
In questi ultimi tempi tutto il grande filone delle arti visive sta subendo il fascino della cultura Punk, genere musicale e vero e proprio stile di vita che non poteva non essere incluso nel gran rispolvero degli anni ’70-’80. Vengono inaugurate mostre e vengono spesso tirati in ballo Malcolm McLaren ed i Sex Pistols, forse perchè il grande pubblico li riconosce come vere icone del Punk. Le cose comunque non stanno esattamente così e dobbiamo assolutamente precisare che all’interno dei fermenti Punk, Post-Punk ed Industrial, la musica si è spesso fusa con le arti visive generando forze creative ben più potenti e brutali del fenomeno modaiolo inventato ad arte da McLaren e Vivienne Weswood.
Inutile precisare che bands UK Subs, Swans e The Cramps hanno senz’altro più cose da raccontare dei Sex Pistols. Molti musicisti dell’epoca pur non appartenendo strettamente alla corrente Punk sono stati artefici di ricerche decisamente significative. Mi vengono in mente le cruente performance di GG Allin che spesso chiudeva i suoi concerti fra sangue e violenza ancora prima di iniziarli.









