A Roma gli scatti di guerra

Si è inaugura il 3 luglio alle Scuderie del Qurinale di Roma la mostra Scatti di guerra. Dallo sbarco in Normandia a Berlino a cura di Marco Delogu e Umberto Gentiloni.

Le fasi finali della Seconda Guerra Mondiale, dallo sbarco in Normandia alla Liberazione, raccontate da due punti di vista, con due differenti approcci: da una parte Lee Miller, affermata fotografa cresciuta nella Parigi dei Surrealisti e amica dei maggiori intellettuali dell’epoca, dall’altra Tony Vaccaro, soldato dell’esercito americano e poi fotografo ufficiale del giornale della sua divisione, che in quegli anni inizia la sua carriera professionale. La mostra, di cui Miller e Vaccaro saranno i protagonisti, vedrà le loro fotografie (circa 100 immagini realizzate in un periodo che va dal 1944 al 1945) fronteggiarsi su due pareti del primo piano delle Scuderie del Quirinale.

La Cina si inchina al cospetto di Isabelle Huppert

L’UCCA, Ullens Center for Contemporary arts ospita dal 19 giugno al 19 luglio un’ambiziosa mostra fotografica dal titolo Isabelle Huppert: Woman of Many Faces, evento precedentemente ospitato dal Museum of Modern Art/ P.S.1 di New York ed ora per la prima volta in Cina. La manifestazione raccoglie 120 foto e video ritratti della famosa attrice Isabelle Huppert, talento affascinante, poliedrico ed inquietante della scena cinematografica francese e protagonista di numerose pellicole come Le affinità elettive (1996), La Pianista (2001, Palma d’Oro a Cannes per la migliore interpretazione femminile nel 2001) e Otto donne un mistero ( Orso d’Argento per l’interpretazione a Berlino nel 2002).

Gli artisti che si sono cimentati in questa visione multipla rappresentano un nutrito gruppo di fotografi di spicco della scena internazionale.  A tenere alta la bandiera cinese vi sono artisti come Yang Fudong, Wen Fang e Shi Xiaofan. “La presenza di giovani e promettenti fotografi cinesi che offrono la loro personale visione artistica della leggendaria star francese contribuisce ad accrescere la fama del mito Huppert. Siamo onorati di trovarci in un posto dove due mondi si incontrano” ha commentato Jérôme Sans, direttore dell’UCCA e curatore della mostra.

Robert Mapplethorpe incontra il David di Michelangelo

Una mostra dedicata al grande fotografo americano Robert Mepplethorpe, nel ventennale della sua morte, è stata inaugurata presso la Galleria dell’Accademia di Firenze e rimarrà aperta fino al 27 settembre.

E’ la prima volta che le opere di questo grande artista della fotografia, di fama internazionale, vengono esposte in un tempio dell’arte come l’Accademia di Firenze, ricordata soprattutto nel mondo come ‘Museo di Michelangelo’ per la presenza di una delle icone dell’arte universale quale il David. I curatori della mostra – Franca Falletti e Jonathan Nelson – già nella scelta del titolo Robert Mapplethorpe La perfezione nella forma hanno voluto esprimere il principio profondo che accomuna l’artista dello scatto fotografico ai grandi maestri del Rinascimento e in particolare a Michelangelo: la ricerca di equilibrio, correttezza e nitidezza insita nella ‘Forma’ che tende alla perfezione attraverso il rigore geometrico dei volumi definiti dalla linea e scolpiti dalla luce.

Fernanda Veron e le sale di Los

Giovedì 25 giugno 2009, dalle ore 19:00, la galleria Dora Diamanti arte contemporanea di Roma inaugura Le sale di Los, mostra personale di Fernanda Veron a cura di Micol Di Veroli.

Fernanda Veron presenta al pubblico una nuova serie di opere che allontanandosi dalle consuetudini visive della fotografia contemporanea raffigurano un universo interiore costituito da immagini della memoria. Il cervello diviene così uno sconfinato banco ottico attraverso il quale ogni percezione visiva si ricostituisce e si riassembla creando nuove formule oniriche, nuovi fotogrammi fantastici.

Fernanda Veron per comporre le sue enigmatiche immagini mnemoniche parte dai principi della scolastica secondo i quali la mente umana sarebbe regolata da tre cavità cerebrali cooperanti. Queste sono le sale di Los, ambienti infiniti in cui si trovano le luminose riproduzioni di tutte le cose passate sulla terra.

Il Rock & Roll in mostra a New York

Il Brooklyn Museum inaugurerà il 30 ottobre 2009 una grande mostra dedicata alla fotografia dal titolo Who Shot Rock & Roll: A Photographic History. L’evento illustrerà, nella prima mostra in assoluto in un grande museo, il ruolo collaborativo e creativo che la fotografia ha interpretato nella storia del Rock and Roll.

La mostra  presenterà al pubblico 175 opere di 105 fotografi organizzate in sei diverse sezioni: immagini scattate dietro le scene, ritratti di giovani musicisti all’inizio della carriera, fotografia di performance dal vivo, immagini di folle di pubblico e fans, ritratti di musicisti celebri ed immagini di artworks e copertine famose. Sin dai primi giorni di vita il Rock and Roll è stato immortalato in fotografie che hanno tramutato cantanti e musicisti in vere e proprie icone. I fotografi con il loro lavoro hanno contribuito a creare la Rock revolution ed ha restituire alla musica una identità visiva. 

Il paradiso e la terra di Richard Long

Heaven and Earth è il titolo di una grande mostra dedicata al talento di Richard Long che avrà dal 3 giugno al 6 settembre 2009 al Tate Britain di Londra. L’evento oltre a sottolineare l’importanza di uno dei più grandi artisti britannici rappresenta la più completa retrospettiva dedicata al maestro negli ultimi diciotto anni.

La mostra comprende 80 opere tra sculture, opere murarie, fotografie ed opere testuali che documentano il cammino di Long in giro per il mondo da Dartmoor al Giappone ed offrono l’opportunità di comprendere il pensiero dell’artista riguardo al rapporto tra arte e paesaggio attraverso 40 anni di carriera. Richard Long è salito alla ribalta alla fine degli anni sessanta come maggior esponente di una generazione di artisti britannici che ha esteso le possibilità della scultura oltre i tradizionali metodi e materiali.

DROME magazine insegna a fare DROME magazine

A Roma parte il primo corso che svela le routine produttive di una rivista d’arte: dal piano editoriale ai distributori, dagli artisti agli inserzionisti, dall’ufficio stampa agli eventi.

Un full immersion senza precedenti per comprendere i meccanismi le tecniche e le filosofie che regolano i processi creativi di un magazine, il tutto  senza troppi fronzoli e puntando direttamente all’obbiettivo primario: informare e formare.  DROME magazine fa scuola in tutto e per tutto, ma non solo nel senso di fare tendenza e di intercettare le realtà più interessanti ai quattro angoli nel mondo.

Palestina c/o Venezia

Avrà luogo a Venezia dal 6 giugno al 30 settembre, presso la rinnovata Sala del Camino nell’ Ex Convento dei Santi Cosma e Damiano alla Giudecca, un evento espositivo di forte impatto simbolico, il cui contenuto assume caratteri di vera eccezionalità nel contesto dell’offerta d’arte cittadina; ufficialmente compreso fra gli eventi collaterali della 53ª Biennale d’arte, Palestine c/o Venice offre infatti un’occasione di visibilità e penetrazione internazionale ad alcune voci di spicco dell’arte contemporanea palestinese.

I sette artisti partecipanti, cui è stato richiesto di creare un’opera appositamente per l’evento, sono stati scelti per il loro eccezionale impegno, la qualità del loro lavoro artistico, e la capacità  di collegare temi locali e globali. Tra loro sono presenti artisti emergenti e artisti affermati. Le diverse tecniche utilizzate includono l’installazione sonora, l’installazione multimediale, interventi site specific, animazione, fotografia e video.

Julieta Aranda, dopo New York arriva a Roma

 L’artista messicana Julieta Aranda (1975, Città del Messico) presenta oggi 28 maggio a Roma il progetto dal titolo Publick Occurrences Both Forreign and Domestick: concepito ed esposto per la prima volta a Berlino, viene riproposto in forma sviluppata e rinnovata negli spazi della galleria 1/9 unosunove.

Il titolo riprende quello del primo giornale pubblicato nelle Americhe, a Boston, il 25 settembre 1690 e che, come molte altre pubblicazioni dell’epoca, ebbe una vita molto breve, ritirato dal commercio il giorno dopo la sua pubblicazione per motivi di censura. Allo stesso modo l’artista ha compilato e stampato un giornale che non è reso pubblico, nè destinato alla lettura, ma viene presentato come oggetto fisico attraverso un suo riutilizzo per i più diversi scopi di carattere funzionale e privato: diventa una tenda, un involucro per il cibo, una spugna per asciugare scarpe bagnate, un panno per pulire, e infine cartapesta per la produzione artigianale di altra carta.

Jana Sterbak da Parigi a Milano

 la galleria Raffaella Cortese di Milano ha inaugurato il 26 maggio la seconda mostra personale dell’artista di origine ceca, canadese di adozione, Jana Sterbak. In contemporanea al Centre Pompidou di Parigi in occasione della mostra ELLES sarà presentata una delle sue opere più rappresentative: Vanitas.

Jana Sterbak prevalentemente conosciuta per le performance degli anni ’70 e ’80 che indagavano tematiche quali il potere e la sessualità, ha sempre lavorato con differenti media tra cui scultura, installazioni, fotografia, video e performance. Il percorso iniziato con la mostra del 2006 presentando in galleria il video February, si è sviluppato fino alla realizzazione, nel 2008, di un più lavoro più ampio legato al tema delle quattro stagioni, quattro video ispirati ai paesaggi rinascimentali dipinti da Pieter Bruegel nel 1565.

FotoGrafia, Festival Internazionale di Roma

Parte il 29 maggio fino al 2 agosto 2009 l’ottava edizione di FotoGrafia, Festival Internazionale di Roma, con una programmazione che conferma la crescita di prestigio a livello nazionale e internazionale e l’attenzione sempre più concreta alle produzioni originali e ad una forte progettualità.

Promosso dal Comune di Roma e prodotto da Zoneattive, con la direzione artistica di Marco Delogu, il Festival ha scelto come tema Declinazioni della Gioia, l’atto di fotografare, visioni e rappresentazioni per orientare lo sguardo del pubblico, ma anche quello dei fotografi e degli operatori, verso un aspetto della fotografia che tradizionalmente si perde tra dramma e glamour. A partire da questo semplice pensiero nascono tutte le “declinazioni della gioia”, il riappropriarsi della felicità della fotografia come atto e come contenuto, anche in virtù di tutte le nuove evoluzioni della tecnologia.

ZEITGEIST 09 International Art Awards

Perpetual art machine il famoso portale della video arte, United Creators e Bang & Olufsen hanno deciso di unirsi per ZEITGEIST 09 International Art Awards. Il concorso d’arte rappresenta un’interessante opportunità per tutti i giovani artisti internazionali visto che i vincitori avranno l’occasione di poter esporre le proprie opere in importanti sedi distribuite tra Istanbul,  Francoforte e New York coadiuvati da un’importante campagna di promozione, basti pensare che il portfolio del concorso ammonta a più 519.000 contatti distribuiti tra magazines, editori, addetti al settore e giornalisti di tutto il mondo.

In aggiunta il miglior talento della sezione video arte sarà inserito nel programma della Cyber-fest che si terrà a novembre all’Hermitage Museum di San Pietroburgo in Russia. La deadline per partecipare al concorso è fissata per il 25 di luglio e ci saranno dei costi di partecipazione che oscillano dai 20 dollari per la presentazione di una singola immagine ai 35 dollari per la presentazione di un singolo video. I partecipanti di ogni categoria potranno inserire le loro opere direttamente online e successivamente saranno selezionati da una giuria formata da Kate Sweeney, Meghan Carlton, Erika DeVries, Curtis Job e Lee Wells.

Everywhere – En todas as partes

Interessante evento a Santiago De Compostela al CGAC – Centro Galego de Arte Contemporánea. Si tratta di Everywhere – En todas as partes, progetto inaugurato il 14 maggio ed in visione  fino al 20 giugno che focalizza l’attenzione sulle differenti rappresentazioni della diversità sessuale come concetto base all’interno dell’arte.

L’idea è di tuffarsi all’interno della produzione artistica dal 1969 ad oggi orientata su tale tema. L’anno di partenza è stato scelto per commemorare le rivolte a New York ad opera del movimento di liberazione gay duramente represse dalle forze di polizia. Il progetto intende scandagliare le differenti rappresentazioni del desiderio contro le convenzioni ed il potere patriarcale eterosessuale attraverso opere di fotografia, pittura, disegno, video, installazione ed altre discipline.

La guerra di Shadi Ghadirian

Dal 7 Maggio al 30 giugno la CO2 contemporay art di Roma ospita la mostra Ghost Gifts, prima personale in Italia della fotografa iraniana Shadi Ghadirian, a cura di Silvia Cirelli.

Shadi Ghadirian, giovane artista di Tehran, ha fin da subito richiamato l’attenzione internazionale con un percorso artistico fortemente connesso alla realtà del mondo iraniano ed alle sue continue contraddizioni fra tradizione e modernità. Da sempre ancorata alle denuncie politiche e sociali della vita contemporanea iraniana, con particolare attenzione all’attuale difficile condizione della donna e al doloroso passato di pesanti guerre, l’artista stupisce per una carica espressiva che supera la facile provocazione riallacciandosi alla freschezza di una nuova e personalissima interpretazione.