
Il titolo è semplice ma allo stesso tempo enigmatico: Film. Una parola che riassume non solo un medium ma un’intera epoca fatta di emulsioni e lenti sviluppi. Parliamo dell’incipit della nuova fatica di Tacita Dean, ospitata per l’occasione dalla gigantesca Turbine Hall del Tate Modern di Londra dall’11 ottobre 2011 all’11 marzo 2012. La meravigliosa installazione video sviluppata dall’artista ci catapulta appunto all’interno della pellicola, fra lo scorrere di quel mezzo artistico che fa parte della nostra storia universale.
Tacita Dean è cresciuta grazie alla pellicola, la usava sin dai tempi degli studi, ed ora che il sottile strato di celluloide è minacciato da un mercato che ha già dichiarato la sua prematura fine, l’artista ha deciso di correre in soccorso e sviluppare un intero progetto proprio su questo oscuro oggetto del desiderio di tanti registi ed appassionati di tutto il mondo.




Fioccano le critiche per l’ultima mostra organizzata da Charles Saatchi nella suo quartier generale di Londra. Come precedentemente accennato in un nostro articolo, il magnate ha tentato di bissare il successo della generazione Young British Artists, manipolo di artisti assemblati a mestiere negli anni ’90 per raggiungere le vette dell’arte. In quegli anni Tracey Emin, Steve McQueen, Tacita Dean, Liam Gillick, Damien Hirst e CHris Ofili, assieme a tante altre stars del contemporaneo hanno raggiunto quotazioni incredibili, catapultando Saatchi nel gotha del mercato dell’arte.

inutile continuare a parlare di crisi economica e di stallo nel settore dell’arte. Siamo sicuri che i lettori di Globartmag sono si interessati agli andamenti del mercato ma l’arte in senso stretto e la creatività sono le cose che vi stanno più a cuore. Per questo vi omaggiamo di una piccola lista delle mostre più interessanti che nel 2010 si terranno negli Stati Uniti. Se vi trovate da quelle parti non perdetele:
Strano a dirsi ma fino a pochi anni fa era pensiero comune che la performance fosse una forma d’arte destinata a pochi, sparuti intenditori dell’entourage contemporano. Oggi fortunatamente nessuno si azzarderebbe mai a pensare una cosa del genere poiché la performance art è divenuta talmente celebre da meritarsi anche una Biennale dedicata. Si tratta infatti di Performa, biennial of visual art performance manifestazione newyorkese fortemente voluta da RoseLee Goldberg che inaugura questa settimana la sua terza edizione.