La stampa contro Charles Saatchi e la sua nuova mostra

 Fioccano le critiche per l’ultima mostra organizzata da Charles Saatchi nella suo quartier generale di Londra. Come precedentemente accennato in un nostro articolo, il magnate ha tentato di bissare il successo della generazione Young British Artists, manipolo di artisti assemblati a mestiere negli anni ’90 per raggiungere le vette dell’arte. In quegli anni Tracey Emin, Steve McQueen, Tacita Dean, Liam Gillick, Damien Hirst e CHris Ofili, assieme a tante altre stars del contemporaneo hanno raggiunto quotazioni incredibili, catapultando Saatchi nel gotha del mercato dell’arte.

Oggi, dopo la crisi finanziaria, la fine della bolla speculativa dell’arte e l’avvento delle nuove generazioni artistiche, l’impresa del ricco mercante sembra decisamente ardua e come da copione la mostra dal titolo orwelliano Newspeak: British Art Now (in visione appunto alla Saatchi Gallery dal 30 maggio al 17 ottobre) ha mancato rovinosamente il bersaglio.  Il prestigioso quotidiano inglese The Guardian ha definito l’evento come un confuso assortimento di opere “alle volte buone, spesso cattive e per la maggior parte anonime”. Il quotidiano si è inoltre scagliato contro il catalogo della mostra apostrofandolo come “orrido ed incomprensibile”.

Negli States va in onda Work Of Art, l’arte diventa un Reality Show

Una nuova serie televisiva è destinata a creare scompiglio nel mondo dell’arte contemporanea. Si tratta ovviamente di Work Of Art, format che sarà trasmesso dal canale via cavo statunitense Bravo Tv. La trasmissione prodotta da Sarah Jessica Parker (attrice e produttrice del celebre serial Sex and The City in cui recita  la parte di Carrie Bradshaw) mette in competizione fra loro 14 artisti nel più classico dei reality show.

L’obiettivo è quello di scovare il nuovo talento di turno ma noi siamo avvezzi a questi giochini e sappiamo benissimo che oltre all’estrema quanto banale spettacolarizzazione dell’arte, tali manifestazioni televisive non servono a nulla se non a svilire i poveri concorrenti che vi partecipano. Comunque sia il fortunato vincitore di Work Of Art si porterà a casa la bellezza di 100.000 dollari tondi tondi ed avrà l’opportunità di esporre al Brooklyn Museum che gli dedicherà una mostra personale.

Artisti italiani alla Biennale di Mosca

Attention! Border Crossing presentata da G.L.O.W. Platform, esibirà alla II Biennale Internazionale per Giovani Artisti di Mosca ( dal 2 al 25 luglio 2010) lavori realizzati con le più diverse tecniche per un ampio esperimento dedicato all’uso di nuovi strumenti di comunicazione per una tematica che non può avere confini: video, fotografie, collage digitali, tanto quanto i lavori in situ saranno sviluppati per questa importante vetrina per la giovane arte italiana.

Gionata Gesi Ozmo disegna con la sua matita riproduzioni di immagini trovate digitando su Google le parole “identità” e “resistenza” esaminando la grafica e il significato dei simboli mentre ricrea un nuovo linguaggio con composto di appropriazioni indebite e combinazioni di modelli visivi di diversa provenienza.

Luca Pozzi conduce una ricerca mirata alla formulazione di una visione totale dell’esperienza, capace di estendere le possibili corrispondenze che ne potrebbero emergere in una dimensione della conoscenza priva di specificità. Nei suoi progetti, l’artista, sfruttando diversi media e materiali, realizza installazioni ibride, caratterizzate da un originale utilizzo della forza di gravità.

Alberto Garutti, Michelangelo Pistoletto. Arte pubblica, territorio e responsabilità sociale.

Alla Triennale di Milano, in occasione di Ermenegildo Zegna. 100 anni di Eccellenza. Dalla Fabbrica del Tessuto alla Fabbrica dello Stile, mostra che celebra il centenario del Gruppo, la Fondazione Zegna organizza Alberto Garutti, Michelangelo Pistoletto. Arte pubblica, territorio e responsabilità sociale. Una conversazione promossa dalla Fondazione Zegna.

L’incontro / dibattito tra i due artisti – a ingresso libero – si terrà martedì 29 giugno nell’Atrio della Triennale di Milano a partire dalle ore 18 e sarà moderato da Maria Luisa Frisa, giornalista, storico dell’arte e della moda e direttore del Corso di Laurea in Design della Moda presso lo IUAV di Venezia.

Jean-Auguste-Dominique Ingres e Ellsworth Kelly a Villa Medici

Dal 20 giugno al 26 settembre 2010, l’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici presenta una mostra che vedrà riuniti due grandi artisti della storia dell’arte, Ellsworth Kelly, artista americano tra i più attivi della scena contemporanea e Jean-Auguste-Dominique Ingres (1780-1867). L’intenzione non è quella di mettere a confronto due stili o due generi formali, bensì di comprendere quali siano le relazioni che hanno legato il lavoro di Kelly – tra i pittori astratti più significativi su scala mondiale dalla fine degli anni ’40 – durante la sua permanenza a Parigi, al pittore francese, un tempo direttore di Villa Medici, la cui opera ha nutrito tanto l’arte accademica quanto l’arte moderna più innovativa.

La mostra espone lavori recenti e inediti di Ellsworth Kelly, come anche una selezione di suoi disegni di piante e figure (8 oli e 28 disegni), affiancate a dipinti e disegni di Ingres (4 oli e 32 disegni), frutto di una selezione dell’artista americano e provenienti dalle collezioni del Museo Ingres di Montauban, del Museo del Louvre, del Museo di Besançon e del Museo di Lyon.

Al via la Biennale Internazionale di Scultura di Carrara


Dal 26 giugno al 31 ottobre 2010 si svolge la XIV Biennale Internazionale di Scultura di Carrara, curata da Fabio Cavallucci, dal titolo Postmonument. Filo rosso di quest’edizione è infatti il tema del monumento, o meglio quel radicale processo di de-monumentalizzazione che nell’ultimo secolo ha svincolato la scultura dalle finalità celebrative ed encomiastiche.

Emblema del potere forte, strumento di controllo e omologazione delle masse, ma anche catalizzatore dei valori dei popoli e tassello insostituibile nella costruzione della memoria collettiva, il monumento diviene bersaglio principale di rivolte e rivoluzioni, per poi essere spazzato via dall’imporsi degli ideali di democrazia e libertà del nostro tempo. Tuttavia, in uno scenario mobile e mutevole come quello attuale, in un clima di fine d’epoca e di riscrittura della storia, accanto alla predominante iconoclastia contemporanea si registra il progressivo riemergere di codici e valori dal passato. Torneremo a riconoscerci in nuovi monumenti?

Lady Gaga blasfema e scandalosa per Alejandro

Orami le nostre pagine sono piene di articoli e gossip su Lady Gaga, la biondissima eroina del pop nonché artista wannabe non riesce proprio a star ferma e anzi sembra più prolifica che mai anche durante i mesi estivi. In questi giorni la cantante ha tenuto una grande premiere del suo nuovo video girato dal celebre fotografo di moda Steven Klein per la track intitolata Alejandro ed anche stavolta non ha mancato di sollevare un vespaio di polemiche. Le immagini del video hanno infatti scatenato le ire di diversi giornalisti, istituzioni e gente comune.

Il clip è un bizzarro ed irriverente miscuglio di erotismo, fetish, atmosfere gotiche, tenebrose e religiose, mentre la canzone è una classica ballad neanche troppo movimentata. Nelle prime immagini Lady Gaga sembra scopiazzare le atmosfere militaresche già viste in un video di Janet Jackson. Successivamente Gaga cita Madonna a più non posso ed il video diviene un miscuglio di deliri erotico-religiosi alla Like a Prayer.

Fare un film in 48 ore? a New York si può!

L’arte richiede tempo, o almeno questo è ciò che comunemente pensiamo. Ad esempio portare a compimento un grande dipinto ad olio non è cosa da pochi minuti. A New York però non la pensano così ed hanno infatti deciso di organizzare alcuni eventi assolutamente bizzarri che costringeranno i creativi di tutto il mondo a sfidare il tempo. Ad esempio a novembre si terrà il National Novel Writing Month, dove migliaia di autori in erba tenteranno di scrivere un romanzo completo di 175 pagine in soli 30 giorni. Stesse procedure ma regole leggermente diverse per il concorso Script Frenzy, i partecipanti hanno infatti un mese di tempo per scrivere 100 pagine.

Ovviamente Jack Kerouac scrisse il suo capolavoro Sulla Strada in pochissimi giorni ma c’è da dire che geni come lui non sono così facili a trovarsi. Comunque sia un mese di tempo è quasi un’eternità visto che il 48 Hour Film Project, sempre a New York, concede esattamente 48 ore di tempo per girare un cortometraggio completo. Da venerdì sera a domenica sera i partecipanti dovranno infatti girare un video dalla durata di quattro o sette minuti.

ZHANG HUAN – ASHMAN

L’Assessorato alla Cultura del Comune di Milano presenta al PAC Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano Zhang Huan: Ashman, la prima retrospettiva europea di Zhang Huan, a cura di Elena Geuna. La mostra (dal 7 luglio al 12 settembre) ripercorre l’intera ricerca artistica di Zhang Huan riunendo 42 opere provenienti da importanti collezioni internazionali: dalle sue performance di inizio anni Novanta alle sue più recenti opere realizzate con la cenere, pezzi tra i più significativi della sua intera produzione artistica.

«Ashman» afferma Zhang Huan «è l’eroe che porto nel cuore, la personificazione di molti desideri e anime molteplici. Ashman sogna, sostiene la giustizia, definisce un nuovo ordine internazionale, persegue la pace per sconfiggere la guerra terroristica, interagisce con la Terra in maniera ecosostenibile, rende l’umanità più pacifica, più libera. Porterà a Milano una profonda, universale, armonia per l’umanità».

Proteste in Polonia per una mostra gay oriented

Il Museo Nazionale di Varsavia in Polonia ha deciso di dare un calcio ai pregiudizi ed a qualunque forma di omofobia. La prestigiosa istituzione ha infatti organizzato un’interessante mostra dal titolo Ars Homo Erotica (che rimarrà in visione dall’11 giugno al 5 settembre 2010), coraggioso evento che ha già sollevato un vespaio di polemiche ed ha persino generato una serie di minacce.

Secondo il curatore Pawel Leszkowicz la situazione sociale in Polonia è peggiorata dopo l’incidente aereo di Smolensk dello scorso aprile dove ha perso la vita buona parte del governo nazionale oltre al presidente Lech Kaczynski: “Dopo l’incidente la nazione è diventata estremamente sensibile e l’atmosfera patriottica ha decisamente preso d’assalto la popolazione. Ovviamente il patriottismo ha incrementato il potere dei gruppi di estrema destra, quindi non sono certo di sapere cosa succederà al momento dell’inaugurazione della mostra”.

Giovani artisti, volete farvi notare? c’è il Self Publishing

Abbiamo più volte parlato della situazione odierna dei giovani fotografi ed in particolare dei fotogiornalisti, registrando la loro sempre più grave situazione artistica e professionale, danneggiata dall’arrembante realtà dei fotografi amatoriali muniti di fotocamera digitale. Ora però vorremmo parlarvi di una soluzione per affrontare il difficile mondo della fotografia e sarebbe a dire il self publishing, l’auto produzione di veri e propri libri fotografici o monografie che molti artisti hanno cominciato a sfruttare per mantenersi o per farsi notare.

Ma il self publishing non è solamente una soluzione sfruttata dai giovani artisti, basti pensare ad illustri precedenti come Ed Ruscha o ad Alec Soth che ne ha recentemente prodotto uno, senza contare Stephen Gill che ne ha prodotti ben dodici e tutti con lo stesso, straordinario successo. Ruscha, in particolare ha pubblicato a proprie spese ben 16 libri d’artista tra il 1963 ed il 1978.

smart urban stage: il futuro della città

Dopo Berlino e prima di Zurigo, Parigi, Madrid e Londra, arriva a Roma smart urban stage, punto d’incontro privilegiato e piattaforma ideale per incontrare realtà creative, opinion maker e trend setter che operano nella città eterna, in linea con il carattere innovativo, ecologico ed anti conformista che da sempre caratterizza il marchio smart.

smart urban stage arriva a Roma in occasione della presentazione al pubblico romano della smart fortwo electric drive – la prima vettura completamente elettrica a lasciare gli stand dei Saloni dell’auto per raggiungere le nostre strade. Dal 26 giugno al 31 luglio, all’interno di un’avveniristica struttura gonfiabile di 200 mq. perfettamente integrata nello splendido scenario di Luglio Suona Bene all’Auditorium Parco della Musica di Roma, verrà presentata smart future minds exhibition, una mostra di dodici progetti sul tema ‘Il futuro della città’, che culminerà nello smart future minds award, un premio al miglior progetto proposto in ogni tappa del road show europeo.

Un nuovo libro svela la “vita spericolata” di Leo Castelli

Leo Castelli ha gestito dagli ’50 fino alla fine degli anni ’90 la Leo Castelli Gallery al numero 420 di West Broadway, diventando un vero e proprio mito dell’arte contemoporanea. Dalla sua scuderia sono infatti passati i più grandi artisti del ventesimo secolo come Jackson Pollock, Willem de Kooning, Robert Rauschenberg, Jasper Johns, Frank Stella, Roy Lichtenstein, Andy Warhol, Robert Morris, Donald Judd, e Dan Flavin.

La lunga e mitica carriera di Castelli è ora documentata in una nuova biografia di Annie Cohen-Solal dal titolo Leo and His Circle. La pubblicazione offre buoni spunti per saperne di più sulla figura del grande dealer e vorremmo fornirvi qualche stralcio che ci sembra decisamente divertente.

Robert Ryman e le dissolvenze in bianco

Per oltre 50 anni Robert Ryman (oggi splendido 70enne) ha indagato la natura della pittura come mezzo di espressione artistica, in particolare egli ha posto la sua attenzione sulle relazioni tra la superficie dipinta ed il supporto sottostante. I risultati di queste sperimentazioni hanno condotto il grande artista a risultati incredibilmente e sorprendentemente diversi, come è possibile ammirare alla presente mostra dedicata al grande pittore, attualmente in visione al museo Dia:Beacon, situato vicino al fiume Hudson a New York e diretto dalla Dia Art foundation.

Ovviamente la celebre istituzione offre molte altre meraviglie in collezione permanente, opere di grandi nomi del contemporaneo come Joseph Beuys, Walter De Maria, Dan Flavin, Donald Judd, Cy Twombly, Andy Warhol, Louise Bourgeois e On Kawara, ma l’evento dedicato a Ryman non è certo cosa da poco.