Ci sono artisti che preferiscono filtrare la realtà attraverso le lenti dell’inconscio, generando forme astratte od espressioniste. Altri invece raffigurano la realtà come dato oggettivo. Tra queste due categorie si bilancia Ron Mueck, artista celebre e stravagante che raffigura la realtà ed in specifico la condizione umana per il suo lato surreale e debordante ma pur sempre veritiero.
“Fin dal suo ingresso nella scena dell’arte internazionale, Mueck ha continuato a stupire ed affascinare il pubblico con le sue realistiche, sculture figurative. Adesso l’artista occupa un posto unico ed importante nel campo dell’arte contemporanea di tutto il mondo” Ha dichiarato Frances Lindsay direttore della National Gallery. Secondo il noto curatore australiano David Hurlston, Ron Mueck riesce ad illustrane l’uomo dalla nascita fino alla sua morte, creando sculture senza tempo che rappresentano ritratti psicologici di intenistà emotiva e di isolamento.




Quella del supermaket dell’arte contemporanea è oramai divenuta una vera e propria moda all’interno di un sistema sempre più alla disperata ricerca di soluzioni per un mercato stitico. Teorizzato da Charles Saatchi e messo in pratica da Larry Gagosian, l’art supermarket è il nomignolo attribuibile alle attività di dealers internazionali che decidono di aprire numerose sedi in tutte le parti del globo, colonizzandolo alla stregua di una partita a Risiko.


Fioccano le critiche per l’ultima mostra organizzata da Charles Saatchi nella suo quartier generale di Londra. Come precedentemente accennato in un nostro articolo, il magnate ha tentato di bissare il successo della generazione Young British Artists, manipolo di artisti assemblati a mestiere negli anni ’90 per raggiungere le vette dell’arte. In quegli anni Tracey Emin, Steve McQueen, Tacita Dean, Liam Gillick, Damien Hirst e CHris Ofili, assieme a tante altre stars del contemporaneo hanno raggiunto quotazioni incredibili, catapultando Saatchi nel gotha del mercato dell’arte.


Qualche anno dopo aver vinto il Turner Prize edizione 1998, Chris Ofili era in un negozio di Londra per comprare una grande quantità di colori. Una volta giunto alla cassa uno studente in fila dietro di lui gli chiese: “Ma tu sei Chris Ofili? alla scuola d’arte tutti dicono che hai smesso di dipingere“.

Charles Saatchi ha deciso di lanciare una nuova iniziativa al giorno, il vulcanico magnate dell’arte ha infatti deciso di selezionare un artista fra sei partecipanti e farlo esporre niente meno che all’ Hermitage di Sanpietroburgo. Inoltre il fortunato giovane artista potrà usufruire gratuitamente di uno studio a Londra per tre anni. La selezione avverrà direttamente su School Of Saatchi, programma in onda sulla BBC che si concluderà il prossimo 14 Dicembre. Il vincitore di questo talent show entrerà di diritto nella mostra Newspeak: British Art Now attualmente ospitata dall’Hermitage.