Il Giappone conta i suoi danni

Il terremoto in Giappone con conseguente Tsunami ha mietuto le sue vittime anche nel mondo della cultura. In questi giorni infatti l’agenzia giapponese per gli Affari Culturali ha redatto una lista comprendente tutti i beni culturali danneggiati durante il disastro naturale. In totale 353, tra edifici, siti storici e monumenti naturali, hanno subito ingenti danni ed ovviamente le perdite sono inestimabili.

La Francia cancella un prestito di opere in Giappone per la fobia nucleare

Dopo il tremendo terremoto con conseguente tsunami il Giappone sembra essere caduto vittima di una stramba vicenda legata all’arte ed alla fuga di radiazioni causata dalle plurime esplosioni occorse alla centrale nucleare di Fukushima.  Il mondo è ormai preda della paura del nucleare ed anche dalle nostre parti i contatori Geiger sono andati letteralmente a ruba. Molti  hanno già preso le dovute precauzioni, bandendo dalle loro tavole latte e verdure a foglia larga. Questo però riguarda le fobie sociali ma cosa hanno a che fare arte e radiazioni, vi starete chiedendo?

Cominciamo dall’inizio, il prossimo 5 aprile doveva essere inaugurata in quel di Hirsohima (esattamente al Prefectural Art Museum) una grande mostra dedicata all’impressionismo dal titolo Birth Of Impressionism, il 60% delle opere in mostra sarebbero state prese in prestito da ben 4 musei francesi. La mostra avrebbe dovuto ospitare 84 opere, tra capolavori di Claude Monet, Pierre-Auguste Renoir, Jean-François Millet, Gustave Courbet e tanti altri.

Takashi Murakami e la solidarietà alle vittime del terremoto in Giappone

I terribili sviluppi del terremoto in Giappone hanno convinto la star della nuova pop art Takashi Murakami a far slittare l’apertura del GEISAI 15, nuova edizione del celebre festival delle arti visive fortemente voluto dal celebre artista che ne è tutt’ora presidente.

La decisione è stata presa con grande difficoltà, anche perché molti artisti hanno lavorato duramente nel corso dell’anno per prepararsi al festival. Le vittime e le incredibili sofferenze patite da chi in questo momento non ha più casa ne affetti, hanno convinto Murakami a mettere in stand by il festival.

Dopo il terremoto il Giappone chiama a raccolta i creativi sopravvissuti

Il terribile terremoto dell’11 marzo in Giappone ha già mietuto le sue vittime. Si parla di 3.000 persone tra morti e dispersi, vittime di una scossa di 8,9 gradi della scala Richter e di un conseguente Tsunami che ha letteralmente messo il paese in ginocchio. Intanto la situazione nell’impianto nucleare di Fukushima è ancora in allarme, secondo quanto riferito dal premier giapponese Naoto Kam.

A questo punto il popolo della creatività del Sol Levante ha già lanciato un’importante servizio per la ricerca di artisti dispersi.

La Danimarca organizza una mostra-dibattito sui manga e la pedo-pornografia

Avete presente i manga o gli anime giapponesi? Beh c’è da dire che anche nel nostro paese i personaggi animati o disegnati provenienti dal sol levante sono apprezzati da un numero sempre più crescente di persone. Inutile parlare poi del Giappone, dove il manga è una vera e propria cultura apprezzata da qualunque ceto sociale o fascia d’età. Alcuni fumetti giapponesi sono però alquanto equivoci, ci riferiamo soprattutto a quelli in cui si vedono ragazzine svestite che mettono in mostra i loro corpi formosi o ritratte in atteggiamenti decisamente ammiccanti.

Ebbene non è certamente questo il luogo per fare del facile perbenismo o peggio ancora una caccia alle streghe ma è chiaro che alcuni di questi manga potrebbero facilmente varcare il confine fra l’innocuo fumetto e la pedo-pornografia. In Danimarca questo scottante argomento è divenuto il fulcro di una mostra dal titolo Public debatting erotic Manga (dibattito pubblico sui manga erotici), organizzata dal curatore Christian Hviid-Mortensen.

Tokio risponde all’occidente con una nuova ondata di gallerie d’arte

Abbiamo parlato ieri dell’interessante mostra al Mori Art Museum di Tokio che indaga sul rapporto tra arte e medicina. Ebbene questo evento è solo la punta dell’iceberg di un’effervescente stagione artistica che sta letteralmente cambiando il tessuto culturale della capitale giapponese. Esiste quindi una scena dell’arte contemporanea giapponese in piena salute ed in sostanziale crescita che oltre a presentare all’occidente un’agguerrita schiera di giovani artisti sta facendo registrare un boom di aperture di nuove gallerie e spazi.

Ad esempio nel patinato quartiere di Ginza, punto di riferimento per lo shopping, sorge l’Okuno building, un palazzo costruito nel 1932 che ospita più di 20 gallerie d’arte tra cui la Gallery Serikawa che in questi giorni ospita una mostra del celebre e storico artista Kiyoto Maruyama. Nel palazzo c’è anche una piccolissima galleria chiamata A Piece of Space che mette in mostra in questi giorni una scultura dell’artista svizzera Susanna Niederer. Ma Tokio è anche patria della celebre galleria Scai the Bathhouse, elegante spazio dai soffitti altissimi totalmente immerso nella luce naturale che proviene dalle grandi finestre. La galleria negli ultimi tempi ha esposto opere di artisti internazionali come Anish Kapoor e Louise Bourgeois.

Naoshima, l’isola dell’arte contemporanea

 Un’immensa zucca a pois neri creata dall’artista Yayoi Kusama accoglierà curiosi, appassionati d’arte, semplici turisti e pescatori che si troveranno a sbarcare su Naoshima una piccola isola del mare interno di Seto. L’isola è talmente minuscola che la sua superficie è di appena 8 chilometri quadrati, un poco più grande dell’isola di Port-Cro nel mediterraneo. Ma Naoshima non è un isolotto qualunque perchè il miliardario giapponese Soichiro Fukutake ha intenzione di trasformarla nell’isola degli artisti. Fukutake è proprietario di un grande gruppo di scuole a distanza (tipo Berlitz), il magnate di 63 anni è il quarto uomo più ricco del Giappone e da più di venti anni continua realizzare il sogno nel cassetto, trasformare l’isola in un grande paradiso per l’arte contemporanea.

Si tratta di una vera è propria sfida poichè l’isola è stata per anni una sorta di deposito per lo stoccaggio di rifiuti industriali e per questo vietata al pubblico, inoltre sono in molti ad averla apostrofata come la pattumiera del Giappone. Naoshima ospita già il Chichu Art Museum, un’istituzione museale per l’arte contemporanea costruita interamente in cemento dal celebre architetto Tadao Ando.