Guerre di murales a New York, Street art in metropolitana ad Amsterdam ed un Festival Street in Spagna

In estate è facile assistere al fiorire della street art, forse anche per il clima mite e le belle giornate che sembrano invitare gli artisti a creare opere all’esterno. Ad esempio, vi ricordate il nostro precedente articolo sulla Guerra fra gli street arists Robbo e Banksy? Ebbene le sfide a colpi di spray sembrano essere diventate la moda del momento visto che un’altra tenzone sta infiammando in questi ultimi giorni la scena metropolitana. Stavolta è stato il battagliero TrustoCorp a lanciare il classico guanto della sfida.

Lo street artist newyorchese è celebre per i suoi continui riferimenti all’ipocrisia umana tramite variopinti murales che implicano sarcasmo e satira. TrustoCorp si è scagliato contro Mr.Brainwash, anche conosciuto come Thierry Guetta, street artist pop e facilone che ha ultimamente preso parte al documentario di Banksy dal titolo Exit Through the Giftshop. Inoltre, sono in molti a pensare che Guetta sia in realtà Banksy, visto che quest’ultimo non ha mai rivelato la sua identità. TrustoCorp ha quindi “obliterato” molte delle opere di Mr. Brainwash sparse per New York con un simbolo recante la scritta: “Solo per la gente del luogo, non sono ammessi falsi ed impostori

Chi decide cosa è arte e cosa non lo è?

Dieci anni fa alcuni ricercatori americani divisero in due gruppi alcuni bambini di 3 anni. Gli studiosi mostrarono ai giovani pargoli una tela su cui era stata lasciata cadere un’enorme macchia di pittura. Ad un gruppo di bimbi i ricercatori dissero che la macchia era stata provocata da un vasetto di pittura caduta accidentalmente sulla tela. I piccolini si disinteressarono totalmente al dipinto e tornarono ad altre attività. Al secondo gruppo di bambini fu invece detto che quella macchia di colore era stata accuratamente creata per loro. I bambini si interessarono alla tela e cominciarono ad apostrofarla come “il dipinto”.

Per farla breve il secondo gruppo è stato condizionato dal giudizio di un adulto, una persona fidata e competente quindi. Questo esperimento condotto da Paul Bloom e Susan Gelman, dell’università di Yale è oggi il fulcro di un nuovo libro che si interroga sul nostro modo di relazionarci all’arte contemporanea. La pubblicazione dal titolo How Pleasure Works (come funziona il piacere), da poco uscita negli States, asserisce che il puro giudizio estetico non esiste.

Sissi alla galleria Francesco Pantaleone di Palermo

Dall’8 luglio al 21 settembre 201, la galleria Francesco Pantaleone arte contemporanea di Palermo presenta la mostra La fantasia morde nella piega in bilico, personale di Sissi per il ciclo Domani, a Palermo. Domani, a Palermo. Artisti in residenza è un ciclo di residenze alle quali sono invitati a partecipare artisti italiani e stranieri: Stefania Galegati, Marcello Maloberti, Francesco Simeti, Liliana Moro e Flavio Favelli per la stagione 2007/08, Andrew Mania, Marc Bauer, Joanne Robertson e Adrian Hermanides per la stagione 2008/09, Gian Domenico Sozzi, Christian Frosi e Sissi per la stagione 2009/10, Per Barclay, Milena Muzquiz e Assume Vivid Astro Focus la stagione 2010/11.

Gli artisti coinvolti vengono ospitati a Palermo nei suggestivi spazi della Galleria Francesco Pantaleone, nel cuore dello storico quartiere della Vuccirìa. Al termine di ogni residenza, gli artisti realizzano una mostra personale, un progetto espositivo specifico che riflette la personale esperienza dell’artista con la città e l’approccio instaurato durante il soggiorno a Palermo. Un intervento che vuole essere espressione di un reciproco scambio tra l’artista, la città e l’opera prodotta per l’occasione.

Diem Chau scolpisce Cannavaro su un pastello


I campionati mondiali di calcio Sud Africa 2010 sono nel vivo dell’azione e mentre le nazionali sono impegnate nelle fasi finali della manifestazione ci giunge notizia di un’operazione artistica legata proprio alla Fifa World Cup.  La Nike ha infatti commissionato alla funambolica artista Diem Chau un set speciale di pastelli. Chau ha infatti intagliato i pastelli in maniera maniacale, tirando fuori dalla cera le sembianze dei più celebri calciatori internazionali, attualmente impegnati nella coppa del mondo.

Tenendo conto delle minime dimensioni dei pastelli, l’effetto è del tutto stupefacente: “Ho lavorato duro per 18 giorni per produrre 70 mini sculture. Una settimana in particolare, ho dormito solamente 3 ore per notte. E’ stata una vera tortura” ha dichiarato Chau ma a giudicare dal risultato finale dobbiamo sinceramente aggiungere che ne è valsa la pena.

Sten+Lex alla Mondo Bizzarro Gallery di Roma

Dal 10 luglio al 14 agosto 2010 la Mondo Bizzarro Gallery di Roma propone la mostra Matrix, personale degli artisti Sten+Lex. Sten+Lex: tutti hanno visto il loro lavoro sulle facciate scrostate dei palazzi romani, sulle saracinesche di negozi chiusi da tempo, sui piloni dei cavalcavia. Dai piccoli stencil ironici che appaiono all’improvviso ai grandi lavori che colpiscono l’immaginazione e il cuore come e meglio degli elementi architettonici che li ospitano.L’apparente semplicità e l’innegabile freschezza del loro lavoro li ha resi estremamente popolari, sia tra la «popolazione civile», sia tra gli appassionati di street e urban art, tra i giovanissimi pischelli della periferia, e tra i galleristi alla ricerca dell’emergente.

Nella loro carriera spiccano le commissioni istituzionali, per ultima (aprile 2010) un’opera su unità abitativa al quartiere romano della Garbatella, che rappresenta anche l’intervento di maggiori dimensioni realizzato dagli artisti (26 metri). Nel 2008 hanno partecipato, su invito del celebre artista britannico Banksy, al Can’s Festival di Londra e nel corso dei primi mesi del 2010 hanno avuto una mostra personale a Parigi, presso la Galerie Itinerrance, e una a Roma, presso la galleria CO2. Sempre nel 2010 la casa editrice Drago ha pubblicato una monografia sul loro lavoro. Sono stati ospiti di mostre collettive in tutto il mondo: a Milano, Brighton, Strasburgo, Palermo, Napoli, Berlino, Londra, New York, Parigi, Siena, Vienna e Dallas.

La licenza Creative Commons e l’arte contemporanea

L’opera d’arte appartiene all’artista che l’ha creata, egli detiene i diritti ed ha il potere assoluto di decidere sulle sue sorti. Questa semplice affermazione che in passato era un vero e proprio dogma potrebbe non essere più tale per il prossimo futuro. Stiamo ovviamente parlando della rivoluzione Creative Commons, una tempesta che ha invaso tutte le arti dalla  Fotografia alle immagini in genere passando per le  illustrazioni, i video, l’editoria e la musica.

Le licenze Creative Commons offrono sei diverse articolazioni dei diritti d’autore per creatori che desiderino condividere in maniera ampia le proprie opere secondo il modello “alcuni diritti riservati”. Il detentore dei diritti puo’ non autorizzare a priori usi prevalentemente commerciali dell’opera (opzione Non commerciale, acronimo inglese: NC) o la creazione di opere derivate (Non opere derivate, acronimo: ND); e se sono possibili opere derivate, puo’ imporre l’obbligo di rilasciarle con la stessa licenza dell’opera originaria (Condividi allo stesso modo, acronimo: SA, da “Share-Alike”).

Mutazioni corporee in mostra alla Galleria Allegretti di Torino

Martedi’ 6 luglio alle ore 19, la Galleria Allegretti Contemporanea presenta Aidoru, una mostra collettiva a cura di Massimo Sgroi, a cui parteciperanno Karin Andersen, Costanza Costamagna, Monica D’Alessandro, Sabrina Milazzo, Ina Nikolic, Arash Radpour e Matteo Sanna (periodo esposizione: dal 7 al 31 luglio 2010; apertura: dal martedi’ al sabato con orario dalle 15 alle 19).

L’esposizione ha come tema centrale la mutazione corporea, pensata come chiave di lettura preferenziale nel passaggio fra i mondi, dal reale al virtuale. Mutazione che avviene quando l’universo fisico diventa altro da se’, laddove l’umano si trasforma in idolo elettronico, Aidoru, termine giapponese che William Gibson usa come titolo di un romanzo e che significa, appunto, Idolo.  Attraverso tutte le tecniche in uso nell’arte contemporanea, video, pittura, fotografia, scultura, installazione e performance, i sette artisti indagano il difficile rapporto fra l’eccesso corporeo dell’uomo del terzo millennio e la sua sparizione all’interno di una società ipercomplessa, sempre piu’ basata sui mezzi della tecnologia computerizzata.

La giovane arte di Istanbul e Atene approda a Catania

L’8 e 9 luglio partirà rispettivamente a Palermo e Catania, in tre sedi, Others, progetto promosso da Riso, Museo d’Arte Contemporanea della Sicilia che vedrà approdare a Palazzo Riso e alla Gam, Galleria d’Arte Moderna (Palermo) e a Palazzo Valle ( Catania) una selezione di opere provenienti dalle Biennali di Marrakech, Istanbul e Atene, scelte dai relativi curatori.  A Palermo gli spazi di Riso, Museo d’Arte Contemporanea della Sicilia e la Gam, Galleria d’arte moderna ospiteranno una selezione di video, film, tele, sculture architetturali e sceniche ripensati per gli spazi siciliani da 26 artisti selezionati da Abdellah Karroum dalla III AIM, biennale internazionale d’arte di Marrakech.

La biennale marocchina, ospitata nello storico Palazzo Bahia, condivide con il palermitano Palazzo Riso l’utilizzo di un sito antico restaurato per ospitare il contemporaneo. A Palermo sarà inoltre proposto un contatto con la marocchina Radio R22 per raccontare la città.  A Catania, a Palazzo Valle, sede della Fondazione Puglisi Cosentino, saranno in mostra le opere di 18 artisti selezionati da Xenia Kalpaktsoglou, Polydoros Karyofyllis ed Augustine Zenakos. Le opere sul tema del confronto tra arte e vita arriveranno dalla I e II biennale di Atene.

Jürgen Ots in mostra al White Fish Tank di Ancona

White Fish Tank: concept di sperimentazione inaugura la sua attività giovedi’ 1 luglio 2010 alle ore 19.00 con operaprima, una personale one work dell’artista belga Jürgen Ots. Ideato e diretto dall’artista Ljudmilla Socci, White Fish Tank si propone di agire come centro di riferimento, divulgazione e sensibilizzazione verso l’arte contemporanea in aree culturali periferiche ma dalle grandi potenzialità, costituendosi nel Centro Italia come luogo di osservazione, produzione e riflessione sia per artisti, addetti ai lavori e pubblico attento ad eventi culturali di ricerca.

L’intento ultimo e’ quello di promuovere la conoscenza e di creare dei progetti che uniscano peculiarità e necessità provenienti dal territorio, con problematiche e motivi di discussione piu’ generali. Una dimensione ricercatamente locale e decentrata diventa piattaforma privilegiata di un programma cosmopolita, opportunamente svincolato dalle proposte omogeneizzanti del mainstream internazionale.

Dread Scott brucia i suoi soldi davanti a Wall Street

Lo scorso 22 giugno si è consumata un’incredibile performance dal Titolo Money To Burn (soldi da bruciare), creazione dell’agguerrito artista americano Dread Scott. Teatro della scena il piazzale antistante Wall Street, storica e celebre sede della borsa newyorchese.  Scott ha preparato la sua azione con debita cura attaccando sopra le sue vesti alcuni biglietti da uno,cinque, dieci e venti dollari. Giunto davanti alla borsa l’artista ha cominciato a staccare le banconote, bruciandole una ad una. Durante il provocatorio atto, Scott ha invitato i passanti e gli impiegati di Wall Street ad unirsi a lui, bruciando i contanti in loro possesso.

L’intento dell’artista è stato quello di sfatare un taboo, oggettivandolo in maniera fisica, secondo Scott infatti Wall Street brucia miliardi di dollari al giorno in un’attività che rimane del tutto astratta. L’assurdità di un sistema basato sul profitto e la persistenza del fattore economico all’interno della nostra vita quotidiana sono stati i motivi scatenanti di questa insolita performance.

XVI edizione del Corso Superiore di Arti Visive della Fondazione Antonio Ratti

Dal 29 giugno al 20 luglio si terrà la XVI edizione del Corso Superiore di Arti Visive della Fondazione Antonio Ratti dal titolo Give and take, che avrà come Visiting Professor Hans Haacke (nato in Germania nel 1936, vive e lavora a New York).

Il corso, diretto dal 1995 da Annie Ratti e curato da Anna Daneri e Cesare Pietroiusti, con il coordinamento di Anna Daneri, si terrà a Como presso la nuova sede della Fondazione Antonio Ratti, a Villa Sucota. Durante il workshop, Hans Haacke analizzerà con i giovani artisti selezionati le differenti relazioni che intercorrono fra essi e il loro luogo di provenienza; una simile ricerca verrà quindi rivolta verso Como e il contesto in cui gli artisti si troveranno a lavorare, un contesto che sarà utilizzato per prelevarne elementi significativi.

BOX³ al Mlac di Roma

Martedì 6 luglio 2010 alle ore 19.00 presso il MLAC – Museo Laboratorio di Arte Contemporanea, Università di Roma La Sapienza, si inaugura la mostra BOX³. La città che muta, a cura del Collettivo AGIta: Lincoln Dexter, Diego Marchi, Laura Laruffa, Simona Raho, Valentina Trisolino.
L’evento inaugurale prevede, oltre all’apertura delle sale espositive, una festa che coinvolgerà il pubblico presente e gli artisti invitati, con una serie di performance musicali e live visual.

Il progetto Box nasce da un’idea di Salvatore Mauro e Anna Milano Carè il 20 aprile del 2007 per promuovere artisti e progetti inediti provenienti da tutta Italia, con un’attenzione particolare ai linguaggi di sperimentazione artistica legati all’uso delle nuove tecnologie. Obiettivo di Box è creare uno scambio attivo tra opera d’arte e fruitore attraverso il coinvolgimento percettivo ed emozionale di quest’ultimo. Ciò si traduce in una sperimentazione collettiva ed eclettica rappresentata metaforicamente da un modulo: il cubo.

Niente da vedere tutto da vivere alla Biennale di scultura di Carrara

Niente da vedere tutto da vivere, a cura di Lorenzo Bruni, e’ un progetto (evento collaterale della Biennale di Scultura di Carrara) che riflette sulla qualità delle ricerche artistiche presenti in Toscana. I vari interventi presentati all’interno del contenitore della Scuola del Marmo, punteranno anche a stabilire un vero e proprio percorso di scoperta del luogo. L’inaugurazione è fissata per oggi, domenica 27 giugno 2010.

La sezione “tornare per partire” e’ il frutto di un’ampia ricognizione sui giovani artisti attivi adesso in Toscana che permette di riflettere sulle nuove energie presenti sia in relazione alle ricerche artistiche internazionali sia rispetto a quelle che hanno animato questo territorio dagli anni Sessanta ad oggi. Gli interventi presenti sono accomunati da una forte carica processuale, dove e’ piu’ importante l’idea e l’esperienza in presa diretta rispetto alla forma, e la riflessione sulla natura della comunicazione in questa nostra “modernità liquida”.

Parte Miraggi, quinta edizione del progetto IntramoeniaExtra Art

IntramoeniaExtra Art, il progetto che porta l’arte contemporanea nei castelli e palazzi storici di Puglia, prosegue il suo Grand tour e giunge in terra di Brindisi e Taranto per la sua quinta edizione dal titolo Miraggi . Ancora due province pugliesi, dopo Castel del Monte (2005), i Castelli della Daunia (2006), i Castelli del Salento (2007) ed i Castelli in Terra di Bari (2008/9), mostre in cui sono stati coinvolti artisti di fama internazionale insieme ad emergenti italiani invitati a confrontarsi con gli straordinari spazi degli antichi luoghi in un felice corto circuito tra storia e contemporaneità.

Promosso dall’Assessorato al Mediterraneo, Cultura e Turismo della Regione Puglia e dal MIBAC in collaborazione con la Direzione Regionale per i Beni Culturali della Puglia, la Marina Militare di Taranto e Brindisi, le Province ed i Comuni coinvolti, si avvale della direzione scientifica di Achille Bonito Oliva ed e’ ideato e curato da Giusy Caroppo, art director dell’associazione culturale organizzatrice Eclettica_Cultura dell’Arte, con la cura esecutiva di Rossella Meucci Reale.