anni fa e si è concentrata sulla fotografia delle origini (anni Quaranta e Cinquanta del XIX secolo) e su quella di matrice surreale, in cui, come scrive Walter Guadagnini “alla rappresentazione del mondo si sostituisce la sua invenzione”.

Confrontations: MADRE e il Castello di Rivoli VS ICA-Institute of contemporay art di Londra

Eccoci giunti al secondo appuntamento della nostra serie estiva intitolata Confrontations. Si tratta di un confronto all’americana tra le offerte culturali di due prestigiose istituzioni, una straniera e l’altra italiana. Dalle nostre parti vengono stanziati milioni e milioni di euro per tenere in vita gli spazi pubblici e garantire loro un programma espositivo allettante per il pubblico. Alla fine della nostra breve avventura  sarà più facile comprendere il peso della nostra cultura contemporanea e l’utilizzo finale dei fondi stanziati dai contribuenti a favore della stessa.

La nostra avventura è iniziata con un agguerrito confronto Tate Modern di Londra VS MAXXI di Roma. Oggi vi offriremo un match ancor più agguerrito, vale a dire la programmazione di ben due musei italiani vale a dire quella del MADRE di Napoli  e del Castello di Rivoli contro quella dell’ICA, institute of contemporary art di Londra. Il Castello di Rivoli ha percepito nel 2011 circa 3 milioni di euro da fondi pubblici mentre il MADRE quest’anno si attesterà sui 2 miloni e trecentomila euro. Vediamo dove vanno a finire queste importante somme stanziate a favore della cultura.

Street Art che passione

E con le belle giornate anche gli eroi della street art sembrano voler moltiplicare le loro già inesauribili forze. Inutile aggiungere che in questi ultimi giorni una miriade di nuove opere è attualmente in produzion in ogni angolo del globo. Andiamo quindi a vedere “chi sta creando cosa”:

A Berlino ci si prepara per lo Stroke (dal 13 al 16 settembre 2012), l’Urban Art Fair più attesa della scena street. Per l’occasione alcuni membri del collettivo artistico The Weird, vale a dire Low Bros e Rookie hanno collaborato per creare un nuovo murale di stampo surrealista. Il nostro “rivoltante” Nek Face ha invece inaugurato una mostra personale alla New Image Gallery di Los Angeles in California. Per l’opening il celebre street artists ha scelto nientemeno che la giornata di venerdì 13. All’evento hanno presenziato diversi collezionisti, amanti del graffiti e l’elite dello skateboarding, zoccolo duro dei supporters di Nek Face. Per l’occasione l’artista si è esibito creando un murale dal vivo. 

Drodesera XXXII

La trentaduesima edizione di Drodesera si svolgerà dal 20 al 28 luglio negli spazi di Centrale Fies, a Dro (Tn). Il festival di quest’anno sceglie attraverso il claim WE FOLK! di esplorare un filone centrale della contemporaneità, indagandone le differenti declinazioni e derivazioni. Lontani dai clichés comunemente associati alla parola, è nei rituali del folk – nella culla di nuove e vecchie tribù – che diventa possibile immaginare nuovi modi di appartenenza, distaccandosi dalla vita reale o al contrario immergendosi fino in fondo nelle radici che costituiscono la nostra storia. In cerca di una comunità, di una nuova forma di protezione.

Un festival come sempre di confine, sul confine, con una vocazione ad esplorare tutte quelle aree di intersezione tra territori artistici che difficilmente si prestano ad essere rinchiuse in una definizione univoca. Per questo a Drodesera 2012 ci saranno performance per poche persone alla volta, in grado di accrescere l’intimità e scardinare le convenzioni: il duo Heine Avdal & Yukiko Shinozaki ambienterà il suo Field works-Office per due spettatori negli uffici della Centrale, mentre Mali Weil, giovane gruppo trentino tra le nuove realtà più promettenti del nostro paese, accoglierà gli spettatori a gruppi di cinque nella sua onirica White Noise Machine, realizzata in collaborazione con la designer Liviana Osti di Mezzolombardo (tra i 20 giovani artisti ospitati all’interno di FICO, il progetto di Centrale Fies e Mi9 dedicato al design). Sputato a Cristo, opera di Luigi Presicce, sarà invece accessibile ad un solo spettatore alla volta, e resterà dopo la performance negli spazi della Centrale in forma di installazione.