Ci sono artisti che preferiscono filtrare la realtà attraverso le lenti dell’inconscio, generando forme astratte od espressioniste. Altri invece raffigurano la realtà come dato oggettivo. Tra queste due categorie si bilancia Ron Mueck, artista celebre e stravagante che raffigura la realtà ed in specifico la condizione umana per il suo lato surreale e debordante ma pur sempre veritiero.
“Fin dal suo ingresso nella scena dell’arte internazionale, Mueck ha continuato a stupire ed affascinare il pubblico con le sue realistiche, sculture figurative. Adesso l’artista occupa un posto unico ed importante nel campo dell’arte contemporanea di tutto il mondo” Ha dichiarato Frances Lindsay direttore della National Gallery. Secondo il noto curatore australiano David Hurlston, Ron Mueck riesce ad illustrane l’uomo dalla nascita fino alla sua morte, creando sculture senza tempo che rappresentano ritratti psicologici di intenistà emotiva e di isolamento.
Situata in un tranquillo angolo del modaiolo art district 798 di Pechino, una galleria d’arte presenta da diverso tempo una proposta artistica del tutto inusitata. La collezione di dipinti ad olio e di statue messe in mostra dallo spazio espositivo potrebbe essere comparata a quella di qualsiasi altra galleria d’avanguardia del celebre distretto artistico ma le opere in questione hanno una particolarità, sono state create da artisti che poco sanno della scena contemporanea internazionale poiché provengono dalla Corea del Nord.
Voi da che parte state, siete amanti del figurativo o del concettuale? siete convinti che l’opera d’arte deve sempre nascondere un significato o per voi l’arte deve essere libera da ogni senso logico e filosofico? Insomma esistono diversi modi di avvicinarsi all’arte contemporanea ed interpretarla. Secondo il grande video artista americano Stan Brakhage un’opera d’arte deve essere creata secondo una personale mitopoiesi, ancorarsi cioè ad una forma di mitologia e filosia estetica e formale tratta dal proprio immaginario e non da testi, films, musica e spunti creativi di sorta partoriti dalla mente di qualcun’altro.
Forse il nome John Seward Johnson Jr. non vi dice nulla, eppure questo non più giovane artista americano da diversi anni riempie le piazze delle città di tutto il mondo con statue in bronzo raffiguranti gente comune indaffarata nelle attività quotidiane come un padre che insegna al figlio ad andare in bicicletta ed un uomo seduto sulla panchina di un parco intento a leggere il giornale.
