Deitch e Schimmel, lotte di potere al MOCA

Il mondo dell’arte contemporanea non è certo definibile come un paradiso terrestre popolato da persone che si aiutano a vicenda e che perseguono unite gli stessi interessi in nome della creatività e della cultura. Sin troppo spesso invidie, risentimenti, problemi di natura economica ed altre questioni personali minacciano il corretto svolgimento di un evento, screditano le reputazioni degli artisti o semplicemente precludono a molti i benefici di cui godono i soliti pochi.

Per dare un poco la misura di quanto precedentemente affermato, potrebbe risultare utile leggere quanto scritto di recente da Paul Klein sull’Huffington Post riguardo una baruffa al MOCA, Museum of Contemporary Art, Los Angeles diretto da Jeffrey Deitch: “La mostra di Theaster Gates, in visione al MOCA è veramente potente ma totalmente fuori luogo se paragonata all’altro evento attualmente ospitato nelle grandi sale della celebre istituzione. Più del 90 percento della superficie espositiva è occupato da una gloriosa mostra intitolata Under the Black Sun: California Art 1974-1981.

TAXXI, Performance artistica condivisa al MAXXI

Sabato 15 ottobre alle ore 18.00, 6 artisti insieme a un gruppo di 60 persone prenderanno possesso degli spazi del MAXXI con una performance condivisa per sperimentare un’inversione di ruoli: da visitatori passivi a visitatori attivi e compartecipi. E’ TAXXI, evento conclusivo di un progetto del Dipartimento educazione del museo, a cura di Myriam Laplante, ideato e realizzato da Petra Arndt, Ali Assaf, Myriam Laplante, Ilaria Loquenzi, Branislav Petric, Gianni Piacentini.

La performance gratuita TAXXI sarà basata su una ideale appropriazione degli ambienti, coinvolgendo gli spazi aperti al pubblico del museo (l’ingresso, le scale, la piazza). Azioni, tableaux vivants, video e suoni elaborati durante i workshop creeranno un’installazione collettiva performativa e sonora. “Il progetto – dichiarano gli artisti – intende dimostrare che il punto di vista dello spettatore su quello che si dice sia il sistema dell’Arte è legittimo, e soprattutto che il museo non è un tempio riservato agli iniziati. A bordo del TAXXI virtuale il visitatore acquisirà una nuova percezione dello spazio del museo. Da passeggero ad autista indipendente”.  

Rachel Whiteread, quando l’assenza diventa presenza

Girovagando per le vie di Trastevere è possibile rimanere stregati da un atipico slang inglese proveniente dallo Street View della Galleria Lorcan O’Neill. Qui sono esposti Untitled II ovvero la materializzazione del vuoto presente sotto uno sgabello e Thresold una porta traslucida rosa. Sono solo alcuni dei nuovi lavori di Rachel Whiteread (Londra, 1963 – vive e lavora a Londra), per la seconda volta ospite della galleria. Rachel Whiteread è una delle poche artiste della sua generazione che ha prodotto importanti opere pubbliche come House (Londra, 1993) o Holocaust Memorial nella Judenplatz di Vienna (2000). Inoltre, nel 1997 ha rappresentato la Gran Bretagna alla Biennale di Venezia, ed ha esposto nelle maggiori gallerie internazionali.

Wall Street occupata a colpi d’arte contemporanea

Dopo le rivolte di Grecia, Spagna e Tunisia e le varie attività di protesta come quella delle tende a Tel Aviv in Israele, anche gli Stati Uniti hanno deciso di insorgere contro il tradimento degli ideali, le morse della crisi economica ed il fallimento della politica globale. Da oltre due settimane infatti, New York è teatro delle attività di Occupy Wall Street, una sorta di Costituente composta da veterani, insegnanti, studenti, disoccupati e quanto altro, che ha scelto come quartier generale Zuccotti Park, proprio sotto i grattacieli di Wall Street.

Il movimento si è detto tradito dalla politica di Barack Obama, indignato a causa della corruzione ed affamato dalla miseria imperante ed ha quindi deciso di piantare le tende e dormire all’aperto, organizzando ogni giorno numerose attività e raccogliendo un sempre più crescente numero di adepti. Proprio lo scorso 1 ottobre, circa 700 manifestanti sono stati arrestati per aver preso d’assalto uno dei simboli dell’america moderna, il Ponte di Brooklyn. Occupy Wall Street ha fermato il traffico per oltre due ore, prima di cadere nella rete delle forze di polizia. Ovviamente anche il mondo della creatività si è unito alla causa del movimento e numerose scuole d’arte come numerosi artisti hanno già offerto i loro contributi.

Realismi Russi e Aleksandr Rodchenko: cronoca di una passeggiata transtorica

Dal 10 ottobre 2011 è possibile visitare, presso le sale del Palazzo delle Esposizioni di Roma la doppia mostra dedicata alla grande arte russa del novecento ed in particolare all’esperienza dei Realismi russi e del genio di Aleksandr Rodchenko . Il percorso della mostra, articolata in due sezioni distinte, comincia col raccontare, attraverso i suoi numerosi protagonisti, gli sviluppi del Realismo socialista attraverso l’analisi delle sue differenti declinazioni che si avvicendano in un arco di tempo che va dal 1920 al 1970

Il Team Robbo cancella uno storico murale di Banksy, la guerra continua

La guerra fra il nostro beniamino della street art Banksy contro il re King Robbo non conosce tregua. Come ben ricorderete tutto cominciò alla vigilia dello scorso Natale, quando Banksy decise di mettere in atto un vero e proprio bombing contro uno storico murale di King Robbo, creato circa 25 anni prima. In quell’occasione il nostro beniamino aggiunse uno stencil raffigurante un uomo nell’atto di cancellare il graffiti di Robbo. Il re si vide quindi costretto ad uscire dal suo pensionamento (che durava ormai da molti anni) per ri-manipolare l’opera e farla quindi sembrare un tributo di Banksy al grande e vecchio maestro.

Giungiamo quindi a fatti più recenti: non molto tempo fa Banksy si è preso un’ulteriore rivincita, anteponendo le lettere FUC ad un tag recante la firma King Robbo, trasformandolo in una chiara offesa al padre della street art britannica. In seguito Robbo è caduto sbattendo la testa mentre si trovava all’interno della sua abitazione, finendo così in coma farmacologico. Il team Robbo, formato da suoi giovani seguaci ha proposto quindi una tregua a Banksy, chiedendogli di mettere a disposizione una sua opera per un’asta di beneficenza a favore dello sfortunato re. Banksy non ha risposto all’appello e questo fatto, unito alle sue precedenti azioni di bombing, ha mandato il Team Robbo su tutte le furie.

VETTOR PISANI – Theatrum mundi


Un omaggio sentito e dovuto a un amico di sempre scomparso recentemente, Vettor Pisani. Graziano e Fabrizio Vigato aprono la nuova sede milanese dello Studio Vigato in via Santa Marta 19 (presente già in Alessandria e Bergamo) con la mostra “Theatrum mundi” (13 ottobre – 1 dicembre 2011), che propone una serie di lavori a muro, e tre sculture, riferite agli ultimi 10 anni vita dell’artista nato a Ischia nel 1934: un “Theatrum mundi” raccontato attraverso immagini simboliche – immagazzinate in un suo enorme spazio mentale – molto forti e di clima barocco, le quali hanno, quasi sempre, la donna (vergine-madre) come interprete principale, centro motore di un suo universo grottesco, sensuale, e giocoso, distante da quello precedente.

I collage, i disegni colorati, le sculture fatte di immagini e cose trovate, che magari ostendono un pupazzo (alter ego di sé stesso ) riposante nella tazza di un bidet, o magari una serie di citazioni prese dalla Storia dell’Arte, (la famosissima immagine dell’ ”Isola dei morti” di Bocklin, la Santa Teresa di Bernini posata su un frigorifero, la “Ruota di bicicletta” di Duchamp, la testa di Hermes trapassata dal suo stesso nome scritto col neon, ecc.) sono l’esempio eloquente di un mondo visionario, ma critico verso il presente. Come ha scritto tempo fa, Maurizio Calvesi, Pisani è stato il primo a contrapporre la sua “arte critica” all’arte concettuale e mentale degli artisti americani, ma anche europei; l’artista nato a Ischia ha quindi contestato giustamente l’atto mentale dell’autore che considera l’idea, come superiore e privilegiata, rispetto a una cultura che propone l’esoterismo, l’utopia, la tensione ideale, l’umorismo, il gioco, il mito, la psicanalisi.

Londra, la patria degli art districts

Quando si parla di scena dell’arte contemporanea bisogna senza ombra di dubbio affermare che Londra ha una marcia in più rispetto alle altre grandi metropoli d’Europa. Una delle lodevoli capacità del sistema londinese è infatti quella di creare dal nulla degli art districts in zone urbane depresse o comunque poco frequentate, trasformandole in veri e propri punti nevralgici della cultura cittadina e riqualificandone così l’estetica ed il valore economico.

La presenza di un blasonato polo museale nelle vicinanze è sempre il primo passo verso la creazione di un nuovo art district ma gran parte dell’opera viene compiuta dagli artisti che scelgono di insediare i loro studi in un quartiere meno dispendioso e le gallerie private che vi stabiliscono la loro sede. Per Mayfair e l’East End le cose sono andate più o meno così ma in questi ultimi tempi Londra ha dato i natali ad un terzo polo culturale nel quartiere di Bermondsey. La zona in questione è abbastanza centrale e non molto distante dal Tate Modern e dal Design Museum. Il quartiere è inoltre dotato di spazi industriali e post industriali che ben si adattano alla trasformazione in edifici adibiti all’arte contemporanea.

Tom Sachs trasforma il Parke Avenue Armory in una missione su Marte

Nel corso degli anni il Park Avenue Armory di New York ha ospitato numerosi eventi artistici che hanno trasformato radicalmente i suoi spazi espositivi. La lista degli interventi ambientali fuori dal comune è infatti molto lunga, basti citare l’installazione No Man’s Land di Christian Boltanski che nel 2010 scaricò nella hall dell’Armory le sue ormai celebri 30 tonnellate di vestiti usati con tanto di braccio meccanico.

Questa volta però la prestigiosa istituzione no-profit ha deciso di fare un ulteriore balzo in avanti, ospitando una missione spaziale. Il progetto prende il titolo di Space Program 2.0: Mars ed avrà luogo nel maggio del 2012 ad opera del funambolico artista Tom Sachs. Per coloro i quali non lo conoscessero, possiamo solo aggiungere che Sachs ha da tempo basato la sua ricerca sui grandi brand e sul rapporto che essi allacciano con la cultura di massa. L’artista, in passato, è stato artefice di sculture alquanto bizzarre come un Hello Kitty gigante, una ghigliottina griffata Chanel, un campo di concentramento di Prada ed una pistola Tiffany.

Asiatica, Incontri con il cinema asiatico alla Pelanda

Asiatica, Incontri con il cinema asiatico, il Festival diretto da Italo Spinelli, giunge alla dodicesima edizione dal 12 al 22 ottobre 2011 negli spazi de La Pelanda presso il MACRO Testaccio – la sede del Museo d’Arte Contemporanea di Roma nel quartiere di Testaccio. Come ogni anno, Asiatica rinnova l’impegno a promuovere la diffusione del cinema asiatico e a fornire spazi e momenti di scambio tra l’Asia e l’Europa.

Saranno oltre cinquanta i titoli presentati quest’anno – tutti a ingresso gratuito fino ad esaurimento posti – quasi tutti in anteprima italiana o mondiale, tra cortometraggi, lungometraggi a soggetto e documentari, provenienti da: Azerbaijan, Cambogia, Cina, Corea del Sud, Filippine, Giappone, Hong Kong, India, Indonesia, Iran, Kazakistan, Kirghizistan, Mongolia, Sri Lanka, Taiwan, Thailandia, Turchia, Vietnam. Molti i registi, scrittori e personalità del mondo cinematografico e letterario asiatico ospiti del Festival, che proporranno, attraverso il linguaggio cinematografico e non solo, uno sguardo sulla realtà e sulla complessità del rapporto tra Oriente e Occidente.

Cambio di stagione, Proposte dalla collezione del Museo Pecci Milano

Cambio di stagione è il titolo del nuovo progetto espositivo con cui inaugurerà l’attività autunnale del Museo Pecci Milano, giovedì 20 ottobre 2011.

Il progetto, a cura di Stefano Pezzato, è concepito per presentare altre opere provenienti dalla collezione del Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato, dopo quelle proposte nella serie introduttiva e progressiva di Invito al viaggio. Affronta il tema imprescindibile dell’energia e delle sue fonti (acqua, sole, nucleare) nell’intento di sollecitare riflessioni, al di là dei clamori mediatici suscitati dai referendum popolari della primavera scorsa, collegate piuttosto alle conseguenze della guerra in Libia e della crisi economica che investono direttamente l’attualità culturale e sociale del nostro paese.

La Casa di Ulisse, un percorso artistico per riflettere sul programma di autonomia abitativa per persone con disagio psichico

In occasione della Giornata Mondiale della Salute mentale e del 5° compleanno di Progetto Ulisse (programma di autonomia abitativa per persone con disagio psichico) Progetto Itaca (www.progettoitaca.org) con la collaborazione di NABA (www.naba.it) ha organizzato una settimana di eventi dedicati all’arte in tutte le sue forme. L’inaugurazione è fissara per lunedi 10 ottobre presso la Fabbrica del Vapore in via Procaccini 4, Milano.

Il tema: La Casa. Artisti, architetti, scrittori e studenti presentano la loro innovativa visione della Casa intesa come struttura fisica ma anche come significato che ciascuno dà all’abitare. Un percorso nello spazio espositivo attraverso la Casa in tutte le sue forme darà modo ai visitatori di passare dalla voce degli abitanti della Casa di Ulisse, alle multiple visioni di studenti, architetti, artisti e scrittori. Una mostra, curata da Cristina Calicelli e Figure Blu, nata dal dialogo di due artisti di diversa formazione e provenienza che indagano sul tema della “casa”e della “costruzione” in modo quasi complementare, Michele Munno e Luciano Trebini. Le loro immagini propongono un percorso di riflessione sui diversi aspetti, positivi e negativi, dell’abitare uno spazio.

Artissima 18, un osservatorio privilegiato sulla migliore ricerca nel campo delle arti visive

Artissima 18 Internazionale d’Arte Contemporanea a Torino si svolgerà dal 4 al 6 novembre 2011 (preview il 3 novembre) negli spazi dell’Oval, Lingotto Fiere. Artissima ha saputo nel tempo imporsi sulla scena nazionale e internazionale dell’arte contemporanea come un osservatorio privilegiato sulla migliore ricerca nel campo delle arti visive e un grande appuntamento culturale, capace di conquistare l’interesse degli specialisti, del grande pubblico e della stampa. Lo dimostrano i dati di affluenza di Artissima 17, che ha visto la partecipazione di oltre 48.000 visitatori e 1300 giornalisti accreditati.

Con l’edizione 2011, Artissima intende rafforzare ulteriormente il livello di qualità e di internazionalità della fiera e allo stesso tempo imprimere nuovo slancio alla forte vocazione sperimentale che ha caratterizzato l’ultima edizione, consolidandone il successo. Molte delle novità che avevano contraddistinto la scorsa edizione della fiera tornano con rinnovata vitalità nel progetto di Francesco Manacorda per Artissima 18, rappresentandone veri e propri punti di forza. È riconfermata la spettacolare sede dell’Oval, padiglione dall’originale taglio architettonico, realizzato in occasione dei Giochi Olimpici Invernali di Torino 2006, che con i suoi 20.000 mq illuminati naturalmente, si è mostrato un luogo di grande efficacia per ospitare la manifestazione.

Italia Ora, il progetto finale degli studenti del LUISS Master of Art al Museo H.C. Andersen

L’8 ottobre, in occasione della VII Edizione della Giornata del Contemporaneo si inaugura al Museo H.C. Andersen Italia Ora. La mostra è il progetto finale degli studenti del LUISS Master of Art 2010/2011, un corso di formazione postlaurea organizzato all’interno del LUISS Creative Business Center diretto da Roberto Cotroneo.

Il progetto si avvale della direzione scientifica di Achille Bonito Oliva ed il coordinamento di Angelo Capasso. Il Master of Art della LUISS è il primo corso di studi avanzati che termina con il debutto dell’intero gruppo di studenti nella concreta realizzazione di una mostra e segnala l’identità di un “curatore collettivo” capace di articolarsi in tutte le funzioni progettuali, culturali, organizzative ed esecutive: dal concept alla scelta di artisti ed opere, l’allestimento, la comunicazione, sino alla preparazione del catalogo.