Frank Gehry troppo costoso ed il museo lo scarica

Il Museo della Tolleranza che dovrebbe sorgere in quel Gerusalemme è stato pianificato ormai da alcuni anni ma in questi giorni la sua realizzazione si è fatta più concreta. Il Simon Wiesenthal Center ha infatti svelato il progetto architettonico per la nuova struttura ed il tutto sarà ultimato in circa quattro anni. Il museo si svilupperà su sei livelli con centinaia di metri quadri di spazio espositivo.Fin qui tutto normale direte voi, un altro prestigioso museo si aggiunge alla ricca lista delle proposte culturali internazionali.

Ed invece il Museum of Tolerance è stato teatro di un’oscura vicenda a cui ha partecipato il celebre designer Frank Gehry. L’archistar era stato scelto per realizzare il museo e tutto sembrava andare per il meglio, al momento della presentazione del conto di 250 milioni di dollari però il Simon Wiesenthal Center ha fatto un repentino dietro front, ripiegando sugli architetti israeliani Chyutin Architects, i quali hanno fatto un’offerta ben più bassa, 100 milioni di dollari tutto compreso.

Gagosian New York espone i veicoli di Marc Newson

La Gagosian Gallery di New York ha inaugurato lo scorso 14 settembre (in visione fino al 16 ottobre) una mostra del tutto inconsueta che non ospita i consueti capolavori d’arte contemporanea bensì mezzi di trasporto. Si tratta di Transport, evento dedicato al genio creativo di Marc Newson e nello specifico ai suoi più seminali progetti nel campo dei trasporti realizzati a partire dal 1999. Tra i pezzi più interessanti vanno sicuramente citati Aquariva ed Aquarama due incredibili capolavori di design nautico, creati per Riva, il noto brand italiano che da decenni produce motoscafi famosi in tutto il mondo.

C’è da dire che mentre nelle altre mostre vengono messi in vendita oggetti d’arte che vengono acquistati per collezionismo o per mere funzioni estetiche quando non puramente arredative, all’interno di Transport sono presenti capolavori che hanno una funzione specifica, da biciclette pronte per pedalare a macchine che possono essere liberamente guidate.

Le Mindu e le modelle nude alla Fashion Week di Londra

La London Fashion Week, inaugurato lo scorso 17 settembre è entrata nel vivo dell’azione e fra i tanti celebri brands in passerella, uno in particolare ha destato grande scalpore per l’audacia della sua collezione. Si tratta di Charlie Le Mindu, stilista francese nonché pupillo di Lady Gaga che non ha esitato nemmeno un secondo a far sfilare le sue modelle completamente nude tranne borsa, cappello, scarpe rosa e fluo ed altri accessori. Ovviamente quella di Le Mindu non è stata una mossa sperimentale ma una vera e propria strategia di mercato visto che il nome del brand era pressoché sconosciuto prima della sfilata mentre in questi giorni la notizia delle modelle in costume adamitico ha fatto il giro del mondo.

In quanto a provocazioni l’alta moda non è seconda a nessuno e di scandali ve ne sono davvero parecchi,alcuni di questi però hanno segnato un’epoca, basti pensare alla minigonna lanciata nel 1963 da Mary Quant, coraggiosa stilista inglese che fece indossare il procace abito a una parrucchiera di 17 anni, Leslie Hornby detta Twiggy, una delle prime top model-teen ager tutte pelle ed ossa. Sempre negli anni ’60 Yves Saint Laurent aveva già inventato il nude look, facendo sfilare in quel di Parigi una modella con tanto di camicetta trasparente e seni in bella vista.

Astana, una capitale costruita da zero

Astana è dal 1997 la capitale del Kazakhstan, il suo nome significa semplicemente “capitale” ed è stato scelto perché è facile da pronunciare in molte lingue. Nel 2001 le istituzioni decisero di fare di Astana una grande città dotata di tutte le infrastrutture necessarie e caratterizzata da un design all’avanguardia.

Il compito di erigere dal nulla una meraviglia del futuro fu affidato a Kisho Kurokawa al quale furono date ampie risorse con l’obiettivo di fondere l’architettura con la natura circostante. Kurokawa è morto nel 2007 ma la città sta ora seguendo i suoi progetti ed è piena di parchi e tratti alberati. Astana è uno di quei pochi esempi al mondo di capitale costruita da zero, le altre sue più celebri omonime sono San Pietroburgo, Washington DC, Canberra, Ankara e Brasilia.

Culture-Nature tra arte e architettura a Venezia

Culture_Nature, a cura di Alessandra Coppa e Fortunato D’Amico, e’ tra gli eventi collaterali nell’ambito della 12. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia che si inaugura giovedi’ 26 agosto 2010.  Dal 29 agosto sino al 21 novembre lo Spazio Thetis all’Arsenale Novissimo ospita oltre 50 tra architetti ed artisti internazionali. Si tratta di un gruppo creativo molto eterogeneo che usando idee, tecniche e processi differenti si pone come obiettivo espositivo il rapporto Uomo-Architettura-Ambiente nella cultura contemporanea del terzo millennio attraverso progetti, installazioni, video, opere ed incontri.

La situazione ambientale attuale ci chiede, infatti, uno sforzo urgente per ritrovare quegli equilibri indissolubili che ci riconducano ad una reale sostenibilità ambientale. Le idee che muovono i progetti e le opere in mostra si concentrano dunque sull’abitare dell’uomo nel mondo e per il mondo.Architettura, paesaggio, agricoltura, energia, design, arte e cinema diventano protagonisti nelle varie aree dell’immenso parco-giardino di Spazio Thetis, che rinasce grazie al progetto dell’architetto paesaggista Andreas Kipar, milanese di adozione.

Kenneth Anger crea un video per Missoni

Kenneth Anger è una delle figure più enigmatiche del mondo dell’arte contemporanea. La sua arte controversa è sempre stata vista come una forza oscura ed in certi casi demoniaca in grado di controllare persone ed eventi.  Il cinema sperimentale di Anger è comunque legato ad una forte componente soprannaturale, tanto che molti simboli in esso contenuti sono di difficile comprensione per i poco avvezzi al mondo dell’occulto.

Anger è inoltre stato uno dei grandi protagonisti del New American Cinema, un movimento di registi indipendenti di cinema sperimentale nato all’inizio degli anni sessanta negli Stati Uniti (in particolare nella città di New York) e caratterizzato da un’aperta opposizione etica ed estetica all’industria hollywoodiana. Il New American Cinema può essere letto come un primo avvicinamento verso la videoarte. Insomma nel corso della sua lunghissima carriera Kenneth Anger di cose ne ha fatte ed in tutte le sue opere ha sempre mostrato le sue intenzioni in maniera molto chiara.

Nuova veste per Dom Perignon, tutto merito di Andy Warhol

 Il laboratorio di design della scuola d’arte e design Central Saint Martin di New York ha creato una collezione di bottiglie davvero speciale per  l’azienda vinicola Dom Pérignon, brand famoso in tutto il mondo per il suo prestigioso champagne. I designers hanno creato tre bottiglie dedicate al genio della pop art Andy Warhol, ispirandosi alla sua non convenzionale rappresentazione delle icone del contemporaneo ed al suo vivace uso di colori e simbologie. Le bottiglie saranno in vendita per circa 150 dollari l’una.

Il nome di Warhol è inaspettatamente legato alla storica marca di champagne, nel suo diario in data 8 marzo 1981 è infatti possibile leggere: “sono andato in una galleria per una mostra e dopo mi sono venuti a prendere quelli del 2.000, un club di 20 persone che ha intenzione di comprare 2.000 bottiglie di Dom Pérignon e tenerle in una stanza sigillata fino all’anno 2.000 per poi aprirle e berle. Il bello sarà vedere chi ci sarà e chi no!”.

Strata Tower, abitare in maniera autosufficiente

Sembra una grande astronave frutto della fantasia di qualche scrittore di fantascienza anni ’30. Eppure lo Strata Tower, il nuovo protagonista dello skyline di Londra, è un semplice edificio. Ad essere precisi non tanto semplice visto che sul suo soffitto sono state implementate delle gigantesche turbine. Il grattacielo è stato progettato dagli architetti Hani Rashid e Lise Anne Couture di Asymptote ed è alto circa 147 metri per 40 livelli totali.

I piani per la costruzione del possente edificio sono stati presentati al pubblico circa sei anni fa e la sua costruzione doveva essere ultimata prima del 2020, invece questo enorme colosso da 113 milioni di sterline ha bruciato le tappe aprendo le sue porta con circa 10 anni di anticipo. Lo Strata Tower è in realtà una grande sfida, il primo dei tre grattacieli previsti per la zona di Elephant & Castle ed il primo tangibile tentativo di costruire nuovi edifici autosufficienti.

La Polaroid torna al vecchio con la Pic 1000 e Lady Gaga

Il nostro blog è notoriamente innamorato delle tecnologie vintage ed a più riprese nel corso degli ultimi mesi vi avevamo parlato della probabile rinascita della Polaroid vecchio stile. Nell’ultimo periodo però sono trapelate alcune informazioni le quali ci hanno convinto che le cose potrebbero andare meglio di quanto sperato. L’ultima cartuccia di pellicola istantanea ( tanto amata da grandi artisti come David Hockney, Nobuyoshi Araki ed Andy Warhol ) è scaduta lo scorso novembre e pareva proprio che la nota azienda statunitense avesse abbandonato del tutto la fotografia analogica per buttarsi unicamente sul mercato del digitale.

Alcuni mesi fa ci avevano pensato Florian Kraps e Andre Bosman, fondatori dell’Impossible Project, a riportare in vita alcune celebri emulsioni in stile Polaroid ma la casa madre aveva fatto intendere che la produzione non sarebbe mai più ricominciata. Ed invece qualcosa è successo, forse i dati relativi alle vendite di altre toy camera come la Diana e la Holga ( prodotte dalla Lomo ) hanno convinto la Polaroid a tornare sui propri passi e rilanciare sul mercato sia una nuova macchina fotografica che una nuova pellicola.

Wonder Woman cambia look e diventa più contemporanea

69 anni e non sentirli, già perchè la celebre amazzone dei fumetti che risponde al nome di Wonder Woman, a dispetto del suo bellissimo e possente fisico, non è più una ragazzina. Dal suo debutto fra gli albi della Dc Comics datato 1941 per volere del suo creatore William Moulton Marston, la ragazza-meraviglia è riuscita a far breccia nel cuore di milioni di appassionati, occupando un posto d’onore nell’olimpo dei fumetti assieme a Spider Man, Batman, Superman, Hulk e tanti altri nerboruti ed agguerriti maschietti.

Ora, alzi la mano chi di voi non ha mai seguito in tv la nostra eroina incarnata dall’attrice Lynda Carter nella serie televisiva prodotta dalla Warner Bros. Ebbene I braccialoni, gli stivaloni rossi, la riccia criniera ed il body giallo-rosso con tanto di mutandone a stelle bianche in campo blu sono stati il sogno di ogni bambina degli anni ’80. Oggi però anche Wonder Woman sente il peso degli anni e per sentirsi un poco più giovane ha deciso di allinearsi alla moda contemporanea.

A Perugia Mr. Wiggles suona il Jazz

Dal 10 al 30 luglio 2010 Mr. Wiggles sarà a Perugia! Neil Swaab, giovane e geniale disegnatore statunitense, noto in Italia principalmente come creatore della striscia del cinico orsetto pubblicata settimanalmente su Internazionale, sarà il protagonista dell’edizione 2010 di MiomaoJazz, il contenitore all’interno del quale ogni anno la Galleria Miomao presenta, nel mese di luglio e in coincidenza col festival musicale Umbria Jazz, una mostra dedicata a un grande nome internazionale.

Sarà esposta e disponibile per la vendita, per la prima volta in Europa, un’ampia selezione delle strisce originali di Mr. Wiggles, oltre a illustrazioni e tavole a fumetti di soggetto musicale; un’occasione per conoscere meglio, in tutti i suoi aspetti, l’opera di un autore che si è imposto a livello internazionale per il tratto tipicamente underground e per l’ironica spregiudicatezza con cui dipinge, nella sua striscia più famosa, la condizione umana.

La licenza Creative Commons e l’arte contemporanea

L’opera d’arte appartiene all’artista che l’ha creata, egli detiene i diritti ed ha il potere assoluto di decidere sulle sue sorti. Questa semplice affermazione che in passato era un vero e proprio dogma potrebbe non essere più tale per il prossimo futuro. Stiamo ovviamente parlando della rivoluzione Creative Commons, una tempesta che ha invaso tutte le arti dalla  Fotografia alle immagini in genere passando per le  illustrazioni, i video, l’editoria e la musica.

Le licenze Creative Commons offrono sei diverse articolazioni dei diritti d’autore per creatori che desiderino condividere in maniera ampia le proprie opere secondo il modello “alcuni diritti riservati”. Il detentore dei diritti puo’ non autorizzare a priori usi prevalentemente commerciali dell’opera (opzione Non commerciale, acronimo inglese: NC) o la creazione di opere derivate (Non opere derivate, acronimo: ND); e se sono possibili opere derivate, puo’ imporre l’obbligo di rilasciarle con la stessa licenza dell’opera originaria (Condividi allo stesso modo, acronimo: SA, da “Share-Alike”).

Synchronicity, dischi d’autore in mostra a Roma

In linea con l’obiettivo di sostenere e promuovere i rapporti tra arte e musica, il 6 luglio la Fondazione Musica per Roma inaugura negli spazi dell’AuditoriumArte la mostra Synchronicity. Record Covers by Artists a cura di Raffaella Perna. Attraverso una selezione di oltre 100 dischi in vinile, a 33 e 45 giri, provenienti dalla collezione Stefano Dello Schiavo, l’esposizione ripercorre cronologicamente la storia delle copertine realizzate da artisti, coprendo un arco temporale che va dall’inizio degli anni Cinquanta a oggi. Progettate su richiesta di case discografiche e musicisti, queste copertine assumono un interesse del tutto particolare per la specifica prerogativa di veicolare, insieme all’elemento sonoro, l’idea artistica a un pubblico di massa.

Contrariamente ai «dischi d’artista» – stampati in tirature limitate e distribuiti in luoghi tradizionalmente deputati all’arte, come musei o gallerie private – le cover ideate da artisti su commissione sono riprodotte in migliaia di copie (talvolta in milioni) e si configurano come mezzo per divulgare e promuovere su vasta scala ricerche fortemente sperimentali, altrimenti condannate a una ricezione elitaria. Sono, infatti, proprio le tendenze artistiche maggiormente impegnate ad allargare i confini della fruizione estetica a interessarsi sistematicamente alla grafica di un prodotto popolare e universale come il disco.

Damien Hirst vende la sua nuova Audi A1 ad Elton John

 Ogni anno Sir Elton John organizza un grande ballo nella sua residenza, l’evento dal titolo White Tie and Tiara Ball è mirato a raccogliere fondi per la EJAF, Elton John Aids Foundation e come da tradizione vengono messi all’asta alcuni oggetti d’arte. Questa volta alla grande kermesse di beneficenza era presente un lotto a dir poco singolare. Si tratta di una Audi A1 interamente coperta di vernice rosa. L’autore del misfatto è ovviamente il nostro sempreverde folletto dell’arte Damien Hirst che ha prodotto l’opera mediante la tecnica dello spin painting ( il colore viene applicato su di un oggetto che gira sfruttando la forza centrifuga).

Hirst ha inoltre certificato che la macchina può essere liberamente guidata su strada. Certo non sarà facile girare per il Regno Unito con una macchina spruzzata di vernice rosa. “E’ meravigliosa, non ho mai messo all’asta un’opera più bella di questa” ha dichiarato con entusiasmo il celebre cantante. Nello stesso lotto dell’Audi A1 era presente un altro dipinto di Hirst, sempre eseguito con la stessa tecnica dello spin painting.