
Molti di voi sicuramente conosceranno Spencer Tunick, artista che solitamente realizza accumulazioni di gente comune completamente nuda, immersa nel paesaggio urbano. Le foto di Tunick hanno fatto il giro del mondo non tanto per la novità del soggetto quanto per l’enorme moltitudine di persone che l’artista riesce a mettere insieme. Talmente tanta gente che solitamente l’occhio dello spettatore si perde in un mare di carne.
Ma ora l’artista ha in mente di fotografare un nuovo soggetto che potrebbe catalizzare l’attenzione. Si tratta della reginetta della musica pop Lady Gaga, ormai vecchia conoscenza nel mondo dell’arte contemporanea vista la sua ultima collaborazione con Francesco Vezzoli. Tunick ha infatti invitato l’autrice della celebre hit Poker Face a denudarsi sulle scale della Opera House di Sydney. Tutto è cominciato agli inizi del mese quando Lady Gaga ha dichiarato che Tunick è per lei una fonte di ispirazione e di aver scritto una tesi di laurea di 80 pagine su di lui prima di diventare una pop star internazionale.


Al MoMa, Museum of Modern art di New York è attualmente in corso una retrospettiva sul Bauhaus. La Bauhaus fu una scuola di arte e architettura tedesca che operò dal 1919 al 1933. Erede delle avanguardie anteguerra, non fu solamente una scuola, ma anche il punto di riferimento fondamentale per tutto il movimento d’innovazione nel campo del design e dell’architettura conosciuto come razionalismo, funzionalismo, “architettura moderna” o addirittura “stile Bauhaus”. Come noto la Bauhaus è stata una scuola democratica nel senso pieno del termine, la prima nel mondo ed anche per questo il nazismo, appena arrivato al potere, la ostacolò in tutti i modi fino a sopprimerla.
Brian Eno non ha certo bisogno di presentazioni, nel corso della sua lunga carriera l’autore del libro/manifesto music for non musicians è riuscito a toccare i molteplici aspetti dell’arte con il talento e la creatività che da sempre lo accompagnano. Eno ha suonato con la leggendaria pop band Roxy Music, ha collaborato con il grande Robert Fripp dei King Crimson e con David Byrne (ex leader dei Talking Heads ed oggi anche noto artista visivo), ha creato opere d’arte contemporanea ed ha composto il famoso jingle d’apertura di Windows 95, ben tre secondi di sigla che gli hanno fruttato ben 35.000 dollari.
Strano a dirsi ma fino a pochi anni fa era pensiero comune che la performance fosse una forma d’arte destinata a pochi, sparuti intenditori dell’entourage contemporano. Oggi fortunatamente nessuno si azzarderebbe mai a pensare una cosa del genere poiché la performance art è divenuta talmente celebre da meritarsi anche una Biennale dedicata. Si tratta infatti di Performa, biennial of visual art performance manifestazione newyorkese fortemente voluta da RoseLee Goldberg che inaugura questa settimana la sua terza edizione.