
La stagione artistica 2010-2011 è ancora un’incognita, molte sono infatti le aspettative e le promesse da mantenere ma ognuno di noi in cuor suo spera di poter vedere il nostro bel paese emergere da una situazione di stasi che da sin troppo tempo aleggia nel sistema.
Sarà la stagione del Maxxi, il gioiellino progettato da Zaha Hadid dovrà infatti zittire le mille critiche e proporre una linea espositiva di grande respiro, un programma in grado di reggere il confronto con la maestosità della struttura. Mentre gli artisti nostrani sono ancora combattuti tra il minimalismo e la Nuova Scuola di Lipsia, il Pop Surrealism e l’arte digitale sembrano in netto calo, tanto che molti esponenti di tale correnti artistiche si sono dati alla fuga, preferendo lidi ben più rassicuranti.









