
Quando si creano opere di street art bisogna essere consci del fatto che il proprio lavoro potrebbe essere cancellato o rovinato da qualche teppistello di quartiere. Questo ovviamente il nostro beniamino Banksy lo sa bene, visto che nel corso della sua carriera ha subito numerose perdite, opere che sono state inevitabilmente cancellate o rimosse.
Purtroppo siamo qui a parlarvi dell’ennesima opera di Banksy cancellata frettolosamente dalle istituizioni. Tutto è accaduto a Melbourne, in Australia, dove un team di operatori ecologici ha spazzato via un’opera del celebre artista e provocatore. Stando a quanto annunciato dall’agenzia di stampa Associated Press, il sindaco di Melbourne, Susan Riley, ha ordinato la pulizia di alcuni sobborghi della città poiché molti cittadini si erano lamentati della sporcizia e di alcuni scarabocchi presenti sui muri degli edifici.
La Street art è in continuo cambiamento. Questa sorta di versatilità è saldamente legata alla natura urbana di questa discipline artistica. La società è sempre alla ricerca di nuove immagini, nuove forme e nuovi miti, per questo anche gli street artists si muovono velocemente nel tentativo di catturare queste repentine trasformazioni. Dai primi graffiti nei vicoli, sotto i ponti e sui vagoni della metropolitana di New York alle funamboliche incursioni di Banksy passando per i poster di Shepard Fairey, le gigantesche installazioni cartacee di JR ed i mosaici alieni di Invader, la street art ha scoperto nuove tecniche ed è lecito affermare che le trasformazioni delle nostre metropoli hanno segnato l’evoluzione di questa disciplina artistica.


Ultimamente lo street artist e regista francese Thierry Guetta alias Mr. Brainwash sta dividendo la critica con le sue creazioni smaccatamente pop e banali, in molti si sono posti la domanda: “Ma Mr.Brainwash fa sul serio?“. Per tutta risposta l’artista ha zittito tutti dichiarando: “Sono come una macchina, creo, creo e creo“, frase pronunciata all’opening di una sua nuova mostra personale.
Banksy, il più famoso street artist del Regno Unito è ormai abituato a musei, gallerie ed altri templi dell’arte contemporanea ma una delle sue ultime opere ha sicuramente riacceso il suo spirito street, dando alla sua carriera un’inaspettata sterzata all’indietro nel tempo, quando (come tutti gli street artists) si battagliava con altri artisti locali a colpi di spray nelle più agguerrite Street Fight. Il nostro eroe di Bristol è stato infatti accusato di aver mancato di rispetto a King Robbo, leggenda della street art londinese.

Il Blitz artistico sembra essere diventato un vero e proprio must nella scena contemporanea ed in giro per il mondo sorgono eventi lampo che si concludono il giorno stesso del vernissage. Forse è il segno di questi frenetici tempi o forse è la volontà di lasciare un segno sfuggente ma incisivo. Sta di fatto che lo scorso 16 dicembre si è svolta a Londra l’evento blitz Logopop, mostra di nuove opere limited edition e site specific dell’astro nascente della street art britannica Sickboy.
Ulteriori novità sul fronte Banksy ma questa volta non si tratta di una nuova azione di guerrilla del famoso street artist ne di un nuovo murale, anzi casomai si potrebbe parlare della scomparsa di una vecchia opera.