Video Intenti, la sperimentazione dell’arte


Con le video-installazioni di Fabio Scacchioli e Chiara Tommasi curate da Fabrizio Pizzuto, la Galleria Edieuropa ha inaugurato ieri la rassegna Video Intenti dedicata alla video arte contemporanea.

La rassegna, costituita da quattro incontri, presentano uno sguardo sulla Video arte contemporanea, ciascuno attraverso il lavoro di due artisti. Con questo ciclo di incontri la galleria prosegue la sua apertura verso le sperimentazioni e la nuova arte contemporanea, continuando cosi’ la sua tradizione che, con la nascita della rivista QUI-arte contemporanea negli anni Settanta, tenne a battesimo le avanguardie e diede impulso e accoglienza agli artisti della nuova generazione.

Chuck Close, quando la vita diventa un film

Il Phoenix Art Museum ospiterà dal 8 luglio un importante film sul processo artistico e sulla vita dell’artista contemporaneo Chuck Close. L’opera di Marion Cajori completata nel 2007 prende il titolo di Chuck Close: a portrait in progress ed è un documentario sulla tragica ma affascinante vita di uno dei più grandi artisti del secolo e figura chiave dell’era moderna.

I particolari intriganti del documentario sono rappresentati dal modo di mostrare il processo creativo di Close e la storia dei suoi insormontabili problemi sia fisici che legati all’espressione orale. Nato nel 1940 Chuck Close ha sperimentato molteplici stili pittorici. I suoi progetti sono enormi ed il processo creativo è talmente raffinato, dettagliato e controllato da richiedere anni di tempo per il completamento di un dipinto.

Medaglia d’oro per Kiki Smith

La MacDowell Colony del New Hampshire, il programma di residenze più famoso degli Stati Uniti presenterà a breve la 50esima edizione della Edward MacDowell Medal. Il premio è assegnato ogni anno ad artisti individuali che si sono contraddistinti per la loro creatività. Tra gli artisti che nel corso degli anni si sono fregiati del prezioso riconoscimento spuntano i nomi di Georgia O’Keeffe, John Updike, I.M. Pei e Aaron Copland. Quest’anno il premio andrà alla famosa artista Kiki Smith.

L’onoreficenza sarà presentata nel corso di una cerimonia pubblica il 9 agosto prossimo nelle sale della MacDowell Colony, a consegnare il premio sarà il presidente Carter Wiseman. Il comitato di selezione ha così motivato la scelta di questa edizione: “Celebriamo Kiki Smith per il suo vibrante ed intenso contributo all’arte mediante l’uso delle tecniche più disparate. Nel corso della sua lunga carriera, giunta ora alla sua terza decade, Kiki Smith ha reinventato il disegno come punto d’osservazione sui genders e sulla violenza, attraversando sia la sfera personale che quella politica. Il suo straordinario interesse nella manualità ha unito il surrealismo con la scultura e l’installazione. Il suo viaggio attraverso le tecniche è stato decisamente illuminante”.

Manchester International festival, la biennale britannica

 Si è aperto questo weekend il Manchester International festival con una scoppietante inaugurazione dal gusto teatrale. L’evento biennale giunto alla sua seconda edizione si è subito guadagnato un posto importante nella scena dell’arte contemporanea internazionale ed a dispetto delle sue ambizioni pompose, propone comunque interessanti mostre di artisti internazionali.

Tra gli eventi dell’opening c’è la performance di Marina Abramovic che chiede ai visitatori dello spazio vuoto alla Withworth Gallery di rimanervi per alcune ore. Altro evento degno di nota è la processione circense con macchine modificate, punk ed emo-kids organizzata da Jeremy Deller.  Da vedere anche l’installazione di Fiona Banner costituita da modellini di famosi aeroplani da guerra sospesi a mezzaria come uno sciame di locuste.

L’ultimo delirio di David Lachapelle

 I festeggiamenti per i primi 15 anni di vita del MUSA museo de las arte de la universidad di Guadalajara non potevano andare meglio di così. Il 2 settembre infatti il museo inaugurerà Delirios de razón/Delirium of reason, grande mostra personale del celebre ed osannato fotografo statunitense David Lachapelle.

L’evento precedentemente è stato ospitato dal Colegio de San Ildefonso di Città del Messico raggiungendo la cifra record di 130 mila visite.  Il fotografo sarà presente all’inaugurazione accompagnato probabilmente dalla sua musa di silicone, la modella transessuale Amanda Lepore.  In suo onore il Musa ha organizzato una grande festa e numerosi eventi collaterali a cui parteciperanno anche gli studenti universitari del luogo. 

Ebraismo ed arte contemporanea a New York

Dal 13 settembre 2009 al 7 febbraio 2010 il Jewish Museum di New York presenta Reinventing Ritual: Contemporary Art and Design for Jewish Life, prima grande mostra internazionale che indaga sul fenomeno dell’arte e del design associato alla ritualità religiosa ed alla vita quotidiana del mondo ebraico.

La mostra presenta al pubblico 60 innovative opere create tra il 1999 ed il 2009 da artisti internazionalmente riconosciuti. Incredibilmente vasta è la quantità dei differenti media e  tecniche usati per comporre ogni opera, i visitatori avranno infatti l’opportunità di visionare esempi straordinari di industrial design, architettura, installazione, video, disegno, gioielleria, ceramica, fumetto, scultura e oggetti in tessuto che rivelano le connessioni tra la libertà creativa e la cultura ebraica.  Un sapiente mix di artisti emergenti ed artisti affermati formano un folto gruppo di 56 esponenti provenienti da America, Israele, Europa e Sud America, tra i nomi di spicco svettano Oreet Ashery, Jonathan Adler, Helène Aylon, Deborah Grant, Sigalit Landau, Virgil Marti, Mierle Laderman Ukeles, Karim Rashid, Galya Rosenfeld, Lella Vignelli, e Allan Wexler

Degli uomini selvaggi e altre forasticherie

Un nutrito gruppo di figure note a livello nazionale e internazionale, scelto specificatamente in base all’attinenza della loro ricerca poetica in relazione ai temi affrontati, è stato invitato, insieme ad un altro gruppo di artisti emergenti, impegnati perlopiù in realizzazioni site specific, ad esporre i propri lavori, con l’ intento di colmare quel vuoto riguardante la figura teriomorfa e fitomorfa, in tutte le sue possibilità ed attualizzazioni, che attraversando altri temi ed altri tempi, giunge alla trattazione approfondita di tematiche antiche quali l’Uomo Selvatico (animale e silvestre), direttamente collegato ad una concezione di contesto primigenio, col quale l’uomo è in rapporto di ibridazione reciproca.

Mvd–Macro Video Drink

Luglio, col bene che ti voglio vedrai non finirà… cantava Riccardo del Turco nel 1968 e ora a cantare questa bella canzone saranno i romani che ancora non sono partiti per le meritate vacanze. Si, perchè tutti i martedì di luglio il Macro, Museo d’Arte Contemporanea di Roma ospiterà le serate Mvd–Macro Video Drink, video d’arte contemporanea e aperitivi fino alle 23.

Nella hall e nelle sale del museo saranno proiettati video di artisti come Nam June Paik, Bruce Nauman, Mike Kelley, Cheryl Donegan, Paolo Canevari, Elisabetta Benassi, tutti della collezione della mediateca del museo, mentre i visitatori potranno sorseggiare un aperitivo, gentilmente offerto dal Macro, in collaborazione con Campari e Mr Nut. Il programma del primo appuntamento prevede la proiezione dei video Global Groove di Nam June Paik, Burning skull di Paolo Canevari, Tiger Lives di Nam June Paik, In a station of the metro di Shaun Gladwell.

Gay Icons? si, grazie

Importante mostra fotografica alla National Portrait Gallery di Londra, si tratta di Gay Icons, vero e proprio evento che dal 2 luglio al 18 ottobre celebrerà l’importanza e il significativo apporto della realtà gay alla storia ed alla cultura del contemporaneo.

Dieci selezionatori hanno lavorato a stretto contatto con la National Portrait per scegliere sei artisti ognuno, le loro icone personali. La mostra include quindi famose icone (gay o non gay) che al di là del loro orientamento sessuale sono diventate figure preminenti nella società. Ogni personaggio in mostra è presentato con informazioni relative alla sua importanza storica ed alla sua biografia.

Madoff, Merkin e la truffa dell’arte contemporanea

 Bernard Madoff per gli amici Bernie è l’uomo dei record. Non solo il suo famigerato schema Ponzi gli ha consentito di bruciare 60 miliardi di dollari usando fondi dei nuovi clienti per pagare gli interessi vertiginosi di quelli vecchi ma come molti di voi ben sapranno il truffatore più famoso d’America è stato recentemente condannato a 150 anni di carcere dal tribunale distrettuale di Manhattan.

Ora vi starete sicuramente chiedendo quale sia il legame tra Bernard Madoff e l’arte anche se è facile capire che gli oggetti artistici rappresentano sempre un ottimo investimento. In queste ore gli investigatori sono intenti a recuperare almeno una parte del bottino dello squalo della finanza, proprio seguendo la pista dell’arte contemporanea è saltato fuori il nome di Ezra Merkin, finanziere che a quanto afferma il procuratore generale di New York, Andrew Cuomo avrebbe nascosto ben 2.4 miliardi di dollari facenti parte del tesoro dell’amico e socio Madoff.

I mondi visionari di Sandy Skoglund

Si inaugura sabato 11 luglio presso il Museo Pino Pascali di Polignano a Mare (Bari) la mostra personale di Sandy Skoglund VISIONARY in contemporanea con la prestigiosa antologica che si tiene a Venezia, Palazzo Giovanelli, in occasione della Biennale.

L’artista realizza personalmente tutti gli oggetti che appaiono nelle fotografie, allestisce infatti gran parte delle sue composizioni visionarie come dei veri set cinematografici, un unico scatto fotografico diviene l’opera finale. Definite sculture-fotografiche la Skoglund mette in scena ambienti urbani esasperati da una condizione di alienazione dalla realtà, la visione della middle-class americana restituisce un ritratto iper-realistico e insieme surreale dell’America oggi.

Passports, a Milano in viaggio con l’arte

Dal 14 luglio il PAC Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano ospita PASSPORTS. IN VIAGGIO CON L’ARTE. 75 anni di pittura, scultura, fotografia e installazioni dalla Collezione del British Council a cura di Michael Craig-Martin.

Si tratta di un’accurata selezione di opere d’arte britannica del XX e XXI secolo acquistate dal British Council nei suoi 75 anni di attività, spesso agli esordi della carriera degli artisti. Il titolo Passports fa riferimento al viaggio compiuto dalle opere a partire dal loro acquisto. Un vero e proprio itinerario nell’arte attraverso i confini internazionali che farà conoscere al pubblico il “passaporto” di ogni opera, costituito dall’insieme dei musei e delle gallerie che l’hanno ospitata nei decenni, nonché il valore stimato per ogni lavoro all’inizio del viaggio.

A Roma gli scatti di guerra

Si è inaugura il 3 luglio alle Scuderie del Qurinale di Roma la mostra Scatti di guerra. Dallo sbarco in Normandia a Berlino a cura di Marco Delogu e Umberto Gentiloni.

Le fasi finali della Seconda Guerra Mondiale, dallo sbarco in Normandia alla Liberazione, raccontate da due punti di vista, con due differenti approcci: da una parte Lee Miller, affermata fotografa cresciuta nella Parigi dei Surrealisti e amica dei maggiori intellettuali dell’epoca, dall’altra Tony Vaccaro, soldato dell’esercito americano e poi fotografo ufficiale del giornale della sua divisione, che in quegli anni inizia la sua carriera professionale. La mostra, di cui Miller e Vaccaro saranno i protagonisti, vedrà le loro fotografie (circa 100 immagini realizzate in un periodo che va dal 1944 al 1945) fronteggiarsi su due pareti del primo piano delle Scuderie del Quirinale.

Londra a caccia di poster

Artisti di tutto il mondo fatevi avanti, la proposta è molto allettante: si tratta di ideare un poster promozionale per i trasporti londinesi. La manifestazione a premi si intitola The Outer Limits – Beyond Zone One e si ripropone di continuare la tradizione avanguardista del poster design di Londra che in tempi passati ha visto la partecipazione di grandi maestri come Edward McKnight Kauffer, Laszlo Moholy-Nagy, Eric Ravilious, Edward Bawden, Paul Nash e Man Ray.

La competizione indetta dal London Transport Museum e dal Transport for London (TfL) in collaborazione con il London Design Festival e Visit London è aperta a tutti. I vincitori del concorso entreranno a far parte della collezione del London Transport Museum e le loro opere saranno riprodotte su tutto il network di trasporti di Londra.